venerdì 20 maggio 2022

PASSI D'AUTORE - Recensione - IL CAVALIERE DEL GRIFONE di Alessandro Spalletta

Oggi, per le recensioni della rubrica Passi d'Autore, vi presento il romanzo storico di Alessandro Spalletta, dal titolo Il Cavaliere del Grifone.
Andiamo a conoscerlo meglio!
 
 
 
 

 
 
 

 
 
 
 
 
 
SINOSSI: Siena, A.D. 1298 La bellissima Elena Bonsignori è il sogno proibito di qualunque uomo. Lunghi capelli neri, occhi insondabili e il corpo sinuoso di una dea. Sarà lei a premiare il vincitore del torneo che suo fratello Filippo ha organizzato in Piazza del Campo.
I piani di Filippo però non si fermano qui. Pur di riconquistare la gloria che la sua famiglia ha perduto, è pronto a rendere schiavo un intero popolo.
Tra amori, battaglie, tradimenti e colpi di scena, c’è un solo ostacolo davanti ai sogni di potere di Filippo. Si chiama Bino degli Abati del Malia.
Un romanzo storico che dà voce a eroi senza volto, raccontando una battaglia antica quanto il mondo: la lotta contro l’oppressione, la lotta per la libertà.
 
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SIENA 1298 - Bino degli Abati del Malia, figlio cadetto di un nobile maremmano, si sta recando a Siena per partecipare a un torneo d’armi organizzato da una delle famiglie più in vista della città: i Bonsignori. Accompagnato dal suo fedele servitore, Bino viene folgorato dalla bellezza di Elena Bonsignori, sorella di Filippo, organizzatore del torneo. Nel frattempo a Batignano, Messer Abate, il padre di Bino, non è contento del viaggio intrapreso dal figlio ed è impegnato in affari di cui nessuno è a conoscenza. Siena e Grosseto sono due micce pronte a esplodere, gli animi degli abitanti incendiati dal rancore e dalla sete di vendetta. Cosa accadrà tra le due fazioni? Bino conquisterà il cuore di Elena? Chi avrà la meglio in questa contesa?

L'ambientazione del romanzo è storica. Ci muoviamo nella bella Toscana, tra Siena, Grosseto, Batignano e le campagne della Maremma. Gli eventi si svolgono nel XII secolo, in un arco temporale che copre dodici anni. Una lode va al contesto accurato per descrivere i luoghi, indice del gran lavoro di ricerca dell'autore.
Il libro si apre con un torneo d'armi e, qui, è ben evidenziato il clima di festa rispetto alle descrizioni dei combattimenti in cui la tensione è palpabile. Quando ci spostiamo a Batignano, invece, un piccolo feudo nel cuore della Maremma, percepiamo un’atmosfera più serena. Le descrizioni sono di luoghi quasi incontaminati, segnati dai ritmi della campagna, dove la sete di potere non è ancora arrivata. Una menzione importante va alle scene ambientate sui campi di battaglia. Diverse sono le occasioni in cui grossetani e senesi si scontrano, ho apprezzato ogni passaggio in cui sono descritti gli scontri. La capacità dell’autore è quella di portare il lettore al fianco dei combattenti e far vivere l’attimo. Le descrizioni sono puntuali, le spiegazioni non distolgono l’attenzione perché sono concise e inserite in maniera tempestiva. L’utilizzo di balestre, spade e pugnali viene spiegato con semplicità, cosìcche anche chi è completamente estraneo a tale mondo riesca ad apprezzarne i passaggi fondamentali.
La caratterizzazione dei personaggi è perfetta.
Bino degli Abati del Malia di Batignano è il protagonista maschile, ispirato a un visconte vissuto tra la fine del 1200 e l’inizio del 1300. Buon combattente e ottimo arciere, vuole riscattare la propria terra e rivendicare i suoi diritti. Colpito al cuore dalla bella Elena, se ne invaghirà, anche se sua "nemica". Con questo personaggio, assistiamo a un'evoluzione importante; inizialmente è descritto come un campagnolo, vestito con abiti poveri e che si trova spaesato al suo arrivo a Siena, lo troviamo prima impacciato, di fronte a Filippo Bonsignori, per divenire poi più sicuro di sè al comando di un esercito formato di contadini e mercenari, che combatte per la liberazione di Grosseto e di tutta la Maremma. L'autore fa evolvere il personaggio non solo nel modo di pensare, ma anche negli atteggiamenti e nell’apparenza: i suoi vestiti, durante l’ultima battaglia, saranno i più vistosi e costosi.
Elena Bonsignori è la protagonista femminile. Nobile senese, sorella di Filippo. Manipolatrice e manipolata a sua volta dal fratello, è presentata subito per la sua rara bellezza: lunghi capelli neri sciolti sulla schiena e profondi occhi scuri. La camminata sinuosa e sicura affascinerà Bino sin dal primo incontro; la donna, però, nasconde la sua vera indole sotto gonne e sorrisi.
Filippo Bonsignori è l'antagonista del romanzo. Personaggio realmente esistito, fu un nobile senese appartenente alla Dogana del Sale che commerciava a favore del suo popolo, a scapito dei grossetani. Vicino al Papa e ai banchieri, tiene sotto scacco molti nobili e, con l’aiuto della sorella, riesce a ottenere favori per la sua famiglia. Furbo e calcolatore, si circonda solo di persone che stanno ai suoi ordini. Alessandro Spalletta ci mostra Filippo come antagonista (azzarderei persino come co-protagonista) presentandolo con una fisicità opposta a quella di Bino. Filippo ha un fisico statuario, alto e snello; i capelli ricci e scuri, gli occhi azzurri e l'abbigliamento ricercato lo mettono in primo piano durante il torneo di Siena. Anche nell'atteggiamento si nota la differenza tra i due: Filippo è molto raffinato, rispetto ai modi rozzi di Bino.
Tra i personaggi secondari cito Guccio, il fratello di Bino, e Abate, suo padre. Figure ben integrate nella prima parte del romanzo, interagiscono poco con gli altri protagonisti ma servono a strutturare la trama del romanzo.
 


