venerdì 10 settembre 2021

PASSI D'AUTORE - Recensione - LES PETITS ROMANS DE GERALDINE di Emile Bergerat

Oggi, per la rubrica Passi d'Autore, vi presento il libro Les Petits Romans de Géraldine di Emile Bergerat, tradotto da Margaret Petrarca per Panesi Editore.
Andiamo a conoscerlo meglio!

 


 

 Maura Radice lo ha letto per noi! 



 

 

 

 

SINOSSI: Aldine Gérat, in arte Géraldine, è un’attrice di teatro che si lascia trasportare dagli effluvi d’amore. Nata a Marsiglia, si trasferisce a Parigi, e resta per qualche tempo anche a Bordeaux. Poco importa, però, dove ella risiede: in ogni dove la giovane donna vive amori più o meno passionali, spesso più perché incapace al rifiuto che travolta da un sentimento prorompente. Il narratore condivide quattro delle storie d’amore dell’avvenente Géraldine, facendo intendere al lettore che oltre a queste ve ne sono molte altre.

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Géraldine è un'attrce di teatro, trasferitasi prima a Parigi e poi a Bordeaux. Costretta a condividere l'appartamento con un'altra donna, non naviga nell'oro, ma è innamorata dell'amore. Nella sua vita si avvicendano molti uomini, molti amori. Il sentimento segna tutta la sua vita, non sempre legato a grandi passioni, quanto all’idea di non deludere l’altro. Il primo a notarla sarà un giornalista marsigliese, in seguito alti uomini si affacceranno sul suo cammino. Quattro storie. Quattro sfumature per raccontare il sentimento più vecchio del mondo.

Partiamo dall'ambientazione storica. Ci troviamo tra l'Ottocento e il Novecento, e ci muoviamo in grandi città francesi: Marsiglia, Parigi e Bordeaux. I luoghi che percorriamo si alternano tra scorci della città, ambienti privati, teatri e imbarcazioni. Il contesto storico si evince dalle descrizioni degli abiti, dei comportamenti e degli arredi, ma non è particolarmente approfondito. L'autrice si concentra soprattutto sulle dinamiche tra personaggi; scelta azzeccata, considerando la brevità del testo, altrimenti la narrazione avrebbe perso il ritmo sia di lettura che di scrittura. Interessante l'ambientazione sulla Senna, a bordo di un'imbarcazione, dove vi è la descrizione della navigazione e dei suoi imprevisti.
La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza soddisfacente.
Geraldine è la protagonista indiscussa. Attrice di teatro, trasferitasi a Parigi e, in seguito, a Bordeaux, condivide l'abitazione con un'altra ragazza viste le ritrettezze econimiche. Particolarmente bella, ha un carattere schietto e sincero; attrae facilmente gli uomini a sé e ne conoscerà diversi, vivendo con loro brevi relazioni. Donna che ama l'amore e la passione, vive la vita senza preoccuparsi del domani, l'ho trovata una figura dominante e molto interessante.
Non esiste un protagonista maschile, ma solo personaggi secondari che si alternano nei vari capitoli di cui è composto il libro. Anche se sono loro dedicate poche righe, vengono comunque caratterizzati a sufficienza per dare corpo alla storia.
Iniziamo con Tacoman, un giornalista marsigliese, il cui amore non fu ricambiato; segue la storia con un orchestrale che la salverà dalla vita di strada; abbiamo poi la vicenda legata a un uomo di cui Géraldine è molto innamorata, ma che le riserverà dolore e delusione; infine, conosciamo l'ultimo "amante" della donna, in una storia leggera e divertente, ambientata a bordo di una barca che versa in cattive condizioni.
Tanti personaggi, diverse sfacettature di uomini, diversi caratteri e stili di vita si alternano in queste brevi pagine, offrendoci uno spaccato della società e dell'universo maschile.
 



 
Lungo i boulevard parigini tutti sanno che il vero nome della nostra cara Géraldine – amara verità! – era Aldine Gérat, e che era di Marsiglia. Ahimè, Géraldine vi fece il suo debutto in tutti i modi nel fiore della giovinezza. Non perché le marsigliesi siano più precoci delle altre, ma a causa di un destino prestabilito che, ricorderete, aveva stampato in volto. Quando il buon Dio ci mette lo zampino, rifinisce queste seducenti fanciulle nei minimi particolari, e non resta che cadere in ginocchio o fuggire perché sono irresistibili.





Les Petits Romans de Géraldine è stato tradotto da Margaret Petrarca ed è un racconto contenuto in una raccolta e uscito per la prima volta nel 1909. Si divide in quattro capitoli per quattro storie. Scegliere quattro momenti di vita e raccontarli in così poche pagine è sicuramente complicato, al fine di caratterizzarne i personaggi, in quanto si rischia di non dare al lettore tutti gli elementi necessari per apprezzare ciò che viene narrato. Ancora più complesso, in un caso come questo, dove i capitoli sono completamente separati tra loro, unico collante per la presenza di Geraldine.
Le diverse vicende ci offrono molti spunti per differenti tipi di amore. Nella prima, si punta la lente sulla generosità dell'innamorato nel voler aiutare la protagonista; nella seconda, si tratta dell'amore nascosto che non può uscire alla luce del sole; nella terza, l'amore di facciata vince su quello passionale, sino alla quarta capitolo che ci offre una storia d'amore più ironica e distensiva.
La scrittura, e di conseguenza la traduzione, è ricercata, ma non ho apprezzato i repentini cambi di punti di vista. Si passa dal narratore esterno ai dialoghi tra i protagonisti troppo velocemente, spesso lasciando sottinteso il soggetto per alcune righe; questo può confondere e far rallentare la lettura.
Le tematiche trattate sono: l'amore passionionale, la ricchezza, la generosità, la figura della donna inserita in un'epoca diversa e la sua sopravvivenza, il coraggio e la ricerca della felicità.
Il messaggio tra le righe è relativo all'amore che può essere il motore e linfa vitale di un'esistenza. Interessante, però, il concetto di delusione del prossimo: spesso, per non deludere gli altri, finiamo col deludere noi stessi.
Consigliato agli amanti del romanzo storico, del romance storico, delle storie al femminile con ambientazioni francesi ottocenesche. Questo libro è un modo per conoscere qualcosa in più su una società lontana da noi, non solo attraverso le conoscenze date dai testi di scuola, ma traendole dalla vita di una ragazza di provincia che non aveva nulla.

Maura Radice
(Editing a cura di Linda Bertasi)


 

IL VOTO DI MAURA




Maura Radice
è nata e vive a Cantù, una cittadina della provincia di Como. Laureata, da sempre amante della lettura, ha iniziato a recensire libri in collaborazione con un blog. Negli ultimi quattro anni è stata caporedattore di libri.iCrewplay e, per quella redazione, ha curato e partecipato alla stesura di due raccolte: Quando il Fine non giustifica i Mezzi e Prima di Tutto Appassionati... di Libri.
Il romanzo Eterno è stata la sua esperienza come autrice.
Attualmente è editor per la Words edizioni, oltre a fare da beta reader per alcune autrici.
Predilige romanzi storici e sentimentali, non ama i fantasy.

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