Oggi per l'appuntamento con #QuelLibroNelCassetto, ospito un'Autrice a me molto cara.
Oggi è con noi LINDA KENT per parlare di Ambientazioni.
Linda esordisce nel 2013 con il romanzo Il profumo delle rose selvatiche; autrice di diversi romanzi storici che vantano il prestigioso marchio Mondadori, è laureata in lettere, e appassionata di storia e letteratura inglese.
Con la Kent parleremo di Inghilterra, in particolare del periodo relativo alla GUERRA DELLE DUE ROSE. Ma a quele intervallo storico riferirsi? Quali costumi e usanze erano caratteristiche dell'epoca? Come avvicinarsi alla Corte dorata e infida del Regno d'Inghilterra, senza commettere passi falsi?
Ce lo spiega Linda in questo interessantissimo articolo.
UNA PARTITA A SCACCHI BIANCHI E ROSSI
La storia del Regno Unito mi ha
sempre affascinata e ho iniziato ad approfondirla attraverso la lettura di
testi, saggi e delle più famose opere di narrativa.
Ho scelto di ambientare i miei due
ultimi romanzi, Biancospino e Nella tana del leone, in un periodo storico
che mi è particolarmente caro, ovvero quello del lungo conflitto dinastico noto
con il poetico nome di Guerra delle Due Rose.
Di poetico, in realtà, vi era
molto poco: l’Inghilterra, già duramente provata dalla Guerra dei Cento Anni,
dovette sopportare altri trent’anni di battaglie (1455-1485), alcune
sanguinosissime come quella di Towton, nella quale morirono circa 28.000
uomini.
Il terribile gioco delle alleanze
e dei tradimenti favorì l’alternarsi di vittorie e sconfitte per entrambi i
contendenti. Esemplificativo, a questo proposito, il destino di Enrico VI
Lancaster: troppo debole e affetto probabilmente da schizofrenia, il sovrano
(asceso al trono quando non aveva neppure nove mesi e incoronato nel 1429 a soli
otto anni), fu catturato nel 1460, liberato e deposto nel 1461, fatto
prigioniero nel 1465, di nuovo incoronato nel 1470, rinchiuso nella Torre di
Londra e infine assassinato nel 1471.
Né più lineare fu la sorte di
York e del suo campione, Edoardo IV.
La lunga partita a scacchi
giocata da “bianchi e rossi” fu poi influenzata in modo decisivo da figure più
determinanti degli stessi sovrani: Margaret d’Anjou, la “Regina di ferro” di
Enrico, il Duca di York, padre di Edoardo e, soprattutto, Richard Neville,
conte di Warwick, passato alla storia con l’appellativo di Kingmaker (Creatore di Re). Ricchissimo, potente e scaltro, Warwick
incoronò e fece prigioniero l’uno e l’altro re, e li tradì entrambi.
Ambientare un romanzo in un
periodo così travagliato è dunque una sfida non da poco.
Ho deciso di affrontarla
sviluppando la narrazione in un arco temporale piuttosto ristretto, così da
semplificare la sequenza degli avvenimenti e non affaticare i lettori che non
abbiano dimestichezza con la storia inglese. Per far apprezzare al meglio la
cornice storica, ho curato con grande attenzione la ricostruzione di luoghi,
abitudini e vita dell’epoca, al fine di creare suggestioni quanto più possibili
reali e vive.
Lo studio e la ricerca sono stati
certo favoriti dalla conoscenza della lingua, che mi ha consentito la
consultazione di mappe e testi antichi, rinvenuti sia nelle fonti accreditate
sia in quelle raccolte nel corso dei miei viaggi in Inghilterra.
Ecco un breve vademecum per chi si
accinge a scrivere un romance ambientato in Inghilterra nel tardo Medioevo.
Struttura sociale
Durante il suo lungo regno
(1327-1377), Edoardo III ricorse al Parlamento, come mai prima era avvenuto,
per amministrare, governare e imporre nuove tasse che gli consentissero di
sostenere la guerra contro la Francia. Per rafforzare la nobiltà, il re
sviluppò l’ideale della cavalleria, che continuò poi a crescere per tutto il
XIV secolo, grazie anche a spettacolari tornei e giostre.
Il potere della nobiltà si
accrebbe durante il regno di re deboli, come Enrico VI, mentre venne tenuto a
freno dal più determinato Edoardo IV.
Dopo gli Agostiniani e i
Cistercensi, a partire dal 1220 in Inghilterra si stabilirono Domenicani e Francescani
che istituirono oltre 150 conventi, influenzando grandemente il popolo. Non
bisogna dimenticare l’importanza degli ordini religiosi cavallereschi:
Templari, Ordine Teutonico e Ospedalieri di San Giovanni.
I Pellegrinaggi erano una pratica
religiosa molto diffusa: i pellegrini percorrevano lunghe distanze per recarsi
sulle tombe dei santi, sia per penitenza, sia per chiedere guarigione dalle
malattie più diffuse, soprattutto dopo la terribile epidemia della Morte Nera.
Clima
Dopo un lungo periodo temperato,
che consentì lo svilupparsi di alcune culture nobili, quali la vite, a partire
dal 1350 in Inghilterra le temperature crollarono ("Piccola Età Glaciale"). La
primavera giungeva in ritardo e spesso era interrotta da nevicate improvvise, quale
quella che decise le sorti della battaglia di Towton.