 
 
«Loro hanno più esperienza, è vero, ma noi abbiamo una cosa che loro non hanno. Noi abbiamo un motivo per combattere! Noi non ci battiamo per uccidere e saccheggiare, noi combatteremo per vivere! Noi combattiamo per la libertà! Volete essere liberi?»
In molti urlarono in risposta alle sue parole.


 

 

Il testo è scritto molto bene, da annotare giusto qualche svista che non inficia la scorrevolezza della lettura. Ho apprezzato la proprietà e la ricercatezza del linguaggio, soprattutto per quanto riguarda la preparazione delle battaglie e gli scontri effettivi. Il libro è diviso in due parti e ognuna, a sua volta, in capitoli che recano luogo e data specifica. Un buon aiuto per far capire al lettore dove e quando si svolgerà l’azione.
Alessandro Spalletta ci racconta di battaglie per il commercio del sale, di combattimenti per la conquista di feudi, ma anche di fedeltà tra Gianni, un umile servitore, e il suo padrone Bino; ci racconta dell’amicizia tra un vecchio mercante, Messer Credi, e un giovane arciere. Infine, di un amore mai sbocciato e di un altro nato poco per volta. Tanti elementi, tante sfacettature diverse per raccontare un'epoca e un mondo lontani.
Le tematiche trattate sono: il destino, la famiglia, il coraggio, l'onore, la battaglia, la lotta per il potere e l'amore. Proprio su quest'ultimo vorrei soffermarmi, in particolare per l'amore verso la propria terra: Bino farà di tutto per ridare casati e terreni al suo popolo. Un altro tema importante è quello relativo all’amicizia che si viene a creare tra persone che lottano per lo stesso fine, spesso si tratta di soggetti provenienti da ceti sociali diversi ma uniti dallo stesso ideale.
Il messaggio tra le righe è relativo proprio ai rapporti interpersonali, a quella favella che unisce caratteri diversi tra loro, anime provenienti da mondi opposti, ma unite dallo stesso sogno. Un libro che fa riflettere su valori alla base di battaglie e intrighi.
Consigliato a chi ancora non conosce Spalletta. Agli amanti dei romanzi storici e dei romanzi di avventura. Agli appassionati di Medioevo e delle sue battaglie, ma anche a chi vuole conoscere qualche particolare in più su quel che succedeva nelle terre toscane di quel periodo.

Maura Radice
(Editing a cura di Linda Bertasi)

 

IL VOTO DI MAURA
 

 

 

 
Maura Radice è nata e vive a Cantù, una cittadina della provincia di Como. Laureata, da sempre amante della lettura, ha iniziato a recensire libri in collaborazione con un blog. Negli ultimi quattro anni è stata caporedattore di libri.iCrewplay e, per quella redazione, ha curato e partecipato alla stesura di due raccolte: Quando il Fine non giustifica i Mezzi e Prima di Tutto Appassionati... di Libri.
Il romanzo Eterno è stata la sua esperienza come autrice.
Attualmente è editor per la Words edizioni, oltre a fare da beta reader per alcune autrici.
Predilige romanzi storici e sentimentali, non ama i fantasy.

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