Ciao Linda e grazie per la tua ospitalità!
La scelta di usare uno pseudonimo è nata un po’ per gioco, un
po’ per rimanere nell’anonimato. Tempo fa avevo creato una piccola raccolta di
alcuni miei racconti che avevo intitolato: “I racconti di Lucylla”. Una volta terminato
il romanzo, ho deciso di tenere Lucylla come pseudonimo.
Hai confezionato gli impieghi più disparati: procacciatrice
d’affari, standista di fiera, socia in una piccola ditta… Dove trovi il tempo
per scrivere e qual è stato l’input che ti ha fatto impugnare carta e penna?
In effetti, di tempo non ce n’è mai abbastanza e ho
ricominciato a scrivere quando gli impegni sono diventati meno assidui.
Da
giovane avevo la passione per le lettere, ne scrivevo davvero tante! Alcune
vere, altre di pura fantasia. Mi piaceva anche cambiare il testo delle canzoni.
Certamente utilizzavo questi mezzi per riuscire a tirare fuori quello che avevo
dentro, quello che a parole non sarei mai riuscita a comunicare. Ero
terribilmente timida. Per un certo periodo mi sono anche dilettata a scrivere
poesie. Poi, dopo un lungo periodo di stasi, anni fa ho ripreso seriamente in
mano carta e penna e ho cominciato a scrivere racconti.
Sei una lettrice appassionata. Quali sono i tuoi autori
preferiti e qual è il libro da cui non ti separeresti mai?
Mi piace spaziare fra generi vari perché credo che,
come anche nella vita, avere interessi diversi, a volte addirittura contrapposti
fra loro, aiuti a crescere, a vedere le cose da più punti di vista.
Questi sono alcuni dei miei autori preferiti: Ken Follet, Carlos Ruiz Zafón, Tracy Chevallier, Gregory David Roberts, Khaled Hosseini, Umberto Eco, Margaret Mazantini, Oriana Fallaci, Massimo Gramellini, Licia Troisi…
Questi sono alcuni dei miei autori preferiti: Ken Follet, Carlos Ruiz Zafón, Tracy Chevallier, Gregory David Roberts, Khaled Hosseini, Umberto Eco, Margaret Mazantini, Oriana Fallaci, Massimo Gramellini, Licia Troisi…
Scegliere un solo libro è per me molto difficile, poiché sono
molto lunatica nella lettura. In effetti, ciò che può essere la mia scelta di
oggi, quasi sicuramente potrebbe non essere quella di domani. Posso perdermi in
un fantasy per poi tuffarmi in un tomo da milleduecento pagine, ma se devo
citare un’opera, fra tante, che mi è rimasta nel cuore, posso certamente dire: “L’ombra
del vento di Carlos Ruiz Zafón”.
Dichiari: ‘Da molti anni sono affascinata da tutto ciò che
riguarda l’evoluzione personale che conduce verso l’armonia e l’equilibrio
interiore.’
Sì, credo sia importante trovare il nostro equilibrio
interiore per riuscire a vivere al meglio e con serenità ciò che il destino ci
propone. Essere positivo non vuol dire non avere problemi, ma imparare ad
affrontarli in modo costruttivo. Negli anni, ho frequentato molti corsi che mi
hanno aiutato a crescere e, in un secondo tempo, concesso di aiutare gli altri
a farlo. A tal proposito organizzo incontri di rilassamento guidato, corsi
sulla forza del pensiero positivo e su come imparare ad apprezzarci e ad amarci.
Hai partecipato anche a corsi di scrittura creativa. Quanto
sono utili per te questi corsi?
In realtà sono degli incontri. Secondo me utilissimi, perché
quando sei invitato dal coordinatore a leggere il tuo racconto, la tua poesia,
la tua fiaba, o qualsiasi scritto tu abbia elaborato, accetti di esporti ad un
giudizio che potrà essere positivo o negativo. Sono proprio queste opinioni che
ti danno modo di capire come scrivi e cosa sai trasmettere. Inoltre, aiutano a
crescere, poiché impari ad ascoltare le letture dei tuoi compagni con
attenzione e spirito critico.
Prima di partecipare a questi incontri non avevo mai pensato di poter
leggere qualcosa di mio agli altri e dopo essere stata spinta a farlo ho
scoperto di riuscire a trasmettere emozioni.
Nel dicembre 2013 esordisci con il romanzo “Quando tutto può cambiare”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Nel dicembre 2013 esordisci con il romanzo “Quando tutto può cambiare”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Una storia moderna, attuale, attraverso la quale si
assisterà, pagina dopo pagina, alla rinascita di una donna che credeva di aver
perso tutto.
Un inizio tranquillo introdurrà il personaggio di Carla, la
protagonista, una donna di trentacinque anni dal carattere dolce, generoso e
sensibile che dopo il fallimento del rapporto con il convivente, accecata dal
risentimento, deciderà di cambiare vita, catapultandosi in un mondo che proprio
non le appartiene.
Nella seconda parte, ricca di colpi di scena, un incontro,
un viaggio e, in un susseguirsi di eventi, la vita di Carla cambierà ancora. In
una terra lontana dove spendersi per gli altri, diventa l’unica ragione di
vita, due bimbi le scioglieranno il cuore.
Quale messaggio vuoi trasmettere ai lettori e quali
tematiche affronti al suo interno?
