lunedì 31 luglio 2017

INTERTVISTA A EMILY PIGOZZI



Ciao Emily, bentornata nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda! Sono una moglie e una mamma incasinata, con la testa fra le nuvole. Adoro leggere, viaggiare, ascoltare musica e la notte… dove scrivo e rimugino sulle mie mille idee elucubrazioni. Ho due bimbi piccoli che adoro e che sono tutta la mia vita, adoro chiacchierare e sentir raccontare storie. Ho un passato di attrice teatrale, che porto nel cuore e che ha formato molto la persona che sono.

Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura, e dove trovi il tempo per scrivere?

La scintilla c’è sempre stata. Oserei dire che è nata con me, è parte di me e del mio stesso respiro. Fin da piccola ho sentito un grande istinto verso la scrittura: la poesia, inizialmente. Ho sempre riempito quaderni di pensieri, trame, abbozzi di storie. Scrivere per me è una culla, una compagnia irrinunciabile. 
Il tempo lo trovo la notte: una volta era l’ora del giorno che più mi ispirava, adesso lo faccio soprattutto per necessità vista la calma delle ore notturne.

Vanti anche un’esperienza nel mondo del teatro non indifferente. Parlacene.

Ho iniziato da ragazzina. Poi sono entrata a far parte di una compagnia stabile di grande tradizione, dove ho conosciuto attori di grande talento, attori veri, che hanno sfiorato le grandi platee pur restando umili, lontani dall’idea di successo ma vicini a quella dell’arte come essenza di vita. A venticinque anni sono entrata in una compagnia importante, di giro, con date nei più importanti teatri italiani. Per lavoro ho toccato molti lati di questa professione, dal teatro per bambini ai tragici greci, dalle pochade ai pezzi di teatro dell’assurdo o ai grandi classici, passando per qualche piccola esperienza nel cinema. L’esperienza di attrice mi ha dato e anche tolto molto, perché l’ho vissuta con grande intensità, e il teatro sarà sempre una parte molto importante nella mia vita. Lo studio dei dialoghi e dei grandi commediografi mi è tuttora di grande aiuto quando scrivo.

Hai qualche autore che consideri tua Musa?

Tanti e nessuno. Diciamo che leggo per passione, ma cerco sempre di trovare la mia strada personale, anche a costo di sbagliare. Adoro Alda Merini, che ho conosciuto personalmente, ammiro tanto Dacia Maraini, Elsa Morante, Banana Yoshimoto, Joseph Roth… tutti autori che porto nel cuore.

I tuoi romanzi sono quasi tutti contemporanei, hai mai pensato di provare con un romanzo storico?

In realtà uno storico nel cassetto c’è già, molto diverso dai romanzi che ho pubblicato finora! È una storia a cui tengo moltissimo, tratta da un episodio realmente accaduto: forse è per questo che non ho avuto ancora il coraggio di scegliere una strada per pubblicarlo, tanto da aver addirittura declinato delle proposte di buon livello. Vedremo! Ho grande rispetto per lo storico, genere che amo moltissimo da lettrice, e ritengo che non ci si possa improvvisare in quel genere, ma che si debbano avere idee e informazioni precise e definite: non a caso, ho scelto di parlare di un personaggio che amo e che ho studiato a lungo.

Il romance scorre nelle tue vene, perché hai scelto questo genere letterario?

Perché nella vita sono una romantica mancata! Sono ironica, dissacrante… ma amo i sogni, i sentimenti, addormentarmi con un sorriso: e il rosa regala tutto questo alle sue lettrici. Non c’è nulla di più bello!

Tra le tue pubblicazioni figurano anche marchi importanti come Emma Books, Rizzoli e Delos Digital. Preferisci la casa editrice al Self? O consiglieresti entrambe le esperienze ai tuoi colleghi?

Diciamo che entrambe le esperienze, al giorno d’oggi, per me sono da provare. Il self insegna moltissimo a un autore, ma per quanto mi riguarda il marchio di una casa editrice seria vuole dire ancora molto: amo collaborare con professionisti del settore, e la casa editrice continua a ricoprire un ruolo importante per me. Spero di poter continuare con entrambi i percorsi.

Uno dei romanzi che ho più apprezzato è “Danza per me”. Il ballo ti sfiora l’anima e trasmetti questa sensazione anche al lettore. Daccene un assaggio.

