venerdì 20 febbraio 2015

THE ROLLING SEA - LA CACCIA di Stefania Bernardo

Oggi torno a parlarvi della bravissima Stefania Bernardo, che ho già avuto il piacere di ospitare nel mio blog.
Ho finalmente letto e apprezzato "The Rolling Sea - La caccia", il seguito di "The Rolling Sea - La stella di giada", fortunato primo volume che narra le avventure di Scarlett, giovane donna indomita e passionale.







SINOSSI: Caraibi 1722.
Un ritornello senza senso si è infilato nella mente di Scarlett come un tarlo. Una vera e propria ossessione per cui è disposta anche a rinunciare alla ciurma e all’amore. Rime ripetute all’infinito nelle taverne, fra rum e baldracche, che sembrano nascondere un segreto. Governatori eccentrici, ricchi mercanti, eroi della marina britannica, pirati, sono tutti alla ricerca della soluzione dell’enigma. Una vera e propria caccia che sembrerà non avere mai fine, pericoli che si celeranno in ogni dove, alleanze di convenienza e tradimenti sussurrati all'orecchio. E mentre i Caraibi, ancora una volta, si tingono di rosso, oltreoceano una donna dagli occhi azzurro cielo attende, seduta sotto un salice, la fine di una guerra durata troppo a lungo.








Londra 1721. Il libro si apre con un duello che si conclude con la dramamtica uccisione di un uomo. 
Voltiamo pagina e ci spostiamo a Lyam's Bay. Ritrovare la città, conosciuta ne "La stella di giada" come Devil's Bay, impressiona il lettore per il degrado e la povertà in cui è precipitata. Ora c'è un nuovo governatore a Fort Law, il suo nome è Lewis ed è sposato con la bella e sensuale Leyla. Il loro non sembra un matrimonio felice, costellato da infedeltà e distanze. 
Più in là, tra le acque dell'oceano, risiede la nave di Scarlett Lyam, ora al comando della ciurma che appartenne un tempo al padre, l'indimenticato Shiver.
Voltiamo nuovamente pagina ed eccoci tornare a Londra in attesa di un processo contro il temibile Ammiraglio Jacobson, ormai deceduto. Un processo che la figlia, Arabelle, desidera con tutta se stessa per restituire dignità alla sorella Scarlett e al defunto Capitano Shiver.
Le vicende degli indimenticabili personaggi che hanno animato "La stella di Giada" tornano a tingere le pagine, orchestrate magnificamente dalla penna della Bernardo. 
Cosa riserverà loro il futuro e cosa spinge Scarlett a inseguire un misterioso ritornello udito in qualche bettola da marinai ubriachi?

Se pensavamo di essere stati travolti dalle avventure di Scarlett ne "La stella di Giada" questo libro è uno splendido esempio di come la Bernardo sia una grande scrittrice, in grado di rimescolare tutte le carte, comprese le certezze che ci aveva inculcato.
"La caccia" si può paragonare a una matrioska per le continue scoperte, gli incastri, i misteri che ci vengono svelati a poco a poco, dosando abilmente gli ingredienti. In questo libro niente è come sembra a cominciare dai personaggi che riservano non poche sorprese.
Anche qui iniziamo con un prologo ad effetto che macchia di sangue le pagine e ci fa subito intendere che genere di libro stiamo inziando a leggere e quale sarò il ritmo che scandirà il susseguirsi degli eventi. 

 

'Lyam's Bay: così gli abitanti di quella città avevano deciso di ribattezzare il porto, dopo aver buttato nell'acqua i pezzi di David Jacobson.
Un modo per pareggiare i conti, per saldare lo sbaglio commesso tanti anni prima, per cancellare dalla storia il nome di colui che aveva sacrificato tutto sull'altare del potere.
E For Law dalla gloria era passata alla msieria. I suoi abitanti morivano di fame e nella loro baita i pesci custodivano una pietra dal valore immenso. Ironia della sorte.
Solo che in questo caso la sorte aveva un nome: Scarlett Lyam.'





