mercoledì 15 luglio 2015

Le autrici EWWA - INTERVISTA A SIMONA LIUBICICH


Ciao Simona, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao, Linda, grazie per avermi invitata. Vivo in Liguria in un palazzo antico nel centro di una cittadina elegante di provincia affacciata sul mare, i balconi verdi di pitosforo e oleandri. Faccio una vita tranquilla, lontana dalla confusione. Sono felicemente sposata e ho una figlia di tredici anni. Possiedo due gatti Maine Coon, soffro d’insonnia e amo il freddo glaciale, rifuggo l’estate, ma la devo affrontare per amore di Gaia che adora il mare. Se potessi, volerei a Kodiak, in Alaska per rimanerci a oltranza. Ho pochissimi amici, li conto sulle dita di una mano, sono amici veri che non mi hanno mai delusa.
Oltre a scrivere per Harlequin Mondadori, ho lavorato anche per Confessioni Donna e Delos Books, come autrice e curatrice della collana SENZA SFUMATURE. Sono stata parte dello staff editoriale di Romance Magazine Delos Books e la prima esordiente a debuttare con un racconto sul numero 0 della rivista.

Hai fatto un percorso di studi di lingue straniere e sei diplomata in infermieristica pediatrica. Quando si accende in te la scintilla della scrittura? 

 
La scintilla...non è un interruttore, purtroppo. Io devo davvero essere in un momento di quiete totale per poter lavorare al meglio, o se vogliamo, nel caos più completo. Solo in questi due casi, il mio cervello riesce a "chiudere" la porta, lasciando tutto fuori tranne l'immaginazione.

Di te dichiari: ‘Ho una passione per i romanzi “passion” dove l’erotismo la fa da padrone e per i paranormal; demoni e vampiri, questi affascinanti personaggi mi attraggono come un’ape sul miele!’ Parlacene più nel dettaglio, da dove nasce questa passione?

Amo l'horror sin da bambina. Tutti i miei amici tremavano di paura al solo nominare i fantasmi e io li cercavo in ogni casa, sperando di incontrarne uno! I vampiri sono una conseguenza: ferali, affascinanti, freddi e si mormora...grandi amatori! Come non apprezzarli? Non scrivo paranormal, perlomeno non ci ho mai provato al di fuori di qualche raccontino breve. Forse lo farò, forse no, non posso prevedere il mio futuro... 

 
Sei stata curatrice editoriale della sezione Erotici alla Delos Digital. Quali sono per te gli ingredienti di un buon erotico?
 

Ho lasciato l'incarico per Delos, motivi personali che ovviamente nulla hanno a che fare con la CE. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lo staff Delos che reputo tra i più seri e professionali del panorama editoriale, Franco Forte è un grande scrittore e una bella persona.
A discapito di ciò che molti pensano, scrivere un erotico e tutt'altro che facile. Un buon romance passionale deve avere una trama credibile, un'ambientazione ad hoc e scene bollenti, ma non volgari. La volgarità rovina la lettura, per quanto mi riguarda. Io scrivo erotico, non pornografico e ho letto molti libri che mi hanno lasciato l'amaro in bocca: trame bellissime, ma infarcite di troppo sesso e scene troppo forti. Non è il mio stile.


Restando in tema di generi letterari. Il tuo pensiero sul “romance” che ultimamente fa tanto discutere e che pare diventato il cavallo di battaglia delle Big? 

 
Il romance, per quanto mi riguarda, è sempre stato un cavallo di battaglia. Da sempre snobbato e messo in un angolo da chi lo ha giudicato una lettura di serie B, ha continuato imperterrito a vendere con numeri da capogiro. Le donne amano sognare, vogliono leggere di atmosfere da cinema, di personaggi affascinanti. Senza nulla togliere a quelle che chiamano "letture impegnate", preferisco mille volte un'avventura a un sonnifero. Il romance piace, e molto. Basta guardare le vetrine delle librerie: storici, contemporanei, paranormal, fantasy, chick-lit. Tutti in prima fila a "copertina alta“. È finito il tempo in cui dovevamo dare giustificazione della lettura di un romance adducendo a sciocche scuse. Siamo in testa, siamo forti e dobbiamo gridarlo ai quattro venti: "Signori, il romance va in scena!". 

 
Nel 2010 esordisci con “Sfumature del deserto”. Di cosa si tratta?

Elena, infermiera, una giovane donna ferita profondamente nell'orgoglio e nel cuore.
La fuga dal suo inferno personale sembra giungere con la proposta di una missione umanitaria in Iraq.
Ma tra gli orrori di un mondo devastato dalla guerra e lo scontro con una cultura opposta alla propria, cercherà tra mille difficoltà la strada per la serenità. Elena è un donna che, come molte, si innamora di un uomo sbagliato e se ne accorge nel peggiore dei modi. Dopo aver posto fine a quella relazione tormentata, non riesce a riprendersi con facilità. Un alternarsi di emozioni che la portano a dubitare della sua scelta. A un certo punto la prospettiva di dare una svolta decisiva alla sua vita: una missione umanitaria in Iraq. E lì, tra la sabbia, la povertà e una mentalità inaccettabile, piano piano ritroverà la voglia di vivere e il suo essere donna come un punto di forza. 

