Dall'autrice di "Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)" e "Con un poco di zucchero", una nuova e divertente commedia che vi ossessionerà e legherà fino all'ultima pagina.
Oggi vi presento "L'importanza di chiamarsi Cristian Grei"(YouFeel - Rizzoli). Ma andiamo a conoscerlo più da vicino.
SINOSSI: Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50 Sfumature gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l'incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome "uguale" a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.
Solo
Antonella, l'amica di sempre, è in grado
di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma
soprattuto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.
Cristian
Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà
“pronto a riceverla”?
Eccovene un assaggio!
[...] «È chiaramente una emicrania a vigneto.»
«E cosa sarebbe?» domando.
«Una emicrania molto più forte di quella a grappolo» mi spiega Cristian.
«Capisco. E come funziona? Se ti soffi il naso esce del Brunello?»
«Sì, se abiti a Montalcino» annuisce convinto. «Altrimenti del Franciacorta o del Sangiovese. Dipende.»
«Ah, certo. E se abiti nel Salento ti esce il Negroamaro?» chiedo ancora.
«Sì, e cominci anche a cantare!» esclama, e scoppiamo a ridere.
Come sempre accade, quando qualcosa non va, io e Cristian ci scherziamo su. Questo per esempio è un gioco che abbiamo inventato noi. Si chiama il «Fanta Morbo».
Sebbene si ostini a negarlo con tutte le sue forze, Cristian Grei è un ipocondriaco in piena regola, perciò tende ad associare ogni minimo dolore a una malattia. Ora, come lui sa fin troppo bene, di malattie ce ne sono migliaia, e inconsciamente è convinto che una deve averla per forza. È statistica, pensa. Perciò abbiamo inventato il Fanta Morbo, perché cerchiamo di vedere il lato positivo: ci sono un sacco di patologie che non potrà mai avere perché non esistono. Le migliori che ci sono venute in mente finora sono: la micosi da pioppino, che trasforma la pelle in corteccia e i capelli in foglie: la sola cura sono impacchi di polenta; l’herpes delirante, malattia venerea che spinge il soggetto a vantarsene al bar con gli amici, e la ghirite fulminante: il soggetto dorme per ventitré ore consecutive; alla ventiquattresima, muore.
È divertente, e stasera è servito anche ad allentare quella strana tensione venutasi a creare tra noi su Charlie Tango. D’altra parte, giocare è molto più semplice che parlare. E io e Cristian siamo due abilissimi giocatori. [...]
L'AUTRICE: Laureata in Filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell’ambito della comunicazione. Appassionata di scrittura creativa, è autrice di “Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito)” e “Con un poco di zucchero”, (Rizzoli, Youfeel, 2014).
Per info: www.chiaraparenti.com
«E cosa sarebbe?» domando.
«Una emicrania molto più forte di quella a grappolo» mi spiega Cristian.
«Capisco. E come funziona? Se ti soffi il naso esce del Brunello?»
«Sì, se abiti a Montalcino» annuisce convinto. «Altrimenti del Franciacorta o del Sangiovese. Dipende.»
«Ah, certo. E se abiti nel Salento ti esce il Negroamaro?» chiedo ancora.
«Sì, e cominci anche a cantare!» esclama, e scoppiamo a ridere.
Come sempre accade, quando qualcosa non va, io e Cristian ci scherziamo su. Questo per esempio è un gioco che abbiamo inventato noi. Si chiama il «Fanta Morbo».
Sebbene si ostini a negarlo con tutte le sue forze, Cristian Grei è un ipocondriaco in piena regola, perciò tende ad associare ogni minimo dolore a una malattia. Ora, come lui sa fin troppo bene, di malattie ce ne sono migliaia, e inconsciamente è convinto che una deve averla per forza. È statistica, pensa. Perciò abbiamo inventato il Fanta Morbo, perché cerchiamo di vedere il lato positivo: ci sono un sacco di patologie che non potrà mai avere perché non esistono. Le migliori che ci sono venute in mente finora sono: la micosi da pioppino, che trasforma la pelle in corteccia e i capelli in foglie: la sola cura sono impacchi di polenta; l’herpes delirante, malattia venerea che spinge il soggetto a vantarsene al bar con gli amici, e la ghirite fulminante: il soggetto dorme per ventitré ore consecutive; alla ventiquattresima, muore.
È divertente, e stasera è servito anche ad allentare quella strana tensione venutasi a creare tra noi su Charlie Tango. D’altra parte, giocare è molto più semplice che parlare. E io e Cristian siamo due abilissimi giocatori. [...]
L'AUTRICE: Laureata in Filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell’ambito della comunicazione. Appassionata di scrittura creativa, è autrice di “Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito)” e “Con un poco di zucchero”, (Rizzoli, Youfeel, 2014).
Per info: www.chiaraparenti.com
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