venerdì 23 ottobre 2015

Quel libro nel cassetto - IL MARKETING SECONDO VELONERO

Oggi inauguro la rubrica mensile QUEL LIBRO NEL CASSETTO, dedicata al mondo degli esordienti e non solo.
Questo è un contenitore che si propone di "aiutare" gli autori emergenti e di rispondere a tante delle domande che si affacciano alla mente legati alla stesura, pubblicazione e pubblicizzazione del proprio libro.
Affronteremo insieme tanti argomenti: dal marketing alla stesura, dall'editing ai generi letterari, e lo faremo assieme  a delle Ospiti Speciali: autrici che vantano un'esperienza importante nel mondo dell'editoria e che, in questo spazio, si mettono a disposizione degli emergenti con il loro trascorso e utili consigli.




Oggi affrontiamo un argomento che preme particolarmente agli emergenti e che è sempre oggetto di discussione: IL MARKETING.
Come funziona? Come proporsi ai lettori? Quante volte proporsi e quando il confine tra gradimento e invadenza si fa sottile sino a scomparire?
Ne parleremo in un'intervista speciale con la scrittrice Newton Compton VELONERO, autrice del romance storico "Un lungo fatale ultimo addio" rimasto ai vertici delle classifiche Amazon per mesi, un prodotto che le ha consentito di essere reclutata dalla Newton e di entrare a far parte della rosa di autrici di questa Big.
Ho preparato per lei delle domande spinose e interessanti e le sue risposte sono state esilaranti e fonte di scoperta e di apprendimento per me.
Ma lasciamo a lei la parola e addentriamoci in questa giungla che è il MAKETING.




Ciao Velonero e benvenuta nel mio blog. Partiamo dalla pubblicazione del nostro romanzo sugli Store Online. Da un’indagine che avevo effettuato pare che molti lettori prediligano Kobo ad Amazon. Che idea hai tu di questo fenomeno e quale Store consiglieresti agli autori?

Buongiorno Linda.
Per quel che riguarda gli store, si può preferire ciò che si vuole, resta il fatto che Amazon vende minimo tre volte tanto rispetto a Kobo, non so in che percentuale rispetto a Itunes Ebook, ma non mi stupirei che il rapporto fosse a netto sfavore per Apple. Attenzione, mi sto riferendo al rosa, ma so che in ogni caso il detentore del podio per le vendite di ebook in Italia e nel mondo resta Amazon. Se si sceglie di dare l’esclusiva a un unico venditore, consiglio Amazon. Altrimenti esistono piattaforme attraverso cui pubblicare, in maniera del tutto gratuita, su tutti i principali store, compreso Kobo. Io ho scelto Narcissus, ma ne esistono altri.


Argomento spinoso: recensioni e commenti alle recensioni. Cosa consiglieresti agli emergenti che si affacciano per la prima volta a questo fenomeno e, spesso, rimangono spiazzati dai commenti poco lusinghieri di perfetti sconosciuti? 

Io consiglio una tisana rilassante, uno sparring partner su cui sfogare la propria rabbia e recriminazioni, e lasciar passare alcuni giorni per sedimentare, al termine dei quali analizzare con freddezza ogni singolo punto e trascriverlo. In ogni recensione negativa c’è almeno una verità. Non prendetele sottogamba. Analizzate, studiate e fatene tesoro. Detto questo, fregatevene e andate avanti.
Infine, ricordate che la prima è quella più dura da mandare giù, e se non è strettamente necessario non rispondete, ingoiate il rospo, specie se siete all’esordio.


Anteprime delle opere dell’autore inseriti alla fine romanzo. I lettori si dividono tra detrattori di questo fenomeno e sostenitori. Qual è il tuo consiglio?

Sì. Sì. Ancora sì. Se il vostro romanzo sarà piaciuto, il lettore non vorrà staccarsi e ne vorrà ancora, vorrà sapere di voi e delle vostre proposte. Se non sarà stato soddisfatto dalla lettura, le anticipazioni saranno l’ultimo dei problemi.
Quindi mettete tutto ciò che avete da offrire, senza esagerare, evitando di soffocare il lettore con pagine inutili che lo illuderanno sulla lunghezza reale dell’ebook. Considerate la giusta proporzione: una o due pagine con l’elenco dei vostri scritti e qualche estratto non appesantiranno. Io ho inserito anche il primo capitolo del libro successivo e ha funzionato. Se il lettore non è interessato, eviterà di leggere. Qual è il problema?