 
Segue l’inizio della collaborazione con “Confessioni Donna”. Parlacene.

Tutto è partito dopo la pubblicazione di "Sfumature del deserto", ho inviato un racconto e subito mi hanno proposto la collaborazione. Ho scritto diverse storie per Confessioni Donna e quando è uscito il mio primo libro per HM, mi hanno anche dedicato un articolo! È stato un bel periodo.

Nel 2011 inizi la collaborazione con “Romance Magazine” (Delos Digital) e seguono parecchie pubblicazioni sempre con questa casa editrice. La consiglieresti agli emergenti?

Delos non è una CE facile. Lo dico perché sono selettivi, forti e molto professionali. Basti pensare all'esclusiva che hanno di Charlene Harris per "True Blood". Non sono editori che pescano nel mucchio o propongono lavori "discutibili". Ciò che esce da Delos è lavoro di ottima qualità. Lo consiglio fortemente agli emergenti, si mettono in mano a veri professionisti, se riescono a farsi pubblicare... ;) 

 
Nel 2012 pubblichi il romanzo "Seduzione e vendetta" (Harlequin Mondadori). Daccene un assaggio.

[...] «Mi sembrava di aver compreso che la signora non gradisse essere importunata. Sei per caso sordo o completamente imbecille, bifolco?»
Costanza si voltò di scatto alla sua destra: di fianco torreggiava l'uomo più bello che avesse mai visto in vita sua. Altissimo, incuteva timore solo con la prestanza fisica. Aveva gambe muscolose fasciate in un paio di brache scure e stivali di pelle nera, la camicia di batista leggermente aperta sul torace che rivelava muscoli guizzanti e una leggera peluria dorata. La mandibola perfettamente squadrata, era sbiancata a causa dei muscoli che tiravano al di sotto e un respiro profondo fuoriusciva dalle sue narici frementi. Gli occhi...Santo cielo!, pensò Costanza, erano pietre nere incorniciate da una folta e lunga capigliatura color miele che oltrepassava di parecchio le spalle. Era l'uomo che aveva osservato poco prima. Un'apparizione che la fece sentire all'improvviso piccola e vulnerabile, ma stranamente al sicuro. Egli sfiorava il soffitto della taverna con la testa e fissava apparentemente calmo l'energumeno sorridendo sinistramente ed esponendo una fila di denti candidi e perfetti mentre brandiva nella mano destra un lungo coltello ricurvo dalla foggia orientale, il manico tempestato di pietre preziose. Alle sue spalle un altro giovane, altrettanto alto e con i capelli castano chiari che scendevano sul collo, controllava attento la sala impugnando due pistole a canne multiple con tamburo allungato, i martelletti dei percussori tirati all'indietro, pronte a far fuoco...
Scappata dallo spregevole barone di Torrebruna che vuole sposarla per porre le mani sull'ingente patrimonio della sua famiglia, la marchesa Costanza Balbi fugge da casa per rifugiarsi presso la zia materna, a Roma. Lungo la strada fa la conoscenza con l'enigmatico colonnello Simone Aldobrandini Colonna, arrogante conte romano dal fascino tenebroso e per la prima volta Costanza avverte i brividi di un'eccitazione fino ad allora sconosciuta. Le schermaglie sensuali tra i due si susseguono fino a quando Simone le propone di diventare sua moglie. Ma può un libertino come lui, che rifugge ogni legame stabile ed è abituato a soddisfare le più vogliose ed esperte cortigiane, accontentarsi di un fiore delicato come Costanza? Forse la giovane marchesa non è fragile come appare, tanto da riuscire a tenere l'ardente fidanzato sulla corda, avvinto da pensieri lussuriosi, incapace di bramare altro. Tra segreti e intrighi di una Roma napoleonica di inizio 800, un amore sta sbocciando inaspettato e nemmeno un pericolo mortale sarà capace di estinguerne la fiamma.
[...]

Nel 2013 esce “Tentazione e orgoglio" e nel 2014 "Intrigo e passione". Perché lo storico? 

 
Perché è bellissimo. Perché ti catapulta in epoche dorate, tra pizzi, merletti e gran balli di corte. Perché fa sognare di essere protagonista in mezzo a rocambolesche avventure, intrighi e amori appassionati. Lo storico regala, per me, quella cosa in più che rende il romance degno di essere letto.


Nel 2015 pubblichi "Ossessione color cremisi". Cosa troveranno i lettori al suo interno? 

