venerdì 12 marzo 2021

PASSI D'AUTORE - Recensione - IL REGNO DELLA SFINGE di Gilbert Gallo

Oggi, per la rubrica Passi d'Autore, vi presento il romanzo Il Regno della Sfinge di Gilbert Gallo.
Andiamo a conoscerlo meglio!

 


 

 Sara Ossi lo ha letto per noi!

 




 
 
 
 
 
 
SINOSSI: Il secondo episodio della leggenda di Eracle, reinventata e scritta da Gilbert Gallo, porta l'eroe alla sua città natale, Tebe, la città delle Sette Porte, governata dagli Sparti, i guerrieri nati dalla Terra e dai denti del Drago ucciso dall'antico eroe Cadmo. Ma ora la città è minacciata da un mostro invincibile, contro cui persino i persino i guerrieri-draghi sono impotenti: la Sfinge.
Con l'aiuto del giovane principe di Corinto, Edipo, con cui ha stretto amicizia durante il viaggio, Eracle trionfa anche dell'affascinante e letale Sfinge. È a un passo dal conquistare il trono della sua città natale, ma, consapevole del suo doloroso destino, vi rinuncia a favore dell'amico, ignorando che anche su questo incombe la tragedia.
Infatti Hera, la regina degli Dei, trama ancora la sua rovina e suscita contro di lui e quanti gli sono cari un'altra terribile nemica, Echidna, la dea-madre dei mostri.






Eracle e Edipo sono due eroi perseguitati ingiustamente dagli Dei. La comune condizione li conduce a intraprendere un viaggio verso Tebe, città devastata dalla terribile Sfinge.
Eracle deve recarsi in tale luogo per sconfiggere il mostro e salvare città e famiglia. Edipo lo sostiene in questa missione ma, una volta rientrati in patria da vincitori, altre insidie attendono Eracle.
Quale destino attenderà l'eroe? Quale sfide dovrà affrontare per riscattarsi?

L'ambientazione è ispirata alla mitologia.
La storia si svolge principalmente a Tebe, città natale di Eracle, un tempo florida e ricca, ora solitaria in mezzo ai campi abbandonati e circondata da carcasse, flagellata da un mostro terribile che ne ha preso il controllo: la Sfinge.
La caratterizzazione dei personaggi è soddisfacente.

Eracle à uno dei protagonisti maschili. Uomo dal fisico imponente: riccioli neri e barba scura che gli incorniciano il viso, sul quale splendono due occhi azzurri come il cielo. Originario della città di Tebe, porta nel cuore un terribile fardello: ha ucciso la moglie e i figli, in un impeto di pazzia. Perseguitato da Hera, regina degli Dei, commette indicibili atrocità per suo ordine. Si ritroverà al fianco di Edipo, a combattere per il proprio riscatto nella città di Tebe. Il rapporto con questi si salderà sempre di più, trasformandosi in una forte amicizia. Il percorso di Eracle non è facile e dovrà affrontare molte sfide, ma non voglio anticiparvi troppo.
Edipo è il re di Corinto. Tormentato dal dubbio di non essere il figlio naturale dei regnanti, si è recato dall'Oracolo di Delfi per conoscere la verità. Il responso lo turberà nel profondo: si prospettano per lui azioni nefaste, tragedie e gesti immorali. Cacciato dal Tempio, proseguirà il suo viaggio senza meta sino a incontrare Eracle. Subito, si sentirà legato dalla loro condizione comune e vorrà aiutare il compagno nella sua missione. Anche per lui si prospetta un percorso interiore particolare, che lo spingerà a scavare dentro se stesso.
La Sfinge è il mostro che flagella la città di Tebe. Grosso leone alato con la testa di donna, possiede un bellissimo volto e occhi verdi che provocano un desiderio irresistibile. Il corpo e la coda sono abili e scattanti come quelli di una leonessa, e le ali spuntano dalla sua schiena flessuosa, simili a quelle di un'aquila maestosa.
Abbiamo anche molti personaggi secondari come Megareus: cognato di Eracle e fratello della moglie uccisa. Uomo dalla testa di serpente, ricoperto di scaglie, con gli occhi gialli e le pupille verticali. Accoglierà benevolmente il protagonista, inconsapevole dei suoi misfatti, ma poi la sua ira sarà implacabile e senza consolazione.
Alcmena: madre di Eracle, dotata di rara bellezza, malgrado l'età. Pelle candida, seno prominente, boccoli castani che le arrivano ai piedi,e uno chignon ad acconciare parte della chioma. Donna dal carattere docile e comprensivo, sarà la prima a conoscere il grande tormento del figlio e tentare di difenderlo dalla rabbia del re e del popolo.
Radamantis: nobile giudice del Cosmo, anziano dallo sguardo fiero e il fare maestoso. Anelli d’oro impreziosiscono la sua barba riccioluta e decorano la complessa acconciatura, mentre il nudo torace ambrato è adorno di un grande cinturone, a sormontare l’aurea testa di toro. La troppa confidenza con la madre sarà motivo di gelosia da parte di Eracle, ma proprio Radamantis riserverà piacevoli e inaspettate sorprese al protagonista.
Hera: regina degli Dei e moglie di Zeus. Bellissima donna prosperosa dai capelli biondi, indossa la corona di polos ed è vestita d’oro. Scatenerà la sua furia contro Eracle, figlio illegittimo di Zeus, perseguitandolo fino alla fine dei suoi giorni.
Echidna: Dea Serpente, cugina di Hera, dai capelli scuri e gli occhi neri come la notte. Possiede due grosse code al posto delle gambe, tanti serpenti al posto delle braccia e una raccapricciante testa di rettile. Grazie a Hera, la sua ira si scatenerà contro i regnanti della città di Tebe.


