Andiamo a conoscerlo meglio!
SINOSSI: Sono la prigioniera K317, codice completo KRB10317, e sono considerata una cavia.
Il giorno che mi hanno portata al campo con mia madre e mio fratello è stato l’ultimo in cui li ho visti.
Si narra che dal lago di Grenze, durante le notti di luna piena, le anime urlanti di bambini che lo infestano risalgano sino alla cima della torre, generando un sentiero di orme insanguinate. Quando d’inverno la superficie si congela, restano invece imprigionate e attendono di incrociare uno sguardo a cui trasmettere il proprio tormento. È solo una leggenda, ma quando Clara Steiner cade mentre pattina sul lago ghiacciato, inizia per lei un incubo fatto di voci, lamenti e flashback improvvisi che condurrà alla scoperta di un cadavere. Il male, però, affonda le sue radici nel passato, viaggia nel tempo come un’eco lontana, sino ad arrivare al 1945 e agli esperimenti compiuti dai nazisti, in una storia che serba colpi di scena dalla prima all’ultima pagina.
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[...] Un istante prima di iniettare, Agathe sussurrò la sua solita preghiera.
«Sed libera nos a malo. Amen.»
K231 perse la vita in meno di venti secondi.
«Sul foglio, sotto il suo numero, troverete l’elenco di ciò che occorre al dottor Stein. Come al solito, ricordatevi il codice identificativo sopra a ogni contenitore sterile. Partiranno per Berlino oggi stesso. Assicuratevi che venga conservato il tatuaggio di entrambi. Ora il prossimo.»
Da lì non uscivano mai, restavano sotto il suo controllo giorno e notte prima della morte. Tutti uguali, a due a due. Mai un rimorso, mai un ripensamento, solo il desiderio di essere stata complice di una scoperta che avrebbe cambiato la storia dell’umanità.
Lei era la prescelta. Le erano stati riconosciuti il suo merito e la sua abilità infermieristica. La freddezza nello svolgere il suo compito la rendeva perfetta per il ruolo che le era stato disegnato addosso. In fin dei conti, era per una buona causa, pensava. Non aveva mai smesso di indossare i suoi abiti, era una sorella di Dio, e nel suo nome ogni azione veniva follemente concessa.
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