Il romanzo racchiude in sé un messaggio d'amore visto nel
senso più ampio del termine, ma direi anche di speranza. Le esperienze che la
protagonista affronterà, grazie ai personaggi che incontrerà sul suo cammino, nel
bene e nel male, saranno intense e profonde. Volevo poter raccontare di persone eccezionali che possono fare la differenza; che la generosità e
l’altruismo esistono; che la vita può sempre cambiare, basta volerlo; che non
importa quanto un’esperienza ti abbia piegato, con la forza di volontà si può
sempre ricominciare.
Credo di poter dire che “Quando tutto può
cambiare”, è una storia che punta dritta al cuore di tutte le persone con un
animo sensibile.
Come nasce l’input per “Quando tutto può cambiare”?
E’ stata una sfida contro me stessa. Ho
voluto mettermi alla prova. Sentivo di avere qualcosa da dire e non mi bastava
farlo con racconti brevi e frammentati, avevo bisogno di creare qualcosa di più
completo. Volevo parlare di un mondo diverso da quello cui siamo ormai abituati
e dire che non sempre le cose sono così brutte come sembrano.
In questo romanzo dai ampio spazio al tema dell’adozione e
al volontariato. Parlacene.
Il gruppo di volontari che ho conosciuto in questi ultimi
anni s’impegna a tenere compagnia ai bambini in ospedale. Li intrattiene mentre
sono allettati durante le infusioni o quando in sala d’aspetto, attendono la chiamata
per la visita. In diverse occasioni, durante i miei turni, ho avuto
l’opportunità di conoscere famiglie con figli adottivi. Fra queste, una mamma in
particolare mi ha lasciato il segno. La sua storia mi ha profondamente stupito
e commossa, tanto da ispirarmi la parte finale del libro. Nel racconto ho
dovuto contenermi, perché se avessi riportato il numero vero dei figli
naturali, adottati e presi in affido da questa donna e dal suo consorte,
nessuno ci avrebbe creduto! La semplicità con cui mi ha raccontato la sua
scelta di vita, mi ha fatto capire che al mondo ci sono davvero persone di
grande spessore che amano spendersi per gli altri e la cosa pazzesca è che
nemmeno se ne rendono conto. Per loro è semplicemente “normale” comportarsi
così.
La tua capacità di sviscerare l’animo umano in questo libro
mi ha molto colpito e mi conduce a porti questa domanda molto personale. C’è
qualcosa di autobiografico al suo interno?
Di realmente autobiografico non c’è nulla, anche se, in
alcune parti, gli spunti li ho presi dalla mia vita reale. Ho usato una mia
sfortunata esperienza di malattia, per parlare di quella di Carla (anche se il
problema io l’ho avuto al seno). Ho evidenziato il bellissimo rapporto fra la
protagonista e sua madre che, devo dire, è molto simile a quello che ho avuto
io con la mia.
All’interno del romanzo ci sono certamente i miei valori:il
rispetto
che nutro per il prossimo, la profonda stima che provo per le persone che sanno fare
la differenza nella vita, l’amore per i bimbi, la speranza e la positività che
fanno parte del mio essere. Infine, c’è la poesia che ho scritto a mia madre e che ho
“ceduto” alla
protagonista.
Il tuo romanzo è un self-publishing. Cosa pensi di questa
corrente che ormai va sempre più per la maggiore?
Ho scelto il self-publishing perché l’ho ritenuto il mezzo
migliore per far arrivare il mio libro alle persone che, sapevo, l’avrebbero
letto con piacere. Per gli esordienti è difficile trovare una casa editrice che
decida di esporsi. Quelle con cui ho preso contatto io, pur essendo soddisfatte
dell’opera, mi chiedevano una partecipazione alle spese per un numero di copie che,
per la mia realtà, mi pareva esagerato (forse non sarà così per tutte, io parlo
esclusivamente delle case editrici contattate). Con il self-publishing, ho potuto
decidere liberamente quante copie stampare (con una spesa nettamente inferiore
a quella propostami dalle case editrici) e ho avuto immediatamente
l’inserimento del mio libro online, sia nella versione cartacea che in quella
ebook. E’ vero che in questo modo il cartaceo si può acquistare solo su
prenotazione, ma è pur vero che anche molte case editrici non fanno
distribuzione, se non (forse) nelle librerie locali. Infine, la possibilità di seguire le vendite
direttamente dal sito, ti coinvolge al 100%.
Hai qualche altro progetto in cantiere di cui vuoi metterci
a parte?
Sull’onda dell’entusiasmo del primo libro e spronata a farlo
dai lettori cui è piaciuto, ho iniziato a scrivere il mio secondo romanzo. Dopo
una partenza spedita, purtroppo, ho subito diversi arresti a causa di alcuni
problemi di salute. Spero di poter ricominciare a dedicarmi anima e corpo alla
sua stesura, in modo da poter presto accontentare le persone che mi sostengono
e magari avere il modo di incontrarne altre.
E’ stato un grandissimo piacere ospitarti nel mio blog. In
bocca al lupo per tutto!
Piacere mio! Sono onorata di essere stata tua ospite e ti
ringrazio di cuore per la tua disponibilità e la tua professionalità.
Sono molto lieta di essere stata intervistata da te. La tua professionalità è indiscutibile.
RispondiEliminaL'amore e la passione che ti spingono a spenderti per noi, piccoli granelli spersi in questo universo letterario, ti rendono speciale.
Grazie per avermi dato visibilità sul tuo blog.
Come già detto, amo le persone che hanno una marcia in più e tu, cara Linda, ce l'hai davvero.
Lucylla
Mi fai commuovere <3 per me è un piacere darti e darvi spazio, se non ci si aiuta tra noi <3
EliminaTi aspetto con il prossimo lavoro e complimenti ancora per il tuo romanzo che mi è piaciuto moltissimo.