Ciao Maria, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di
te.
Ciao, Linda!
Vivo a Napoli, lavoro nell’azienda di famiglia e compio
ventisei anni la settimana prossima.
Leggere e scrivere sono le mie due passioni di primaria importanza. Adoro anche la musica (soprattutto quella indie) gli animali,
sfornare torte, biscotti e dolcetti.
Ho una passione per il tè e il caffè e, il cioccolato
fondete è il mio preferito.
Mi piace guardare serie tv e film d’autore.
Hai frequentato l’Istituto di Scienze Umane e lavori
nell’azienda di famiglia. Come si è accesa la tua passione per la scrittura, e
dove trovi il tempo per scrivere?
Ho studiato massoterapia, ma la vita mi ha portato lontano da
ciò che ho studiato, ed è stato un bene: amo quello che faccio e non ho
rimpianti.
La passione per la scrittura c’è sempre stata, ma si è accesa in età più adulta, quando ho
capito che dovevo avere una possibilità.
Nel tempo libero scrivo, solitamente in autunno e/o
in inverno, al mattino presto.
La primavera e l’estate mi bloccano l’ispirazione.
Sei appassionata di cinema e colonne sonore. Parlacene.
Il mio amore per il cinema è nato grazie a Gondry, regista
che adoro per la sua originalità e bravura.
Le colonne sonore sono magiche: sembrano fiocchi di neve
che cadono dal cielo e tu, dalla finestra, con una cioccolata calda in mano, ti fermi e le
osservi con gli occhi di chi non è mai cresciuto.
Hai qualche autore che consideri tua Musa?
"Jane Eyre" di Charlotte Bronte mi porta a descrivere personaggi femminili molto
introverse e riservate. È la protagonista in cui mi sono rispecchiata. Col
passare del tempo un po’ meno, ma non si cambia mai del tutto. Ci si adatta,
altrimenti il mondo ti riduce in pezzi.
Gestisci personalmente il blog “L’Angolo delle Parole”. Di
cosa ti occupi?
Segnalare, recensire, intervistare e consigliare ciò che mi
è particolarmente piaciuto.
Nello staff, ci cono Letizia Romano (blogger) e Claudia
Simonelli (autrice e blogger).
Insieme facciamo tante cose, anche se non possiamo dedicarci
come vorremmo alle attività: il tempo non è mai abbastanza.
Collabori con Pink Magazine Italia, in qualità di recensore.
Parlaci di questa collaborazione?
Con Isabella ho un bellissimo rapporto, e recensire per loro
è un piacere.
Esordisci nel 2016 con “Nulla si dissolve”. Di cosa si
tratta?
Un romanzo di attese e ritorni. Di rapporti lasciati a metà. Di questioni
irrisolte e che rimarranno sempre un mistero.
Nel 2017, escono “Un giorno di primavera” e “Sere d'autunno
a Firenze”. Perché il romance?
Voglia di leggerezza. Reputo che ci sia un genere per ogni
periodo della nostra vita e che nessuno sia più importante dell’altro.
Nel 2018 pubblichi “Cinque minuti a mezzanotte”, seguito da
“Dove cadono le parole” e “Dove sarà tutta questa felicità”. Dove nasce la tua
ispirazione?
Ho scritto "Cinque minuti a mezzanotte" dopo aver visto una ragazza piangere sul
treno e le ho dato un fazzoletto, lasciandole anche il pacchetto. Mi ha
ringraziato e mi ha raccontato che le persone non si conoscono mai per
davvero. Doveva arrivare a Cisterna di Latina e aveva voglia di sedersi, mi
salutò dopo il brevissimo sfogo.
"Dove cadono le parole" è un raccolta di emozioni
passate.
"Dove sarà tutta questa felicità" è una storia molta
attuale, in una realtà troppo conformista e priva di sentimenti.
Nel settembre 2018 esce “Album di famiglia”. Cosa troveranno
i lettori al suo interno?
"Album di famiglia" è il mio primo libro scritto in età veramente
matura. Non ha subìto evoluzioni. È autentico.
È una storia di una madre e di una figlia. Del loro rapporto
speciale. Dei silenzi pieni di parole. Delle emozioni censurate. Di segreti.
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
Rapporto di madre e figlia. Un tipo di sentimento troppo
grande per essere spiegato, ma ho tentato di dare il mio punto di vista.
Rapporti con familiari che pensano solo all’apparenza.
Il messaggio è relativo all’amore che per tutti noi è la punteggiatura della nostra
vita.
Qual è stato l’input per questo libro?
Il rapporto che ho con mia madre.
Hai pubblicato con parecchie case editrici. Le preferisci al
Self?
Il self è una grande opportunità, ma non credo di avere le
capacità per approcciarmi in questa realtà editoriale.
Progetti in cantiere?
Un romanzo a quattro mani con Claudia Simonelli, "Parigi di
notte non l’abbiamo mai vista".
Narra di due persone che si rivedono dopo anni di lontananza
e ripercorrono i momenti di felicità e dolore, durante il periodo della
loro relazione.
Tutto questo si svolge su un volo per Seoul.
Un romanzo sui disturbi alimentari, "L’ossessione per le
forme".
Narra di due ragazze che hanno una droga in comune: il cibo.
Una mangia pochissimo, spesso quasi niente. L’altra si riempie così tanto, da
non riuscire a respirare.
Tutto questo si svolge nello studio medico di un terapeuta
che utilizza modi “particolari e poco aggressivi” per aiutare i suoi pazienti.
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Grazie a te!
È stata davvero piacevole questa chiacchierata.
Per seguire Maria MARIA CAPASSO
Grazie mille!
RispondiEliminaa te :)
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