lunedì 16 febbraio 2015

INTERVISTA A LUCYLLA



Ciao Lucylla, benvenuta nel mio blog. Partiamo dal tuo pseudonimo, perché questa scelta letteraria?

Ciao Linda e grazie per la tua ospitalità!
La scelta di usare uno pseudonimo è nata un po’ per gioco, un po’ per rimanere nell’anonimato. Tempo fa avevo creato una piccola raccolta di alcuni miei racconti che avevo intitolato: “I racconti di Lucylla”. Una volta terminato il romanzo, ho deciso di tenere Lucylla come pseudonimo. 

Hai confezionato gli impieghi più disparati: procacciatrice d’affari, standista di fiera, socia in una piccola ditta… Dove trovi il tempo per scrivere e qual è stato l’input che ti ha fatto impugnare carta e penna?

In effetti, di tempo non ce n’è mai abbastanza e ho ricominciato a scrivere quando gli impegni sono diventati meno assidui. 
Da giovane avevo la passione per le lettere, ne scrivevo davvero tante! Alcune vere, altre di pura fantasia. Mi piaceva anche cambiare il testo delle canzoni. Certamente utilizzavo questi mezzi per riuscire a tirare fuori quello che avevo dentro, quello che a parole non sarei mai riuscita a comunicare. Ero terribilmente timida. Per un certo periodo mi sono anche dilettata a scrivere poesie. Poi, dopo un lungo periodo di stasi, anni fa ho ripreso seriamente in mano carta e penna e ho cominciato a scrivere racconti.

Sei una lettrice appassionata. Quali sono i tuoi autori preferiti e qual è il libro da cui non ti separeresti mai?

Mi piace spaziare fra generi vari perché credo che, come anche nella vita, avere interessi diversi, a volte addirittura contrapposti fra loro, aiuti a crescere, a vedere le cose da più punti di vista.
Questi sono alcuni dei miei autori preferiti: Ken Follet, Carlos Ruiz Zafón, Tracy Chevallier, Gregory David Roberts, Khaled Hosseini, Umberto Eco, Margaret Mazantini, Oriana Fallaci, Massimo Gramellini, Licia Troisi…
Scegliere un solo libro è per me molto difficile, poiché sono molto lunatica nella lettura. In effetti, ciò che può essere la mia scelta di oggi, quasi sicuramente potrebbe non essere quella di domani. Posso perdermi in un fantasy per poi tuffarmi in un tomo da milleduecento pagine, ma se devo citare un’opera, fra tante, che mi è rimasta nel cuore, posso certamente dire: “L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafón”.

Dichiari: ‘Da molti anni sono affascinata da tutto ciò che riguarda l’evoluzione personale che conduce verso l’armonia e l’equilibrio interiore.’

Sì, credo sia importante trovare il nostro equilibrio interiore per riuscire a vivere al meglio e con serenità ciò che il destino ci propone. Essere positivo non vuol dire non avere problemi, ma imparare ad affrontarli in modo costruttivo. Negli anni, ho frequentato molti corsi che mi hanno aiutato a crescere e, in un secondo tempo, concesso di aiutare gli altri a farlo. A tal proposito organizzo incontri di rilassamento guidato, corsi sulla forza del pensiero positivo e su come imparare ad apprezzarci e ad amarci.

Hai partecipato anche a corsi di scrittura creativa. Quanto sono utili per te questi corsi?

In realtà sono degli incontri. Secondo me utilissimi, perché quando sei invitato dal coordinatore a leggere il tuo racconto, la tua poesia, la tua fiaba, o qualsiasi scritto tu abbia elaborato, accetti di esporti ad un giudizio che potrà essere positivo o negativo. Sono proprio queste opinioni che ti danno modo di capire come scrivi e cosa sai trasmettere. Inoltre, aiutano a crescere, poiché impari ad ascoltare le letture dei tuoi compagni con attenzione e spirito critico. Prima di partecipare a questi incontri non avevo mai pensato di poter leggere qualcosa di mio agli altri e dopo essere stata spinta a farlo ho scoperto di riuscire a trasmettere emozioni. 

Nel dicembre 2013 esordisci con il romanzo “Quando tutto può cambiare”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Una storia moderna, attuale, attraverso la quale si assisterà, pagina dopo pagina, alla rinascita di una donna che credeva di aver perso tutto.
Un inizio tranquillo introdurrà il personaggio di Carla, la protagonista, una donna di trentacinque anni dal carattere dolce, generoso e sensibile che dopo il fallimento del rapporto con il convivente, accecata dal risentimento, deciderà di cambiare vita, catapultandosi in un mondo che proprio non le appartiene.
Nella seconda parte, ricca di colpi di scena, un incontro, un viaggio e, in un susseguirsi di eventi, la vita di Carla cambierà ancora. In una terra lontana dove spendersi per gli altri, diventa l’unica ragione di vita, due bimbi le scioglieranno il cuore.  


http://www.ibs.it/code/9788891125149/lucylla/quando-tutto-puo.html




Quale messaggio vuoi trasmettere ai lettori e quali tematiche affronti al suo interno?

