lunedì 1 ottobre 2018

INTERVISTA A MARIA CAPASSO


Ciao Maria, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te. 

Ciao, Linda!
Vivo a Napoli, lavoro nell’azienda di famiglia e compio ventisei anni la settimana prossima.
Leggere e scrivere sono le mie due passioni di primaria importanza. Adoro anche la musica (soprattutto quella indie) gli animali, sfornare torte, biscotti e dolcetti.
Ho una passione per il tè e il caffè e, il cioccolato fondete è il mio preferito.
Mi piace guardare serie tv e film d’autore.

Hai frequentato l’Istituto di Scienze Umane e lavori nell’azienda di famiglia. Come si è accesa la tua passione per la scrittura, e dove trovi il tempo per scrivere?

Ho studiato massoterapia, ma la vita mi ha portato lontano da ciò che ho studiato, ed è stato un bene: amo quello che faccio e non ho rimpianti.
La passione per la scrittura c’è sempre stata, ma si è accesa in età più adulta, quando ho capito che dovevo avere una possibilità.
Nel tempo libero scrivo, solitamente in autunno e/o in inverno, al mattino presto. 
La primavera e l’estate mi bloccano l’ispirazione.

Sei appassionata di cinema e colonne sonore. Parlacene.

Il mio amore per il cinema è nato grazie a Gondry, regista che adoro per la sua originalità e bravura.
Le colonne sonore sono magiche: sembrano fiocchi di neve che cadono dal cielo e tu, dalla finestra, con una cioccolata calda in mano, ti fermi e le osservi con gli occhi di chi non è mai cresciuto.

Hai qualche autore che consideri tua Musa?

"Jane Eyre" di Charlotte Bronte mi porta a descrivere personaggi femminili molto introverse e riservate. È la protagonista in cui mi sono rispecchiata. Col passare del tempo un po’ meno, ma non si cambia mai del tutto. Ci si adatta, altrimenti il mondo ti riduce in pezzi.

Gestisci personalmente il blog “L’Angolo delle Parole”. Di cosa ti occupi?

Segnalare, recensire, intervistare e consigliare ciò che mi è particolarmente piaciuto.
Nello staff, ci cono Letizia Romano (blogger) e Claudia Simonelli (autrice e blogger).
Insieme facciamo tante cose, anche se non possiamo dedicarci come vorremmo alle attività: il tempo non è mai abbastanza.

Collabori con Pink Magazine Italia, in qualità di recensore. Parlaci di questa collaborazione?

Con Isabella ho un bellissimo rapporto, e recensire per loro è un piacere.

Esordisci nel 2016 con “Nulla si dissolve”. Di cosa si tratta? 

Un romanzo di attese e ritorni.  Di rapporti lasciati a metà. Di questioni irrisolte e che rimarranno sempre un mistero.

Nel 2017, escono “Un giorno di primavera” e “Sere d'autunno a Firenze”. Perché il romance?  

Voglia di leggerezza. Reputo che ci sia un genere per ogni periodo della nostra vita e che nessuno sia più importante dell’altro.

Nel 2018 pubblichi “Cinque minuti a mezzanotte”, seguito da “Dove cadono le parole” e “Dove sarà tutta questa felicità”. Dove nasce la tua ispirazione?

Ho scritto "Cinque minuti a mezzanotte" dopo aver visto una ragazza piangere sul treno e le ho dato un fazzoletto, lasciandole anche il pacchetto. Mi ha ringraziato e mi ha raccontato che le persone non si conoscono mai per davvero. Doveva arrivare a Cisterna di Latina e aveva voglia di sedersi, mi salutò dopo il brevissimo sfogo.
"Dove cadono le parole" è un raccolta di emozioni passate.
"Dove sarà tutta questa felicità" è una storia molta attuale, in una realtà troppo conformista e priva di sentimenti.

Nel settembre 2018 esce “Album di famiglia”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

"Album di famiglia" è il mio primo libro scritto in età veramente matura. Non ha subìto evoluzioni.  È autentico.
È una storia di una madre e di una figlia. Del loro rapporto speciale. Dei silenzi pieni di parole. Delle emozioni censurate. Di segreti.


https://www.amazon.it/Album-famiglia-Maria-Capasso/dp/886881241X/ref=sr_1_3?s=books&ie=UTF8&qid=1538396889&sr=1-3


Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?

Rapporto di madre e figlia. Un tipo di sentimento troppo grande per essere spiegato, ma ho tentato di dare il mio punto di vista.
Rapporti con familiari che pensano solo all’apparenza.
Il messaggio è relativo all’amore che per tutti noi è la punteggiatura della nostra vita. 

Qual è stato l’input per questo libro?

Il rapporto che ho con mia madre.

Hai pubblicato con parecchie case editrici. Le preferisci al Self?

Il self è una grande opportunità, ma non credo di avere le capacità per approcciarmi in questa realtà editoriale.

Progetti in cantiere?

Un romanzo a quattro mani con Claudia Simonelli, "Parigi di notte non l’abbiamo mai vista".
Narra di due persone che si rivedono dopo anni di lontananza e ripercorrono i momenti di felicità e dolore, durante il periodo della loro relazione.
Tutto questo si svolge su un volo per Seoul.
Un romanzo sui disturbi alimentari, "L’ossessione per le forme".
Narra di due ragazze che hanno una droga in comune: il cibo. Una mangia pochissimo, spesso quasi niente. L’altra si riempie così tanto, da non riuscire a respirare.
Tutto questo si svolge nello studio medico di un terapeuta che utilizza modi “particolari e poco aggressivi” per aiutare i suoi pazienti.

È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!

Grazie a te!
È stata davvero piacevole questa chiacchierata. 

Per seguire Maria    MARIA CAPASSO

2 commenti: