martedì 6 dicembre 2022

PASSI D'AUTORE - Recensione - INCANTESIMO SCOZZESE di Pamela Boiocchi e Michela Piazza

Oggi, ospito con molto piacere due care Amiche e Colleghe talentuose.
Oggi, torno a parlarvi della Collection La Confraternita dei Leoni, a cui ho preso parte, in occasione dell'uscita del regency Incantesimo Scozzese di Pamela Boiocchi e Michela Piazza.
Andiamo a conoscerlo meglio!
 
 
 

 
 
 


 
 
 
SINOSSI: Voci discordanti circolano sul conto di Sir William MacDonell, di ritorno a Londra dopo la vittoria contro Napoleone.
Sono in molti, in società, a negargli il saluto. Ancora di più sono quelli intenti a bisbigliare al passaggio del gigante scozzese dalle spalle larghe e dagli occhi tempestosi.
Lady Rosemary non presta fede ai pettegolezzi. Non vuole credere che la fidanzata di William si sia davvero tolta la vita pur di non sposarlo.
Lei deve tutto a MacDonell: non ha forse salvato la vita del suo amato fratello?
E poi Rosemary vede sempre il bene negli altri. È come una rosa: pura e innocente.
Ma è pronta a diventare sua moglie, dato che lui la pretende come pagamento del debito di gratitudine che la famiglia ha nei suoi confronti?
Ha abbastanza fede per seguirlo in un isolato castello nelle Highlands?
Certo. Perché MacDonell non ha fatto i conti con le spine della sua rosa inglese. E non sa ancora cosa stia tramando la dolce Rosemary nel giardino d'inverno in cui nessuno può entrare.

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BRUXELLES - 1815 William MacDonell, ufficiale di Wellington, partecipa al ballo della duchessa di Richmond assieme ai suoi compagni. La guerra, però, è sempre più imminente, e il ricevimento sarà interrotto per la corsa agli armamenti. Lo aspetta la battaglia di Waterloo.
In questo frangente di lotta e violenza, William salverà la vita all'amico Robert. MacDonell è un uomo provato dalla guerra e dal passato, il ritorno alla vita di tutti i giorni sarà difficile e l'incontro con Rosemary decisivo, per fargli comprendere cosa desidera dalla vita. Se deve trovare moglie, c'è solo una donna che vuole al suo fianco: lei. Ed essendo la sorella di Robert, che gli è legato da un debito d'onore, William potrà averla.
Le selvagge distese di Scozia aspettano la giovane coppia, ma cosa riserverà loro il futuro? Cosa nasconde Rosemary nella sua misteriosa serra? Riuscirà l'esile inglese a domare il "mostro" scozzese additato nei salotti?

L'ambientazione è storica, ci troviamo in piena epoca regency, tra il 1815 e il 1816. Il libro si apre a Hougoumont, dove imperversa la battaglia. Il luogo è ben descritto, così come gli scontri con i francesi; grazie al contesto storico accurato, ci sentiamo accanto a William durante il salvataggio del suo caro amico Robert. Successivamente, ci spostiamo a Londra, tra ricevimenti, salotti e dimore signorili, per poi raggiungere Raven's Rock, una proprietà scozzese abbandonata e lasciata alle cura della governante di William, che risiede lì sin da quando lui era bambino.
Il castello non è molto confortevole, e il padrone lo noterà solo nel momento in cui andrà a viverci con la giovane moglie. Interessante è l'attenzione posta alla grande serra, ormai in disuso da anni, con i suoi vetri rotti e le porte fatiscenti; un luogo ricco di mistero che ritroverà l'antico splendore grazie a Rosemary. Le autrici ben descrivono il prima e il dopo di questo ambiente, e ci introducono nel mondo di erbe e spez
ie.
Un altro passaggiò che ho apprezzato, per la ricchezza di particolari, è la Scozia con le sue distese selvagge e incontaminate, con i suoi spazi dominati dal bosco e dai profumi dei fiori.

La caratterizzazione dei personaggi è completa.
William MacDonell è il protagonista maschile. Capo dei Coldsream e della Terza Guardia, è dotato di una fisicità che salta agli occhi: alto, spalle larghe e profondi occhi blu, sempre un po’ cupi. Il suo è un carattere indurito da ciò che è accaduto alle persone che hanno fatto parte della sua vita. La nomea di "mostro"è pesante, l'uomo si porta addosso ferite apparentemente insanabili e una tragedia annidata tra le pieghe del passato. Durante la battaglia di Waterlo salverà l'amico Robert, legandosi a lui da un debito d'onore. Poco incline al matrimonio e a ricostruirsi una vita, si farà consigliare dall'amico Michael. Metterà gli occhi su Rosemary e si deciderà a chiederla in sposa. Il suo percorso sarà particolare; assistiamo a una maturazione, proprio grazie a questa unione "difficile". Focoso e passionale, William è un personaggio a tutto tondo; verosimile e perfettamene inserito nel contesto con le sue luci e ombre. Umano e fallibile esattamente come la vita.
Lady Rosemary Langdale è la protagonista femminile. Figlia del defunto conte di Doncaster, è una ragazza esile, dalla bellezza semplice. Non avvezza agli abiti eleganti, preferisce perdersi tra i prati a cercare fiori ed erbe spontanee.  Cresciuta lontano da Londra e dai salotti aristocratici, con il fratello a farle da tutore e una governante, che ha cercato di trasmetterle le regole del ton, ma soprattutto le credenze popolari. Un personaggio dotato di magia e incanto, quasi un fuscello, ma dotato di grande forza interiore, perspicacia e soprattutto coraggio nel confrontarsi con uno scozzese tutto d'un pezzo. Di Rosemary ho amato l’intraprendenza, la sete di sapere e la voglia di esplorare il mondo. Non da ultima, la caparbietà nell'adattarsi al luogo in cui è costretta a vivere.
Tra i personaggi secondari, cito l'indimenticato Michael Delamere, marchese di Rocksavage, già conosciuto in Le complicanze del Cuore. Amico, ebbro di consigli nei confronti di William, accorre in suo soccorso all'occasione. Sarà lui che lo inciterà a guardarsi dentro e a non temere i suoi stessi sentimenti.
Lord Robert Langdale, invece, è il fratello di Rosemary. Uomo affascinante, dalla chioma bionda, è un nobile affascinante. Unico tutore della sorella, l'ha cresciuta con poche regole e molte permissioni. Durante la battaglia di Waterloo sarà salvato da MacDonell, stringendo con lui un debito d'onore. e sarà proprio questo stesso debito a far concedere la mano della sorellina. Personaggio positivo che permea il testo, nonostante compaia in poche scene.

 


 
 
 
[...] Era la sua rosa, capace di ignorare le spine del cardo e di trasformarlo in un unguento guaritore.
Era la sua regina della festa del raccolto, giovane e spensierata, con spighe di grano tra i capelli.
Era la strega che lo aveva ammaliato e vinto, per sempre.






Lo stile è semplice, scorrevole e la lettura risulta veloce. Siamo di fronte a due POV distinti che ci mostrano due lati di una stessa medaglia. Particolarmente interessante a livello narrativo è la contrapposizione di questi due personaggi: l'uno apparentemente debole, l'altro indomito, ma non solo. Oltre alle fisicità, siamo di fronte a due anime che provengono da mondi opposti: diverse esperienze, attitudini e modi di affrontare la vita. Esattamente come i luoghi cui appartengono, in netta contrapposizione tra loro. Rosemary è la cura, William il malato; allo stesso tempo, però, la Scozia si rivelerà una terra magica anche per la ragazza, quasi un dolce incantesimo.
L'erotismo è presente ma con discrezione. Compare in istanti onirici e attimi più reali. Assistiamo a diverse contrapposizioni dell'atto; da un istintio animale meno attento e più acceso, votato poco all'altruismo e al donare piacere, a un amplesso dominato da emozioni allo stato puro, fatto di condividione e sentimento. Quasi una perfetta proiezione della storia tra William e Rosemary.
Le tematiche trattate sono: l'amore puro, il destino, la passione, la paura di amare, i segreti, la colpa, l'espiazione, il potere e l'amicizia. Proprio su quest'ultima vorrei soffermarmi, punto cardine dell'intera collection ma anche protagonista assoluta di questo romanzo. Tutto nasce da un salvataggio, da un debto d'onore, da un rapporto tra due amici. Michela Piazza e Pamela Boiocchi mettono l’accento su questa tematica e sul concetto di lealtà tra un uomo e una donna che ha fatto una scelta estrema, tra un luogotenente e i suoi commilitoni, tra due amici.
Il messaggio tra le righe è relativo alle seconde possibilità che offrono a William l'amore e a Rosemary una nuova famiglia. I disegni del destino sono sempre imprevedibili. Anche una vita, che sembra destinata a sfiorire e vivere nell'oscurità, può essere rischiarata da un raggio di sole al profumo di rosa e cardo.
Consigliato a chi ancora non conosce le penne di Pamela e Michela, agli amanti del romance storico, del regency, delle ambientazioni scozzesi che esulano dal solito regency, a chi ama le storeie d'amore tormentate senza rinunciare aun pizzico di magia.

Maura Radice
(Editing a cura di Linda Bertasi
)



IL VOTO DI MAURA





 
 
Maura Radice è nata e vive a Cantù, una cittadina della provincia di Como. Laureata, da sempre amante della lettura, ha iniziato a recensire libri in collaborazione con un blog. Negli ultimi quattro anni è stata caporedattore di libri.iCrewplay e, per quella redazione, ha curato e partecipato alla stesura di due raccolte: Quando il Fine non giustifica i Mezzi e Prima di Tutto Appassionati... di Libri.
Il romanzo Eterno è stata la sua esperienza come autrice.
Attualmente è editor per la Words edizioni, oltre a fare da beta reader per alcune autrici.
Predilige romanzi storici e sentimentali, non ama i fantasy.

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