Musica e canto
Le carole acquisirono grande importanza a partire dal XV secolo, unitamente
alle ballate diffuse dai menestrelli.
Fra le tecniche di canto si diffuse il Gymel,
tipica polifonia inglese, accompagnata dal suono di liuto, arpa o cornamusa.
Abitazioni
A partire dal XIV secolo, case
fortificate e castelli adottarono architetture sofisticate. Legno e paglia
furono sostituiti da pietra e tegole, si diffusero i vetri alle finestre,
talvolta istoriati. Le sale di rappresentanza erano pavimentate e non più
ricoperte di stuoie, nelle chiese e cappelle vi era una notevole presenza di
alabastro.
Le case del popolo erano assai
più modeste; l’impalcatura di legno, che ancora ammiriamo negli edifici del
cosiddetto “periodo Tudor”, sosteneva pannelli realizzati con un’intelaiatura
di canne, ricoperta da una sorta di malta di fango.
A mio parere, non vi sono “regole
auree” per chi si accinge a scrivere di questa affascinante epoca, se non
quelle generali, valide per ogni romanzo storico. Tuttavia, questi sono i miei
dieci consigli:
1. USA UN INTERVALLO STORICO BREVE: Scegliere un periodo circoscritto, servirà a non confondere il lettore.
2. INSERISCI UN GLOSSARIO: Utilizzare riferimenti precisi e facilmente consultabili da chi desidera approfondire l’aspetto storico, consente di non appesantire la narrazione con eccessive spiegazioni.
3. DOCUMENTATI: È di grande importanza documentarsi con accuratezza sulle consuetudini e i costumi dell’epoca: abiti, cibi, linguaggio.
4. RICORDATI DELLA RELIGIONE: Non dimenticare mai l’aspetto religioso e il peso che aveva a quei tempi.
5. CONSULTA UNA MAPPA DEI CONFLITTI: Procurarsi una mappa dettagliata delle battaglie, con riferimento alla loro dislocazione geografica.
6. PROCURATI UNA CRONOLOGIA DELLA GUERRA: Tenere sempre a portata di mano la timeline relativa all’intera guerra di successione. La cronologia è fondamentale.
7. PROCURATI UN ALBERO GENEALOGICO: Analogo consiglio per quanto riguarda gli alberi genealogici York e Lancaster, partendo da Edoardo III fino a Enrico VII Tudor, con particolare riferimento al ramo Beaufort- Neville.
8. INVENTA NOMI E LUOGHI PERTINENTI: Porre attenzione nella scelta dei nomi di personaggi e luoghi immaginari: anche online è possibile consultare ottimi siti per non cadere in errori stridenti.
9. CONSULTA SAGGI STORICI: Evitare citazioni o esempi tratti da libri di autori che abbiano scritto in modo approssimativo del periodo storico. Meglio i saggi storici.
10. LAST BUT NOT LEAST: se possibile, utilizzare le fonti in lingua inglese. Sono molto più accurate e ricche di dettagli.
2. INSERISCI UN GLOSSARIO: Utilizzare riferimenti precisi e facilmente consultabili da chi desidera approfondire l’aspetto storico, consente di non appesantire la narrazione con eccessive spiegazioni.
3. DOCUMENTATI: È di grande importanza documentarsi con accuratezza sulle consuetudini e i costumi dell’epoca: abiti, cibi, linguaggio.
4. RICORDATI DELLA RELIGIONE: Non dimenticare mai l’aspetto religioso e il peso che aveva a quei tempi.
5. CONSULTA UNA MAPPA DEI CONFLITTI: Procurarsi una mappa dettagliata delle battaglie, con riferimento alla loro dislocazione geografica.
6. PROCURATI UNA CRONOLOGIA DELLA GUERRA: Tenere sempre a portata di mano la timeline relativa all’intera guerra di successione. La cronologia è fondamentale.
7. PROCURATI UN ALBERO GENEALOGICO: Analogo consiglio per quanto riguarda gli alberi genealogici York e Lancaster, partendo da Edoardo III fino a Enrico VII Tudor, con particolare riferimento al ramo Beaufort- Neville.
8. INVENTA NOMI E LUOGHI PERTINENTI: Porre attenzione nella scelta dei nomi di personaggi e luoghi immaginari: anche online è possibile consultare ottimi siti per non cadere in errori stridenti.
9. CONSULTA SAGGI STORICI: Evitare citazioni o esempi tratti da libri di autori che abbiano scritto in modo approssimativo del periodo storico. Meglio i saggi storici.
10. LAST BUT NOT LEAST: se possibile, utilizzare le fonti in lingua inglese. Sono molto più accurate e ricche di dettagli.
Felicissima, ringrazio Linda per l'ospitalità nel suo fantastico blog <3 <3 <3
RispondiEliminaSono onorata di averti ospitato cara <3
EliminaE niente, Linda kent è sempre Linda Kent. Si distingue per serietà e competenza. Le sue regole son valide per chiunque si accinga a scrivere un romanzo storico, di qualsiasi epoca o zona geografica si parli.
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