"Danza per me" è una storia particolare, che intriga me per prima e che ha avuto alcuni momenti di stallo durante la stesura, ma che ho sempre riscoperto di amare più che mai. Adoro la danza, e per me è stato un modo perfetto per raccontare la rinascita e la maturazione sentimentale di una ragazza giovanissima, Bianca, alle prese con un incontro intrigante, dai contorni misteriosi, capace di sconvolgere i suoi sensi e il suo mondo…

[...] Max sa perfettamente dove voglio essere toccata, prima ancora che lo sappia io. Ogni cosa in lui sa essere uno strumento di piacere, a cominciare dalla sua voce, roca e sensuale. E se davvero fosse amore? Non so come chiamarlo. In fondo questo sentimento ha tanti volti, tante forme. Chi può dire di conoscersi veramente in ogni sfumatura?
«Bianca. Pronta per la tua nuova lezione, ballerina?»
Il solo pensiero mi avvolge come un manto caldo. Avvampo, abbassando ogni strenua difesa, fatta delle mille domande che il mio raziocinio mi impone. Con quest’uomo non è tempo di essere fredda e razionale: non è forse questo che sta tentando di insegnarmi?
E io non voglio più resistere. Non ne ho la forza. Al diavolo tutto, penso.
Apro le mie gambe, e apro il mio cuore. Sono sua. Totalmente.

Nel 2017 è uscito “Un piccolo infinito addio”, tua unica esperienza Self. Di cosa si tratta?

È un romanzo che inizialmente nasce come parte di un progetto più grande, ma al quale ho deciso di dare vita e spazio. Una storia a tre voci, tra presente e passato: un romanzo forte e drammatico, che parla di odio ma che ci insegna a guardare avanti, trovando la forza di perdonare e di amare. Le voci di Cesare, Lara e Susanna ci parlano e ci raccontano la loro storia. Perché Cesare è tornato? E perché Lara lo odia tanto? Come ha potuto spezzare la vita di Susanna, che lui tanto amava? Sono felice di questa storia, che ho deciso da subito di mettere in self tanto da non averla mai proposta a nessuna casa editrice, e sono felice anche che i lettori l’abbiano capita e che li abbia emozionati.

E sempre nello stesso anno, esce “Il mio vento di primavera”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

"Il mio vento di primavera" è una favola. Una favola di speranza, di voglia di vivere e di libri. Ci ho messo dentro tante cose che amo, e che sento profondamente, dalla musica degli anni settanta a Londra, da Roma a una storia magica tra due anime sensibili che si incontrano. Alisea  e Giorgio hanno un passato difficile,e due modi molto diversi di affrontare le loro paure. Riusciranno a far battere all’unisono i loro cuori? E poi naturalmente c’è Miss Imogen, un personaggio tutto da scoprire e che mi rispecchia parecchio!


https://www.amazon.it/Il-mio-vento-di-primavera-ebook/dp/B06Y2DPD4M/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1498858619&sr=1-1


Qual è stato l’input per questo libro?

La voglia di amore, di leggerezza, di riscoperta. La voglia di sognare, in poche parole. È un libro nato di getto, in una notte d’inverno, e che mi ha fatta sentire bene mentre lo scrivevo. Amata, al caldo... E spero che questo sentimento sia arrivato anche alle lettrici. Alisea consiglia libri che parlano al cuore, quello di cui i lettori  che frequentano la Moon Bookshop hanno bisogno… le parole giuste al momento giusto possono essere un balsamo per l’anima, ed è una cosa che sento profondamente.

Quale messaggio vuoi trasmettere e quali tematiche affronti?

Il messaggio c’è sempre, ed è uno: non rinunciate all’amore. Credeteci, e amate la vita. In questo caso, ho voluto parlare di accettazione del passato. C?è una frase del libro che amo molto: “Del passato, dovremmo imparare a trattenere solo ciò che ci ha reso felici e migliori, e lasciar andare tutto il resto”.

Sei un’autrice sempre piena di nuove idee, di nuove ispirazioni. Come nascono i tuoi romanzi?

Nascono di getto, da una frase, una canzone, un’idea… in realtà buona parte dei miei romanzi già editi arrivano da lontano: ho sempre amato inventare storie, e molti personaggi mi accompagnano da tanti anni, e sono stati a lungo la mia favola della buonanotte prima che trovassi il coraggio di metterli su carta. Loro arrivano, arrivano sempre, senza avvisare. E spero che continuino a farlo!

Hai qualche altro progetto in cantiere?

Sì, più di uno. Alcuni già completati, e uno, nuovissimo e in stesura, al quale tengo in modo particolare. Spero di poterveli far leggere presto!

È sempre un’immensa gioia ospitarti nel mio blog, in bocca al lupo per tutto!

E per me un’immensa gioia esserci. Ricambio l’augurio, di cuore! 

Per seguire Emily   EMILY PIGOZZI



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