 

 

 

 

 

Sotto un cielo cupo che minacciava pioggia, Eracle abbracciò Edipo. In silenzio, a occhi chiusi, mentre una lacrima rigava la sua guancia, il Tebano strinse a sé il Corinzio come una madre abbraccia per l’ultima volta il proprio figlio prima che parta per la guerra.


 
 
 
 
 
 
Lo stile è fresco e scorrevole. Il racconto, narrato in terza persona, segue senza alcuna distrazione o errore tecnico il punto di vista di Eracle. La scrittura invoglia a proseguire e ci fa immergere nel mondo mitologico così affascinante. Un autore che, senza dubbio, sa scrivere e colpire.
La brevità del testo e il finale aperto spingono a proseguire e correre a scoprirne il seguito. Forse, farei un breve appunto sulle descrizioni genealogiche dei personaggi, a volte sono un po' troppo lunghe che distolgono l'attenzione dalla storia.
Le tematiche trattate sono: l'amicizia, i sensi di colpa, la vendetta, la forza, il coraggio, la lotta fino all’ultimo respiro, l'umiliazione, il riscatto, la rivalità, la paura e il rispetto. Il messaggio tra le righe è relativo alla vita e ai suoi ostacoli. Mai abbattersi di fronte alle difficoltà che la vita ti pone davanti. Gli amici, il tempo e il coraggio saranno gli strumenti per intraprendere la giusta via, quella che porta al riscatto. 
Ho particolarmente apprezzato questo testo e la sua rivisitazione in chiave moderna della leggenda di Eracle.
Consigliato agli amanti della mitologia e del fantasy, dei romanzi che mescolano miti antichi a una prosa contemporanea. A chi cerca un libro diverso, che narra di battaglie e amicizia, di coraggio ed eroi.

Sara Ossi
(Editing a cura di Linda Bertasi)

 

 

                                                                            IL VOTO DI SARA

 

 


 

Sara Ossi nasce nel 1975. Laureata in Giurisprudenza, è autrice di alcuni romanzi, con i quali si è distinta in diversi premi letterari.Gestisce il suo blog ufficiale, dove si occupa anche di recensioni. Predilige i generi di narrativa contemporanea, i romanzi storici, main stream e romanzi al femminile. La sua lettura è attenta e scrupolosa, le sue recensioni non sono per forza positive, ma dotate di una particolare puntigliosità.
Pubblicazioni:
In un'Altra Vita (2017, Alcheringa Edizioni)
L'Ammazzafavole (2019, Delos Digital) in collaborazione con Nunzia Caricchio

 

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