Promozione sui blog: Blogtour e Giveaway. Quando farli? Quanto rendono? Quanto interessano? Il Buono Amazon attira di più del libro in regalo?

Secondo me giveaway, buoni omaggio e libri in regalo sono un ottimo motore per farsi conoscere e leggere. Attenzione che le due cose non sono proprio scontate e non vanno di pari passo: posso adorare un autore per come si propone sui social e non leggere il suo genere o, viceversa, amare la sua scrittura e le sue storie ma non condividere il suo pensiero. Per cui gli omaggi possono rivelarsi un buon incentivo.
I blogtour sono piacevoli, ma spesso, da lettrice, sono più incuriosita dallo stile del blogger che non dal libro sponsorizzato, a cui, il più delle volte, sono già interessata in partenza visto che lo sto seguendo. Mi spiego, nel blogtour è interessante l’opinione del blogger a riguardo, il guizzo che troviamo nell’articolo che accompagna il libro, magari una sola frase ma incisiva.
Il blogtour è un do ut des, uno scambio reciproco che, nell’immediato, favorisce il blogger rispetto all’autore perché porta nuovi lettori al blog, alla lunga, però, allarga il bacino di entrambi.
Io direi che il blogtour è una strategia più efficace prima dell’uscita del libro o immediatamente dopo la pubblicazione, poi è preferibile un giweaway, anche dopo parecchio tempo dalla pubblicazione, tanto per rinfrescare la memoria dei lettori. Un blogtour che anticipi il lancio deve essere ben pianificato, cosa non facile. Fate in modo di diversificare i contenuti e renderli interessanti.


Come promuoversi sul Social Facebook: spam selvaggio nei gruppi di lettura o selezione di gruppi professionali e mirati? È lodevole interagire, uniformandosi a ciò che va per la maggiore, fingendo un interesse che non si prova per “nudi” e altri argomenti hot, al solo scopo di farsi notare e sperare di essere comprati?

La cosa davvero difficile, nella “community letteraria”, è distinguere i lettori dagli addetti ai lavori (scrittori, blogger, editor, ecc) e scovare i lettori puri. 
Tenetelo a mente.
Lo spam funziona? Sì.
Funziona per far memorizzare il vostro nome e il titolo del vostro libro. A niente altro.
Lo spam è come il tormentone estivo: ti entra in testa, non è detto che piaccia. Anzi, molto spesso lo si odia.
Se lo scopo è diffondere il vostro nome, spammate pure. Non illudetevi che il vostro post verrà letto, specialmente nei gruppi dove il numero degli scrittori è di gran lunga maggiore di quello dei lettori.
Ma diventerete un nome conosciuto. A questo serve lo spam. A niente altro.

L’altra faccia della medaglia è interagire, diversificando, nei gruppi, nelle pagine, durante le discussioni sui post. Qui dovrete metterci qualcosa di vostro, dovrete mettervi in gioco davvero. Alla lunga ne varrà la pena, perché lo spam serve solo a far girare il vostro nome ma nella realtà dei fatti non interessa a nessuno. Invece proporre voi stessi, il vostro pensiero incuriosirà il lettore.

Recensioni sui Blog: come contattarli?

REGOLA NUMERO UNO: Quando si va a casa di qualcuno si bussa, si chiede permesso ed è possibile che il padrone di casa non voglia farvi entrare perché non ha bisogno del folletto.
Quando ci si propone a un blog bisogna avere l’umiltà di bussare, spiegare genere e intenti, allegando una copia omaggio, e non il link per l’acquisto, cosa davvero sgradevole. Se non volete allegare il file perché il blog è poco conosciuto, evitate almeno di imporgli l’acquisto!
Pensate sempre come reagireste voi se foste nei panni di chi riceve il vostro messaggio.
È possibile e comprensibile che il lavoro di uno sconosciuto venga ignorato. Se siete un autore sconosciuto, perché, chi è dall’altra parte, dovrebbe leggervi? Su quali basi?
Il blogger non percepisce compensi. Legge secondo il proprio gusto e inclinazione. Se non collabora con le case editrici acquista con il proprio denaro i libri che recensisce. Perché leggervi e dare la priorità proprio a voi, rispetto a mille altri?
Forse deve leggervi perché gli avete mandato un messaggio? Oppure perché la zia del vostro compagno di banco vi ha detto che avete scritto il nuovo "Codice Da Vinci"? Oppure perché chiunque abbia l’ardire di aprire un blog deve obbligatoriamente leggere tutto?
Ribadisco, i blogger lo fanno GRATIS. Dedicano il loro tempo solo a ciò che interessa loro, e ci mancherebbe altro!
Quando si propone il proprio libro a un blogger sarebbe bene allegare una copia. La copia omaggio ai blog è un regalo e allo stesso tempo un attestato di fiducia. È come dire: “Io mi fido di te, del tuo blog, mi fido del tuo lavoro e della tua opinione, così ti affido il mio, di lavoro; non ti impongo ciò che ho scritto, ma te lo propongo. Magari non lo leggerai mai per mancanza di tempo o di interesse, ma io so che è in buone mani che non ne abuserai e, se non interessato, lo cancellerai”.