La caratterizzazione dei personaggi è come sempre ineccepibile e qui parliamo di una vera e propria girandola di personaggi, le cui vite si intrecciano con quelle dei protagonisti.
Conosciamo un nuovo governatore Lewis che, personalmente, ho adorato e di cui non sono più riuscita a fare a meno. Incontriamo antagonisti da prendere a schiaffi, primo fra tutti il perfido Capitano Low che sciocca e disgusta. Ho detestato questo personaggio e sono rimasta basita di fronte all'efferatezza dei suoi crimini, descritti con scrupolosità dall'autrice; niente è lasciato all'immaginazione: il sangue innocente imbratta la mente del lettore, abbagliandolo e nauseandolo con la ferocia dei delitti e delle torture, quasi come in un romanzo horror.
Ritroviamo una Scarlett diversa, una protagonista divorata dai rimorsi, dal dolore per la perdita del padre e dal senso di colpa che rischia di compromettere il futuro di Capitano e la sua stessa vita.
Un personaggio che ho apprezzato è Elizabeth Lyam. La scelta della Bernardo di far rivivere Shiver attraverso questa donna è azzeccata; come non ricordare i suoi occhi di ghiaccio nelle iridi azzurre della donna e come non rammentare la sua rossa e ribelle capigliatura, perdendoci tra le ciocche scarlatte di Elizabeth?





'Occhi negli occhi. Due anime sul confine. 
Nel mezzo c'era un fiume in piena capace di cancellare rimorsi, incertezze, orgoglio e paura. L'indecisione di superarlo. 
Sospiri all'unisono.'






Due sono le grandi storie d'amore che si sviluppano parallelamente. Scommetto che nessuna lettrice può aver dimenticato l'aitante Redblade, ma anche Lewis riserverà delle piacevoli sorprese, ve l'assicuro. 

Una caratteristica dominante è l'arte dell'autrice di creare parallelismi tra le vicende. Le analogie tra le situazioni vissute da Arabelle, Scarlett e Leyla sono abilmente prodotte su carta e non solo, anche gli scenari vengono utilizzati a questo scopo come l'acqua di un palude e l'acqua di una fontana, la violenza di un rapimento e quella di uno stupro. Una sorta di denominatore comune in cui l'autrice tesse due trame parallele che presenta con frequenti intervalli e che ottengono l'effetto sperato: una lettura da cui non si riesce a distaccarsi.

Il ritmo di narrazione è incalzante, grazie a una scrittura fluida, abbiamo qui una trama nuova e originale, particolare non da poco parlando di pirati.
L'avventura domina lo scritto costellata di ammutinamenti, inseguimenti, battaglie, imprevisti e tempeste improvvise, violenze e ingiustie.
A questo romanzo non manca nulla: dall'avventura al legal-thriller, dal paranormal al romance. I temi trattati sono molteplici: dall'amicizia alla famiglia, dalla maternità all'aborto. 



 
'Echi di parole lontane, insegnamenti preziosi custoditi da una lettera ingiallita che le ronzavano nelle orecchie.
Il destino li aveva fatti incontrare, ma era servito a qualcosa?
Lui era morto e lei continuava a essere prigioniera di una vita che non era sicura di amare, e di colpe che non tollerava avere sulla coscienza.
A cosa errano serviti quei vent'anni di morte, allora?'





Una menzione alla prefazione di Roberto Baldini, scrittore che ho avuto il piacere di ospitare nel mio blog e che, come me, adora questa autrice.

"La caccia" è la storia di un' anti-eroina, della sua lotta per la felicità, è la ricerca di un misterioso tesoro dettata dalle strofe di un indovinello, è il racconto corale di pirati d'onore che tra feste, ammutinamenti, battaglie e meravigliosi scorci dei Caraibi, lottano per la sopravvivenza e per gli ideali secondo i quali vivono.
Una fedele istantanea del XVIII secolo in cui le vicende di personaggi immaginari si intersecano a protagonisti storici realmente esistiti.

Se amate i romanzi d'avventura e di pirati, se amate l'imprevisto e le storie in cui amore, violenza e pathos si mescolano in un elisir sensazionale, questo è sicuramente il libro che non potete lasciarvi sfuggire!

'Io non sono un qualunque pirata: sono Scarlett Lyam!'



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