Ciao Simona, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di
te.
Ciao Linda, lieta di essere qui. Sono una ragazza molto
semplice che ama le cose semplici. Vivo alle porte di Milano, la mia casa si
affaccia sulla campagna, la cui vista, nelle giornate più limpide, si appaga
dei picchi innevati delle montagne più a nord. Ho un marito e una splendida
cagnolona di pastore tedesco di nome Brendy Bell. Amo cucinare, leggere,
occuparmi del mio giardino, fare lunghe passeggiate nella natura che mi
circonda; adoro le gite fuori porta perché amo l’arte, visitare luoghi storici
mi ha sempre appassionato, castelli, ville d’epoca, parchi, borghi, è come un
richiamo! Qualche hanno fa ho fatto un viaggio in Scozia e credo che il mio
cuore sia rimasto là. Leggo molto, dai classici ai contemporanei, mi piacciono
in particolar modo i romanzi storici. Sono un persona creativa, ho sempre molto
da dare, sempre mille idee in testa ed è difficile mettere ordine alle varie passioni
che ci si agitano dentro, spesso è necessario stabilire delle priorità e
scendere a compromessi con se stessi.
Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura e dove
trovi il tempo per scrivere?
Ho sempre avuto una fiammella viva fin da bambina. Non
sapendo scrivere bene disegnavo. Ho consumato una marea di block-notes per
inventarmi storielle che poi mi divertivo a riguardare. Ovunque andassi
chiedevo sempre un foglio e una matita. Ho vissuto un’infanzia molto colorata a
tal riguardo! Cere, pennarelli, tempere, questo era il mio mondo. Oggi quella fiammella è ancora viva.
Scintilla e vibra ogni volta che si accende e si sviluppa una nuova storia,
storia che trova miglior sfogo con la scrittura. E scrivere per me è tutto, è
quel mondo colorato che ho lasciato da bambina. Essendo a casa (seguo
l’attività di mio marito) ho molto tempo a disposizione da dedicare alla
scrittura e ai Social.
Sei diplomata in ‘Designer della moda’. Hai mai pensato di
utilizzare questo tuo titolo in qualcuno dei tuoi romanzi?
Sinceramente no, ma sarebbe una bella idea! Di sicuro ne so
abbastanza per sveltire eventuali ricerche. Questo mio titolo vi fa capire e
conferma tutto quello che vi ho raccontato di me: l’amore per il disegno,
l’interesse artistico, una vita tra i colori, il gusto per lo stile. Sono
sarta, lo sapete? Qualche volta mi confeziono abiti… e per qualche anno ho
esercitato questo mestiere.
Sei appassionata di autrici come Jane Austen e Elizabeth
Gaskell, e questa tua passione ti ha spinto a fondare il gruppo Facebook
‘Gaskell e altri rimedi’. Parlacene.
Come vi dicevo, sono creativa. Era da un po’ che mi frullava
in testa questa idea. Ho letto tutti i romanzi della Austen e adoro la penna di
Elizabeth Gaskell. Amo l’Ottocento inglese e mi piace potermi rifugiare in
un’epoca che sento molto in sintonia con le mie emozioni. Con gran meraviglia
ho scoperto che ci sono centinaia di ragazze con la mia stessa passione e il
gruppo che si è creato è fonte di gioia e soddisfazioni per me. Cerco di fare del
mio meglio per renderlo attivo, organizzo giveaway almeno una volta al mese
(ultimamente anche tre) e adoro il confronto, sempre costruttivo, che si crea.
Alla base di tutto c’è il rispetto e la buona educazione, cosa che dev’essere
parte di ognuno se ami tal periodo storico. Non ho scritto regole di nessun
genere perché credo nel buonsenso delle persone. Le ragazze sono gentili, molto
educate, molto preparate. Abbiamo, perché il gruppo sono loro ed io solo una
parte integrante, di che esserne fiere! Traduttrici, editrici, scrittrici! È il
Sapere che diventa motivo di svago e stringe nuove amicizie. Amo “Gaskell e
altri rimedi” perché mi ha dato la possibilità di conoscere persone splendide.
Collabori con la casa editrice Follie Letterarie per il
progetto StorieInCoda. Di cosa ti occupi nello specifico?
Scrivo racconti brevissimi per questo progetto da poter
leggere appunto “in coda”. Conosco la fondatrice di Follie Letterarie che mi ha
subito coinvolto, con mia grande gioia! Si tratta di un’App scaricabile sul
proprio cellulare, gratuitamente, che ti permette di leggere in assoluta
libertà e in qualunque luogo: dal medico, in banca, in posta, in fondo la
maggior parte del nostro tempo la sprechiamo nelle lunghe code agli sportelli.
“StorieInCoda” dà valore a quel tempo. E dà visibilità agli scrittori
fornendogli una vetrina nel web attraverso link che rimandano all’acquisto
delle sue opere o alla pagina social o al sito (se ne ha uno). Un’opportunità
così interessante associata a un’iniziativa così originale (in Italia) che ha
suscitato l’interesse de La Repubblica, il quotidiano, in cui appare un
articolo e un’intervista alla fondatrice.
