venerdì 9 novembre 2018

PASSI D'AUTORE - Recensione - L'ABBANDONATRICE di Stefano Bonazzi


Per la rubrica Passi d'Autore, vi presento il romanzo di Stefano Bonazzi, dal titolo L'abbandonatrice.
Andiamo a conoscerlo nel dettaglio! 



Francesca Ghiribelli l'ha recensito per noi!






SINOSSI: Durante l'inaugurazione della sua prima mostra fotografica, Davide riceve una chiamata: Sofia, l'amica di cui aveva perso le tracce anni prima, si è tolta la vita. Al funerale, Davide conoscerà Diamante, figlio di Sofia. Un sedicenne scontroso e instabile che insieme al dolore si porta appresso un fardello di domande: che relazione c'era tra Davide e Sofia? Perché sua madre è scappata dall'Italia troncando ogni rapporto con amici e famigliari? Perché il suicidio? Tornato a Bologna insieme a Diamante, Davide si ritroverà a vivere una complicata convivenza a tre che coinvolge anche Oscar, il suo compagno, e grazie alla quale riemergerà la storia di Sofia, colei che lascia per paura di essere lasciata: una storia di abbandoni e di fughe, di silenzi e di madri dai comportamenti irrazionali e inspiegabili. "L'abbandonatrice" è un romanzo che racconta gli attacchi di panico e la droga, l'adolescenza e il disagio. Un romanzo sulle responsabilità che ogni scelta comporta e sulla difficoltà ad accettarne le conseguenze, a qualunque età, qualunque ruolo la vita ci abbia riservato.








OGGI - Davide è un fotografo per passione; durante la sua prima personale, riceve una telefonata: Sofia, la donna che amava, si è tolta la vita.
IERI - Oscar, invece, è un pianista, divenuto tale perché spinto dal desiderio del padre. La sua bravura, però, non gli dona la spinta necessaria per sfondare, e questo fallimento lo conduce sulla strada della tossicodipendenza.
Deciso a liberarsi di questo tarlo, entra in cura e, qui, conosce anche lui Sofia, ferita da un profondo malessere psicologico.
I destini di queste tre persone sono legate a doppio filo. Ci sono segreti da svelare e veli da alzare. 
Perché Sofia si è tolta la vita? Cosa lega Davide e Oscar, oltre a una solida amicizia?

L'ambientazione è contemporanea e non sempre specificata, ma ci muoviamo in Italia, a Bologna e, in alcuni capitoli, giungiamo fino a Londra.
La caratterizzazione dei personaggi è completa.
Oscar è un uomo combattuto, preda della tossicodipendenza, a causa di un padre autoritario che vorrebbe inculcare le proprie passioni al figlio. L'angoscia è il sentimento che caratterizza questo personaggio, unita alla gelosia nei confronti di Sofia. Mi ha spiazzato questo personaggio e, forse, un po' deluso, ma non voglio anticiparvi troppo.
Sofia è preda di un profondo disagio, un dramma famigliare ne ha condizionato la vita, ma lo tiene nascosto in fondo al cuore. La donna è anche madre di Damiano, e pure su questa maternità si stende un velo, destinato a essere alzato.
Davide è un altro protagonista maschile interessante. Forse il più autentico dei tre, legato a Sofia, ma anche a Davide, e non solo dall'amicizia.
Fra i tre, il personaggio che ho preferito è stato Davide; l'autore lo ha reso, forse, il più autentico rispetto agli altri. 




'Stai lontano dall’arte, l’arte è pericolosa. L’arte è per i deboli, e i deboli fanno una brutta fine. Sii materialista, pensa a farti un buon curriculum, trovati un posto nella City, fai tanti soldi. I soldi sono importanti. I soldi sono tutto. Se sei ricco puoi essere il miglior artista del mondo e sai perché? Perché, se anche non hai idee o creatività, puoi sempre comprarle. Se sei ricco puoi persino comprarti la critica e i sostenitori. Puoi comprarti anche i sentimenti'.





L'abbandonatrice è un libro che stenta a entrare nel cuore del lettore, dalle prime battute, ma poi si deve un "tanto di cappello" all'autore per la difficile tematica affrontata. La narrazione è strutturata quasi in forma epistolare, con intermezzi dei tre differenti POV, perché qui i protagonisti sono tre: Oscar, Davide e Sofia.L'autore si muove tra flashback, accelerazioni e ritorni all'origine della vicenda, tenendo il lettore attento e col fiato sospeso.
Molto apprezzato il monologo suonato sottovoce, sui tasti bianco-neri di un pianoforte, perfettamente bilanciato, dal momento che Oscar è un pianista. 
Le tematiche trattate sono: gli attacchi di panico, la tossicodipendenza, l'adolescenza e i suoi sogni, il disagio interiore e la depressione
L'autore punta l'attenzione sui giovani, sulla loro visione di vita. Ci ricorda che, per riuscire a vincere i problemi, bisogna assumersene le responsabilità, accettando le conseguenze. Solo così si cresce.
Il titolo è il fulcro del testo e racchiude tutto il suo messaggio.
Consigliato a chi non conosce questo bravo autore, agli amanti dei libri attuali e impegnati, che ci spingono a riflettere sulla vita con le sue luci e ombre. 
Francesca Ghiribelli
(Editing a cura di Linda Bertasi)




IL VOTO DI FRANCESCA





Francesca Ghiribelli coltiva la passione per la lettura e per la poesia sin dalla tenera età. Gestisce il suo Lit - Blog , dove espone le sue opere e recensisce libri. 
Ha ricevuto molti premi a livello nazionale tra cui ricordiamo quello per la silloge "Un'altalena di emozioni" (Bancarella Editrice 2009). 
La giovane poetessa è stata nominata Scudiero Guardiano dell'Unione Mondiale dei Poeti per il suo impegno nella letteratura. 
Pubblicazioni: 
- Twins Obsession -  Il Diario di una Gemella Ossessione
- Cuore zingaro
- Amore a prima vista


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