 
Giallo, suspence, passione, amore e morte.
Londra, 1888 - Nessuna donna può dirsi al sicuro, mentre le gelide nebbie invadono le strade della metropoli sulle riva del Tamigi. Né le più sfortunate, nei vicoli di Whitechapel, dove la minaccia di Jack lo Squartatore si annida nell'ombra. Né le dame dell'alta società vittoriana, schiave di rigide convenzioni e riti soffocanti, sottomesse a padri e mariti. Olivia Lancaster non fa eccezione. Figlia di un nobile molto in vista, viene promessa in sposa al più viscido e rivoltante degli uomini, nonostante lei si opponga con tutte le sue forze. D'altra parte Olivia è una ribelle per natura. Erborista e filantropa, non si considera affatto inferiore in quanto donna ed è disposta a rischiare di persona pur di ottenere ciò che vuole. Anche l'uomo che desidera. Ethan Rowland, Conte di Stafford è stato il suo sogno proibito fin da quando era una fanciulla ed ora è pronta persino a incastrarlo con una scena di seduzione per compromettersi con lui e indurlo alle nozze riparatrici. Ma se Ethan si trova d'accordo nel godere delle grazie peccaminose di Olivia, di certo non è uomo che ami essere manovrato. Nemmeno dalla più sensuale e scandalosa lady di tutta l'Inghilterra. 



http://www.amazon.it/Ossessione-color-cremisi-Simona-Liubicich/dp/8869050041/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1435765272&sr=8-1&keywords=liubicich
 

Qual è stato l’input per questo romanzo?

La passione per l'Inghilterra e Londra. Ci sono stata diverse volte e trovo sempre qualcosa di nascosto, di nuovo, interessante. È la storia stessa. Per me è la città più cosmopolita del mondo, non potevo non dedicarle un libro. 

 
Quale messaggio vuoi trasmettere e quali tematiche affronti nel libro?

La fine dell'800 vede il sovrapporsi di due correnti di pensiero: l'epoca vittoriana vuole la donna obbediente e sottomessa al marito. Dall'altra parte, le donne spingono per emanciparsi, iniziano a studiare, a laurearsi e farsi spazio in un mondo dominato dal maschilismo. La donna scalpita, cerca il suo posto all'interno della società non più come prezioso soprammobile, ma come mente pensante, collaborativa e diretta. Il mio romanzo mette in luce questa situazione con la figura di Olivia, che non accetta la rigidità della corte vittoriana e si ribella a un matrimonio combinato.

Sei membro dell’associazione EWWA. Di cosa si occupa nello specifico e la consiglieresti alle tue colleghe?

EWWA, European Writing Women Association, è un'associazione di autrici e professioniste del mondo della comunicazione di stampa, grafica e audiovisivo. Ha come obiettivo primario la solidarietà professionale e creativa tra donne che lavorano in questo settore in Europa. Nata dall’incontro di professioniste impegnate in Italia nell’ambito della scrittura, EWWA vuole promuovere la scrittura e la creatività femminili nelle più diverse espressioni, nonché la crescita professionale delle sue iscritte.
Credo che tutte dovrebbero iscriversi a EWWA, professioniste ed esordienti. RWA in America è una potenza, noi nel nostro piccolo ci stiamo provando.


Proprio con EWWA partecipi all’antologia “E dopo Carosello tutte a nanna” con il racconto “America Star”. Di cosa si tratta?

Il mio omaggio a una soubrette unica, una grande ballerina e cantante, Heather Parisi. Nel mio racconto, gioco attorno alla storia dell'esordio di questa bellissima ragazza americana che è stata il mio idolo di bambina e ancor oggi quello di mia figlia. Nel massimo rispetto ho inventato una storia che racconta del suo debutto nella televisione italiana.

Segue la seconda antologia EWWA “Italia: terra d’amori, arte e sapori” alla quale partecipi con il racconto “Un giorno come tanti, dopo la distruzione”. Cosa puoi anticiparci?

Qui ho giocato in modo del tutto libero: una storia ambientata in un futuro che vede la Terra distrutta da una guerra, una razza umanoide nuova e un amore tra un'umana e un alieno. La ricetta salta fuori in modo particolare, ma per conoscerla dovrete leggerla!

E la tua ricetta “Il cappon magro” compare nell’antologia di ricette tradotto anche in inglese “Ricette dall’Italia: terra d’amori, arte e sapori” (EWWA). Perché hai scelto proprio questo piatto?

ll cappon magro è un antico piatto tradizionale ligure a base di pesce e verdure. Il termine "magro" indica il suo essere un piatto di magro, riservato ai giorni di penitenza e quaresimali. Il pesce e la verdura di cui è composto vengono composti in modo ordinato e d'effetto su una base di galletta. In origine era consumato dai pescatori direttamente sulle barche o dalla servitù dei nobili che riutilizzava gli avanzi dei banchetti. Oggi è considerato un piatto ricercato, di difficile preparazione, destinato principalmente ai giorni che precedono la Pasqua. La ricetta antica è stata resa più ricca e coreografica già durante il periodo Barocco, quando iniziò a essere decorato con salse e gamberi, uova e altre prelibatezze.

Hai qualche altro progetto in cantiere?

Sto già lavorando a un altro storico vittoriano. Posso dirvi che i protagonisti si chiameranno Jude ed Evangeline e la storia sarà particolare.

E’ stato un grandissimo onore ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto! 

 
Grazie a te, Linda, per l'invito. <3 


Per seguire Simona     SIMONA LIUBICH AUTRICE


https://www.youtube.com/watch?v=avTkKNBwsts

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