Il self osteggiato o ignorato dai Blogger?

Il self non viene osteggiato da nessuno, solo la poca cura del prodotto messo in commercio è fonte di critiche, viene criticato il self selvaggio, spesso pubblicato senza una rilettura, altro che editing.
Sempre restando in tema di Blogger. Come si riconosce un Blog serio da uno fatto a stampino?
Facciamo una distinzione fra blog seri e chi si improvvisa tale.
Evitate chi chiede denaro per leggere, recensire, commentare e sponsorizzare. NON VI SERVE LA LORO RECENSIONE, meglio nulla.
Questa è la vera discriminante.
Da tenere sempre a mente: I BLOGGER LAVORANO GRATIS quindi sono liberi di scegliere cosa leggere e cosa recensire. E anche a chi rispondere.
I blogger sono liberi di non rispondervi, non prendetevela.
Hanno un solo obbligo nei vostri confronti: rispondere gentilmente, anche con un NO, alle vostre educate richieste. Tutto qui.
Ultima cosa, che secondo me è ciò che aiuta nella scelta: contattate i blog che vi sono affini per genere, pensiero e gusti letterari, e soprattutto valutate le loro opinioni su gli altri libri recensiti e il tono delle risposte nelle discussioni: sono gli unici metri di giudizio per valutare un blog.


E ora, Velonero, ti chiedo un decalogo speciale da tenere a mente, da appendere nella propria stanza se vogliamo.
Restando in tema con il marketing, lasciaci un decalogo dei 10 profili da evitare e MAI emulare.

Partiamo dal presupposto che i Social ˗ e più in generale internet ˗ offrono all’autore la possibilità di pubblicizzarsi gratuitamente, quindi sono utilissimi. Meglio però evitare alcuni errori ricorrenti che noi tutti, “tipi da spiaggia” virtuali, prima o poi commettiamo:





1. Lo SPAMMATORE. In cima alla classifica c’è proprio lui, l’autore onnipresente che per mesi posta giornalmente in tutti i gruppi lo stesso post, con lo stesso dubbio effetto che ha il volantino colorato dei PRESTODENARO e COMPRORO sotto il tergicristallo. Fate un po’ voi… 

2. L’EREMITA. Chi pubblica un singolo post isolato - una sola volta, massimo due tanto non serve - che inevitabilmente si perde nel mare dei social. Un po’ di spam, non selvaggio e non ossessivo, è utile per far memorizzare autore e titolo, nonché cover.

3. L’AMICO DI TUTTI. Il voler rivolgersi a tutti, in tutti gruppi, in tutti i social, in tutti i post non paga. Se avete scritto un erotic-romance evitate i gruppi che parlano solo di gialli. È una perdita di tempo.

4. Il SOCIAL-DIPENDENTE. C'è chi si affida, per farsi conoscere, solo a FB o, al limite, a Twitter. Non dimenticate che la maggior parte dei lettori non ha i vostri stessi contatti sui social. Quindi, se vogliamo evitare di finire nel circolo vizioso dell’autolettura nel circolo FB, guardiamoci intorno: Goodreads, Pinterest, Instagram, i Blog, lo stesso Amazon. Diversificare i luoghi di contatto. Il modo più semplice per farsi trovare è GOOGLE. Tenetelo a mente.

5. Il PORTOGHESE. Chi non paga il biglietto ed entra gratis. Non è carino pubblicare nelle bacheche altrui o taggare per apparire come un fungo dove non si è richiesti. Comportamento controproducente al massimo, come utilizzare i post altrui per portare l’attenzione su di sé e pubblicizzarsi. Non paga.

6. L’ACCUMULATORE SERIALE DI FAN. Chi misura il successo personale con il numero dei fan e dei like. L’interazione e il feedback sono invece i due valori da prendere in considerazione. Valutate sempre bene il target a cui desiderate riferirvi, studiatelo e cercatelo, risulterà più efficace e meno dispersivo in termini di tempo ed energie, rispetto ai grandi numeri che fanno molto rumore ma nessuna sostanza. Il pubblico va selezionato.

7. Il TUFFATORE. Chi si butta nell’onda senza pianificare. Si parla di Pinterest? Mi aggrego pure io, anche se non so usarlo né conosco quali siano i benefici per me. Tutti pubblicano su Wattpad? Vengo anch’io, anche se poi non so a che pubblico rivolgermi. Prima di lanciarsi, pianificare post e idee.

8. Il SORDO. Ascoltate chi interagisce con voi, i gusti, le critiche e le opinioni. Non contate solo sui sostenitori sperticati, ascoltate tutti e se potete, accontentate le richieste. Piccoli post, contenuti, qualche regalo attraverso giveaway servono a farsi ascoltare. Tenete a mente che, nella pubblicità, si deve investire, se non denaro, sicuramente tempo e partecipazione.

9. Il COMPLICATO. Il messaggio deve essere semplice, chiaro e con contenuti condivisi e immediatamente intuibili. Attenti alla grafica. I post lunghi, gli articoli tutti scritti e non intervallati da spazi, gli estratti senza immagini creano una barriera col lettore che tenderà a saltarli perché troppo pesanti da affrontare. Anche l’occhio vuole la sua parte, non sottovalutate la grafica.

10. L’INTIMISTA. Non dimenticate che vi rivolgete a un pubblico vasto, non escludete i lettori con post criptati che possa interpretare solo una ristretta cerchia di persone. In questo modo state mettendo una barriera fra voi e il pubblico, che eviterà il prossimo contatto. Non è detto che una cosa che sembra comprensibile per voi e per un gruppo di amici sia intuibile da tutti. Fate in modo che non si debba fare una ricerca su Google e Wikipedia per comprendere quello che avete da dire. Non dimenticate che vi rivolgete a un pubblico che si spera vasto e avete poche occasioni per agganciarlo. Siate comprensibili anche per un bambino delle elementari. LINGUAGGIO SEMPLICE E CHIARO CHE SPIEGHI IL CONTENUTO PIÚ COMPLESSO PER FAR ARRIVARE A TUTTI IL VOSTRO MESSAGGIO. Ribadisco, ciò che è bello, comprensibile, chiaro per voi non è detto che lo sia per gli altri: chiedete conferma a un amico se arriva quello che volete comunicare, prima di sparare online il messaggio. Anche la cover, può essere la più bella del mondo ma, non colpendo l’occhio, potrebbe rivelarsi poco efficace. Anche qui mi ripeto: ATTENTI ALLA GRAFICA. 

In fondo, basta ricordare che SEMPLICE È MEGLIO, poi ognuno sceglie la sua strategia, quella a lui più affine, che paga di più perché è quella che permette di star bene con se stessi, quindi, a conti fatti, è la cosa più proficua. 


Appuntamento al prossimo mese con un'altra Super Ospite!

17 commenti:

  1. Grazie Linda. Mi hai torchiato per bene, ma è stato bello tirare fuori insieme a te tutto quello che ho fatto in questi anni, tutti gli errori, tutti i passaggi, tutti i ragionamenti sconclusionate e gli esperimenti. Complimenti per tutto, i tuoi libri (Profumo del Sud è magnifico e da leggere assolutamente), per le tue idee, per il tuo lavoro e la partecipazione. Un abbraccio e "vento in poppa"

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    1. Sono io che ringrazio te è stato istruttivo e interessantissimo, il tuo romanzo non è da meno e presto lo recensirò con estremo piacere.
      Sei una donna da rispettare e stimare <3

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    2. Molto interessante. Conosco il Velo pensiero e condivido :)

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  2. Bellissimo intervento! Ho apprezzato le 10 casistiche dello scrittore emergente! :-)

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  3. Un articolo molto interessante, con consigli di cui tutti dovremmo far tesoro.
    Grazie Velonero.
    Miriam Formenti.

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  4. Grazie a Raffaella Velonero e a Linda. Articolo utilissimo, con consigli chiari e pratici.

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  5. Un magnifico articolo, ricco di utilissimi consigli. Grazie mille a Linda e a Raffaella!

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  6. Articolo davvero interessante perché parla di aspetti pragmatici e non fuffosi :)

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