Ciao Daniela, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di
te.
Ciao Linda, grazie mille. Sono una mamma e una moglie di 38
anni che vive da sempre a Genova e con tante passioni: la lettura che mi ha
sempre accompagnata sin da piccola, la scrittura che è arrivata molto tempo
dopo. Amo preparare dolci e occuparmi della mia famiglia, seguire i miei figli
nello sport. Mi piace camminare, mi rilassa molto quando ci sono quei periodi
un po’ più faticosi, e organizzare gite fuori porta nei fine settimana. Sono
una persona per certi versi timida e decisamente insicura, proprio per questo
mi piace tanto ascoltare e nel mio piccolo dare consigli. Questo mio carattere
un po’ fragile, può sembrare stano, ma mi ha aiutata ad affrontare con coraggio
e impegno quelli che sono i miei sogni.
Sei diplomata e hai lavorato come educatrice e animatrice
turistica. Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura?
Credo che sia sempre stata lì, quella scintilla. Mi ricordo
che da adolescente fantasticavo molto, immaginavo personaggi e situazioni che
mi distanziavano un po’ dalla realtà, visto il mio carattere. Scrivevo
pensieri, frasi d’amore… Bastava una parola in più da parte di chiunque perché
il mio viso diventasse rosso come un peperone. Era un modo per immaginarmi
diversa da com’ero, in un certo senso. Ma non avevo mai pensato di mettere
quelle storie su carta. Il desiderio di scriverle, quelle storie, è arrivato
molto tempo dopo. Ero già una mamma.
Tra le tue passioni c’è il canto e la danza. Hai mai pensato
di usare queste tue predilezioni in un tuo romanzo?
Sì, ho scritto un primo romanzo, una storia d’amore in cui
ho potuto esprimere queste passioni. Ho studiato danza classica e moderna per
molti anni, e canto già in età adulta. Mi ricordo che durante ogni spettacolo
tremavo come una foglia, fino a che non partiva la musica e allora cominciavo a
sentirmi a mio agio, a esprimere me stessa. Sono state esperienze importanti.
Anch’esse hanno fatto sì che quella timidezza fosse un pochino arginata.
Sei direttrice editoriale della collana “Un cuore per
capello”. Parlacene.
E qui entra in gioco la lettura. Leggo tanto, ogni genere,
anche se preferisco il rosa. Quando ho cominciato a pubblicare i miei romanzi,
a entrare in questo mondo spesso difficile, mi sono sentita tante volte sola
anche se in realtà non lo ero. In questi anni sono accadute tante cose, ho
fatto diverse esperienze che mi hanno portata a realizzare questo progetto che
mi rende molto felice. Essendo principalmente un’autrice self, comprendo le
difficoltà, le insicurezze, il desiderio di farsi conoscere, e il totale
rispetto che ho per questo difficile mestiere. Ho studiato e lavorato tanto su
ciò che ho imparato, continuando a lavorare per tutto quello che ancora devo
imparare, e ho pensato di creare una collana che permettesse agli autori
emergenti di farsi conoscere. Di essere seguiti passo passo nelle
pubblicazioni, occupandomi di ogni aspetto senza mai lasciare le autrici e gli
autori a loro stessi. Sono pochi mesi che questa collana è aperta, ma sono
contenta perché le cose stanno andando bene, cercando sempre di pubblicare dei
rosa semplici, che in sé contengano tante verità, ma che al tempo stesso
facciano sognare le lettrici.
Sei amministratrice del Facebook Group Le Harmonyne,
gestisci il sito Scrivere con Amore e collabori alla rivista Semplicemente
amiche. Quale di queste attività di realizza maggiormente?
Non saprei dare una preferenza, perché sono tutte esperienze
diverse. Decisamente, il gruppo Harmonyne mi ha permesso di avere amicizie
sincere, e non è cosa semplice in questo mondo letterario. Poter interagire con
autrici e lettrici che hanno le tue stesse passioni è davvero speciale. Il sito
è arrivato per primo: lì ho cominciato a pubblicare romanzi a episodi e a
conoscere le preziose lettrici che adesso sono diventate preziose amiche. La
rivista è una bellissima soddisfazione, mi permette di fare molte ricerche su
qualsiasi argomento e di imparare e condividere tanto con chi desidera
leggerla.
Hai qualche autore che consideri tua Musa e quanto c’è di
loro nei tuoi scritti?
