Ciao Linda, grazie per avermi
ospitata nel tuo bellissimo blog. Mi presento subito: mi chiamo Stefania e sono
nata a Roma nel 1970. Amo viaggiare,
conoscere posti nuovi e soprattutto andare alla scoperta di diverse realtà.
Sono un’appassionata della cultura medio orientale. La musica e la poesia sono
da sempre le mie compagne di vita. Attualmente vivo in provincia di Alessandria
con mio marito e mio figlio.
Il diploma in lingue straniere e la qualifica in Contabilità. Quando si
accende in te la scintilla che ti fa impugnare carta e penna?
Non avevo ancora compiuto il mio
dodicesimo compleanno, quando scrissi la mia prima poesia. In quel periodo ero
una grande fan di Renato Zero, potevo considerarmi una Sorcina con la S
maiuscola. Mio padre realizzò il mio grande desiderio di andare ad un suo
concerto e ne rimasi davvero affascinata. Quel suo essere così diverso dagli
altri, così eccentrico per quel periodo mi illuminò a tal punto da indurmi a
scrivere quella che sarà la mia prima poesia “Uomo”, che a lui ho dedicato. La
poesia racconta la storia di un uomo che vive dietro una maschera e alla fine
toglierà per rivelare al mondo il suo vero volto.
Quali sono i tuoi autori
preferiti e c’è qualcuno tra questi che consideri tua “Musa”?
Attualmente non ho un autore
preferito, leggo moltissimo e le mie letture spaziano dalla narrativa, al
giallo, alle biografie e per finire alla letteratura. Tuttavia, durante la mia
adolescenza ero un’accanita lettrice di Danielle Steel e sono convinta che
abbia lasciato un segno indelebile nel mio modo di scrivere.
La poesia è una delle tue grandi
passioni. Parlacene.
Come ho già detto prima scrivo
poesie dall’età di dodici anni. Avvertivo il bisogno di scrivere ogni qualvolta
provavo una forte emozione, come la perdita di una persona cara, un incindente
o semplicemente un brutto voto a scuola. Era come se scrivendo riuscissi a
colmare il vuoto che si creava in me e
la sensazione di tristezza che provavo, attraverso la poesia riusciva a
trasformarsi in qualcosa di positivo.
Nel 1990 una delle tue poesie
viene pubblicata nella rubrica “ E’ nato un poeta” sul magazine Confidenze. Di
cosa si tratta?
Quella è stata davvero un’esperienza
incredibile. I miei genitori non condividevano la mia passione per la
scrittura, ma a differenza di loro mio fratello maggiore mi incitava nel
continuare e quando trovò l’articolo in
cui si diceva che nella rubrica “E’ nato un poeta” sul magazine Confidenze,
c’era la possibilità di vedere pubblicata una propria poesia, mi convinse a
spedirne una. Con mia grande soddisfazione, la mia poesia venne selezionata ed
in seguito pubblicata. La poesia scelta, dal titolo “Il nostro amore
interessato”, racconta la storia di una giovane donna povera e disagiata che
accetta l’amore di un uomo avanti con gli anni, per riuscire ad emergere in una
società infida e malata.
Nel 2009 partecipi al concorso
Centro Minerva con la poesia “Un’occasione unica” e ricevi la menzione d’onore.
Cosa ricordi di questa esperienza?
Ho un bel ricordo di questa
esperienza. Una mia carissima amica mi incitò a partecipare a questo concorso
ed io inviai appunto la poesia “Un’occasione unica”. Il risultato mi lasciò
esterefatta, ma la cosa che apprezzai maggiormente fu la spinta che ricevetti
da parte degli organizzatori a
continuare a scrivere. In quel periodo, ero molto abbattuta e voleva
abbandonare i miei sogni.
E, nel maggio 2014, esordisci con
il romanzo “Un’occasione unica”, omonimo della poesia che ti fece vincere il
concorso. Cosa troveranno i lettori al
suo interno?
“Un’occasione unica” racconta la
tormentata storia d’amore tra Lavinia, una giovane donna Europea e Sami, un
facoltoso medico di fede Islamica. Il
romanzo è una riscoperta del tempo che scorre lento e malinconico tra due
culture differenti che spesso si inseguono.
Quale messaggio hai voluto
trasmettere?
Nel mio libro ho voluto lanciare
un messaggio d’amore universale. Mi piacerebbe che chi leggerà il libro possa
capire che l’amore ha il potere di varcare anche i confini delle differenze più
spinose, come quelle religiose. E soprattutto, mi piacerebbe dimostrare al
mondo che Dio è lo stesso per tutti, cambia solo il modo in cui si è rivelato.
Quali tematiche affronti?
Come citato nella precedente
domanda, la tematica fondamentale del mio romanzo è la differenza tra
religioni. Tuttavia un’altra tematica importante che ho voluto affrontare è la
dolorosa lotta contro la sclerosi multipla. In quanto Sami, il protagonista
maschile, è un famoso neurologo che collabora nella ricerca per combattere
questa malattia .
Qual è stato l’input per questo
libro?
E’ una storia molto lunga, ma
cercherò di raccontarla brevemente. Molti anni fa durante un viaggio in Israele
fui coinvolta in un attentato terroristico a Gerusalemme. In quell’occasione
fui aiutata da una famiglia Islamica che mi diede rifugio nella loro bottega.
Questo triste episodio mi spinse a scrivere questo libro per spiegare come,
attravcerso l’amore, si possono superare anche le differenze che nascono da
culture ed identità diverse.
Romanzo Vs. Poesia. Chi la vince?
Non credo che ci siano ne
vincitore ne vinti. Mi è piaciuto moltissimo scrivere un romanzo e spero di ripetere a breve questa bellissima esperienza.
Tuttavia la poesia resterà sempre la mia più grande passione, in quanto solo
attraverso di essa riesco a trasmettere le mie emozioni più profonde.
Hai qualche altro progetto in
cantiere?
Sì, attualmente sono impegnata
nella stesura di un altro romanzo d’amore che spero di terminare quanto prima.
È stato un piacere ospitarti nel
mio blog. In bocca al lupo!
Grazie di cuore Linda. E’ stato
un vero piacere essere ospitata da te.
Per seguire Stefania STEFANIA CHIAPPALUPI
Per seguire Stefania STEFANIA CHIAPPALUPI
Grazie Linda per la bellissima intervista. E' stato un piacere dialogare con te e soprattutto grazie per avermi dedicato il tuo tempo nonchè spazio nel tuo blog. A presto.
RispondiEliminaGrazie mille a te per aver chiacchierato con me :)
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