Il tuo esordio avviene nel 2011 con il romanzo storico “La
ragazza che mise il diavolo nella bottiglia”. Daccene un assaggio.
Milano, XVII secolo. La città descritta dal Manzoni negli
anni della dominazione spagnola, della peste, delle grandi carestie, ma anche
il secolo del patriziato, delle proficue alleanze, delle discriminazioni
sociali a causa di quei mestieri che nessun vuol fare e, soprattutto, il secolo
dei veleni e delle abiure. I protagonisti principali del romanzo sono due,
l’inquisitore Manuel Idalgo Raya e la giovane e bella Caterina Della Favilla,
accusata di aver avvelenato il padre, un illustre medico, e poi il marito… Questo
romanzo, attualmente non disponibile, sarà presto rieditato e rimesso sul
mercato, lo prometto!
Nel 2014, esce l'antologia a scopo benefico “Parole tra sogni e
ricordi” che contiene il tuo racconto “La scia di fiori”. Di cosa si tratta?
Si tratta di una raccolta di racconti a cura
dell’Associazione TuttoSuiLibri a cui ho aderito gratuitamente, in merito a una
bellissima iniziativa promossa da Irene Pecikar a favore dei malati di
Alzahimer. Il mio racconto è un messaggio, una sorta di parabola della vita,
in cui si parla di scelte, ma anche di manipolazioni da parte della società in
cui viviamo.
Sempre nel 2014 vinci il concorso letterario, indetto da AIEP
Edizioni, e pubblichi il romanzo “Nontiscordardime”. Cosa troveranno i lettori
al suo interno?
Troveranno la storia di due giovani, Lara, fioraia, e Denny, vigile del fuoco, incapaci di rifarsi una vita dopo la tragedia che diversi
anni prima ha drasticamente cambiato la loro vita. Lara è animata da una forte
rabbia e da un malcelato rancore, mentre Denny è tormentato dai sensi di colpa,
da qui la sua scelta di arruolarsi come pompiere.
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
"Nontiscordardime" cela tra le pagine un messaggio di speranza
e riscatto. Parla d’amore in tutte le sue sfaccettature, ma soprattutto svela
il segreto dell’Amicizia vera, quella con la A maiuscola. Si pensi solo al
rapporto tra Lara e Penny, amiche d’infanzia o a quello tra Denny e Fabrizio,
un’amicizia tutta al maschile dove le dinamiche dei rapporti cambiano in
continuazione. Ma niente è più vero di quei rapporti. Poi c’è l’amore, ci sono
i difficili rapporti con i genitori, e le scelte che influenzano la vita di
tutti. E poi c’è il coraggio. Il
coraggio di guardare in faccia la realtà e di aprirsi nuovamente alla vita.
Qual è stato l’input per questo libro?
È un libro che scrissi molto tempo fa, la dinamica non la
ricordo bene, e per tanti anni è rimasto in fondo a un cassetto… Metà della storia verteva su una dinamica dei
fatti completamente diversa. Poi è sopraggiunta l’occasione del concorso
letterario e in due mesi l’ho rivoltato come un calzino, riscrivendolo quasi
dall’inizio. Gli ho conferito più spessore, gli ho dato quel tono che mancava
affinché risultasse attendibile e mai banale. La vita che mi ruota intorno ha
ispirato quelle pagine perché di Lara n’è pieno il mondo. E chissà quanti
vigili del fuoco si sono arruolati per un senso di riscatto.
La tua passione per i fiori gronda dalle pagine. Raccontaci
qualcosa di più.
Amo i fiori. Amo la natura. Da bambina correvo scalza tra i
prati e mi fermavo a raccogliere i fiorellini di campo che poi stringevo in un
mazzolino da porre sul tavolo da pranzo.
Ho cercato di trasmettere a Lara questa mia passione e infatti lei si
serve del linguaggio dei fiori per dare voce ai suoi sentimenti. Trovo che sia
una cosa splendida, è un dono, una magia. A tal proposito ho scritto anche un
articolo per il Blog CaffèBook proprio su questo argomento, sull’antichissima
usanza di parlare attraverso i fiori. Per esempio si attribuisce alla rosa un
valore romantico a simboleggiare l’amore in assoluto, ma forse non tutti sanno
che anche il tulipano ha tale significato. "Nontiscordardime" ha questo titolo
anche in funzione del significato dei suoi splendidi fiorellini rosa e azzurri
e racchiude in una parola l’anima del romanzo.
Hai qualche altro progetto in cantiere?
Quest’anno dovrebbero uscire due romanzi contemporanei in
versione e-book per Triskell edizioni e Lettere Animate, ma non posso dire di
più per adesso. Aspetto di editarli quanto prima. E continuo a lavorare a uno
storico che mi sta portando via molto tempo.
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo
per tutto!
Per seguire Simona SIMONA FRIIO
Booktrailer
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