Sì, ce ne sono tanti, a dire il vero. Per quanto riguarda il
romance Sveva Casati Modignani, non ho alcun dubbio. E poi ho imparato anche a
conoscere gli scritti di Virginia Bramati e Daniela Sacerdoti. Sono davvero scrittrici
da cui imparare a scrivere rosa e che mi hanno sotto certi aspetti ispirata.
Poi per quanto riguarda gli altri generi direi Sergio Bambarén, King,
Patterson… Troppi.
Nel 2014, esordisci con “Il bello di te”. Perché il romance?
Il romance perché sono sempre stata una romanticona sin da
piccola. Forse i film d’amore degli anni ’80 hanno avuto un ruolo fondamentale.
Tra le varie pubblicazioni ricordiamo “Un tesoro di
senzatetto”, “A tempo di musica” e “Con un pizzico di fantasia”. Dove nasce la
tua ispirazione?
“Un tesoro di senzatetto” è in parte una storia vera in cui,
attraverso la protagonista, racconto la mia esperienza come volontaria al
canile della mia città. “A tempo di musica” è anch’essa in parte una storia
vera: la storia del mondo della danza e di come sia difficile inseguire quel
sogno. “Con un pizzico di fantasia” nasce dai personaggi che immaginavo nella
mia mente da ragazza, e che nella storia per magia prendono vita.
Hai scritto anche diversi racconti e novelle. Li preferisci
al romanzo lungo?
In realtà no, non li preferisco. Diciamo che, sicuramente
complice il mio sito, mi piace alternare. Alle volte ho in mente tante di
quelle storie che, se alcune di loro non diventassero dei racconti, non
troverei mai il tempo di scriverle tutte.
Nel 2017, esce “Mi piaci così come sei”. Cosa troveranno i
lettori al suo interno?
Troveranno una giovane donna in conflitto con il suo
aspetto, con il suo corpo tanto abbondante e che non viene accettato da chi in
verità dovrebbe amarla incondizionatamente. Troveranno poi un ragazzo, senza
nessun pelo sulla lingua, schietto e sincero, che le farà capire quanto invece
lei sia unica e speciale, come poi lo è ogni persona. Con i propri pregi e i
propri difetti.
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
In questo libro, come in ogni altra storia, mi piace
trasmettere l’importanza dell’accettazione di noi stessi e il rispetto per gli
altri. Mi piace parlare di speranza e di sogni che si avverano. Mi piace
raccontare di momenti difficili e di come possono essere superati, o di come si
possa andare avanti anche se non vengono superati. Perché anche nella vita
accade, non tutto può essere sempre risolto, ma si può imparare ad andare
avanti e a vivere, sempre e comunque.
Qual è stato l’input per questo libro?
L’input è dovuto ai ricordi, ricordi di amiche derise o
prese in giro per il loro aspetto. Ricordi che riguardano le mie insicurezze di
bambina e che sono ancora un po’ lì, in un angolino dentro di me, ma con le
quali ora ho imparato a convivere.
Hai pubblicato anche con Big, com’è stata questa esperienza
e cosa pensi del Self?
Sì, un anno e mezzo fa sono stata contattata da due Big che volevano
pubblicare “A spasso con Marilyn”, un romanzo che mi sta particolarmente a
cuore. Ho ricevuto da entrambe il contratto, la prima a inviarmelo è stata Rizzoli.
Di conseguenza con l’altra Ce è finito tutto lì. Devo dire che è stata
un’esperienza che mi ha toccata molto emotivamente e credo che ogni autore
dovrebbe provare entrambe le strade per poter valutare. Questa esperienza mi ha
aiutata molto e mi ha fatto aprire ancor di più gli occhi sul fatto che bisogna
rimanere sempre con i piedi ben piantati a terra. Che il fatto di esser preso
in considerazione da realtà importanti non deve montare la testa, anzi!
Sarebbe
bene tornare sui propri passi e chiedersi: “E ora come posso migliorare ancora
di più?” Per me è stato così, mi ha dato quell’energia in più per continuare.
Scrivere è un vero e proprio lavoro, può essere considerato tale se preso con
coscienza e dare davvero, così, molte soddisfazioni. Il self è un mondo che
forse mi trasmette più sicurezza, in quanto sono padrona del mio lavoro, decido
in tutto e per tutto, non ho pressioni. Sicuramente questa è la strada che al
momento mi rende davvero felice.
Hai altri progetti in cantiere?
Ora sto dedicando molto tempo alle autrici della mia collana
e ai manoscritti, però, un romanzo in cantiere c’è e sarà ambientato per
buona parte a Genova.
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Grazie a te, Linda.
Per seguire Daniela DANIELA PERELLI -AUTRICE PER CASO
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