Oggi, vi presento il romanzo di Andrea Ferrari, dal titolo "Ti faranno del male".
Andiamo a conoscerlo da vicino!
SINOSSI: Andrea vive in un appartamento protetto del servizio di salute mentale, dentro cui trascorre le proprie giornate quando non lavora come magazziniere o riflette sulla sua condizione vagando per la città. Ormai le donne sono per lui una chimera, non coltiva amicizie e ha una condizione economica precaria. L'uomo è rinchiuso in se stesso e affranto; neanche la pubblicazione del suo primo romanzo, gli dona speranza. Dopo essersi ritrovato, suo malgrado, a vivere in tre diversi ospedali psichiatrici, l'arrivo di Carolina cambierà la sua vita. Questa ragazza dalle vedute antisemite e dai comportamenti particolari, lo condurrà verso situazioni difficili da affrontare. Un romanzo che esaspera la naturale condizione dell'uomo: perché se tutto può andare per il verso sbagliato, quasi sicuramente accadrà. L'opera, seppur inventata, tratta in alcuni casi argomenti ed emozioni vissuti in prima persona dall'autore.
DOVE TROVARLO: https://www.amazon.it/faranno-del-male-Andrea-Ferrari/dp/8899067767
Eccovene un assaggio!
[...] Quella sera, erano le ventuno circa, sono tornato in casa dopo poche decine di metri. Indossavo una maglia elastica e traspirante, adatta alla corsa; il cielo ero nero, illuminato da quei pochi lampioni che si presentavano sotto casa mia, per poi sprofondare nell’oscurità più assoluta la, nei campi. Dannata casa. Mi trovavo ancora in un appartamento protetto, a vivere a contatto con persone a me estranee e sulla cui sanità mentale si potrebbe avere da obiettare.
La strada era dissestata, con il fango e la ghiaia ai lati. Subito oltre il bordo c’erano due fossati, uno per parte, poi l’erba e infine le coltivazioni. Almeno in quei luoghi si respirava aria non contaminata dall’inquinamento, questo lo posso con-cedere.
Le case si formavano assieme alla via, man mano che ci si avvicinava alla strada principale, quella dominata da una grossa fabbrica per mangimi animali, la Torin. Venivano da ogni parte della provincia per lavorare in quel posto del diavolo.
La Torin aveva dei grossi capannoni paralleli alla via principale e, delle ciminiere alte, chiuse. I silos contenenti i mangimi erano appena più bassi, di color acciaio, senza ruggine, ben tenuti.
Così, quella sera sono rientrato. [...]
La strada era dissestata, con il fango e la ghiaia ai lati. Subito oltre il bordo c’erano due fossati, uno per parte, poi l’erba e infine le coltivazioni. Almeno in quei luoghi si respirava aria non contaminata dall’inquinamento, questo lo posso con-cedere.
Le case si formavano assieme alla via, man mano che ci si avvicinava alla strada principale, quella dominata da una grossa fabbrica per mangimi animali, la Torin. Venivano da ogni parte della provincia per lavorare in quel posto del diavolo.
La Torin aveva dei grossi capannoni paralleli alla via principale e, delle ciminiere alte, chiuse. I silos contenenti i mangimi erano appena più bassi, di color acciaio, senza ruggine, ben tenuti.
Così, quella sera sono rientrato. [...]
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