Il romanzo racchiude in sé un messaggio d'amore visto nel senso più ampio del termine, ma direi anche di speranza. Le esperienze che la protagonista affronterà, grazie ai personaggi che incontrerà sul suo cammino, nel bene e nel male, saranno intense e profonde. Volevo poter raccontare di persone eccezionali che possono fare la differenza; che la generosità e l’altruismo esistono; che la vita può sempre cambiare, basta volerlo; che non importa quanto un’esperienza ti abbia piegato, con la forza di volontà si può sempre ricominciare.
Credo di poter dire che “Quando tutto può cambiare”, è una storia che punta dritta al cuore di tutte le persone con un animo sensibile.

Come nasce l’input per “Quando tutto può cambiare”?

E’ stata una sfida contro me stessa. Ho voluto mettermi alla prova. Sentivo di avere qualcosa da dire e non mi bastava farlo con racconti brevi e frammentati, avevo bisogno di creare qualcosa di più completo. Volevo parlare di un mondo diverso da quello cui siamo ormai abituati e dire che non sempre le cose sono così brutte come sembrano.

In questo romanzo dai ampio spazio al tema dell’adozione e al volontariato. Parlacene.

Il gruppo di volontari che ho conosciuto in questi ultimi anni s’impegna a tenere compagnia ai bambini in ospedale. Li intrattiene mentre sono allettati durante le infusioni o quando in sala d’aspetto, attendono la chiamata per la visita. In diverse occasioni, durante i miei turni, ho avuto l’opportunità di conoscere famiglie con figli adottivi. Fra queste, una mamma in particolare mi ha lasciato il segno. La sua storia mi ha profondamente stupito e commossa, tanto da ispirarmi la parte finale del libro. Nel racconto ho dovuto contenermi, perché se avessi riportato il numero vero dei figli naturali, adottati e presi in affido da questa donna e dal suo consorte, nessuno ci avrebbe creduto! La semplicità con cui mi ha raccontato la sua scelta di vita, mi ha fatto capire che al mondo ci sono davvero persone di grande spessore che amano spendersi per gli altri e la cosa pazzesca è che nemmeno se ne rendono conto. Per loro è semplicemente “normale” comportarsi così.

La tua capacità di sviscerare l’animo umano in questo libro mi ha molto colpito e mi conduce a porti questa domanda molto personale. C’è qualcosa di autobiografico al suo interno?

Di realmente autobiografico non c’è nulla, anche se, in alcune parti, gli spunti li ho presi dalla mia vita reale. Ho usato una mia sfortunata esperienza di malattia, per parlare di quella di Carla (anche se il problema io l’ho avuto al seno). Ho evidenziato il bellissimo rapporto fra la protagonista e sua madre che, devo dire, è molto simile a quello che ho avuto io con la mia. 
All’interno del romanzo ci sono certamente i miei valori:il rispetto che nutro per il prossimo, la profonda stima che provo per le persone che sanno fare la differenza nella vita, l’amore per i bimbi, la speranza e la positività che fanno parte del mio essere. Infine, c’è la poesia che ho scritto a mia madre e che ho “ceduto” alla protagonista.

Il tuo romanzo è un self-publishing. Cosa pensi di questa corrente che ormai va sempre più per la maggiore?

Ho scelto il self-publishing perché l’ho ritenuto il mezzo migliore per far arrivare il mio libro alle persone che, sapevo, l’avrebbero letto con piacere. Per gli esordienti è difficile trovare una casa editrice che decida di esporsi. Quelle con cui ho preso contatto io, pur essendo soddisfatte dell’opera, mi chiedevano una partecipazione alle spese per un numero di copie che, per la mia realtà, mi pareva esagerato (forse non sarà così per tutte, io parlo esclusivamente delle case editrici contattate). Con il self-publishing, ho potuto decidere liberamente quante copie stampare (con una spesa nettamente inferiore a quella propostami dalle case editrici) e ho avuto immediatamente l’inserimento del mio libro online, sia nella versione cartacea che in quella ebook. E’ vero che in questo modo il cartaceo si può acquistare solo su prenotazione, ma è pur vero che anche molte case editrici non fanno distribuzione, se non (forse) nelle librerie locali.  Infine, la possibilità di seguire le vendite direttamente dal sito, ti coinvolge al 100%.

Hai qualche altro progetto in cantiere di cui vuoi metterci a parte?

Sull’onda dell’entusiasmo del primo libro e spronata a farlo dai lettori cui è piaciuto, ho iniziato a scrivere il mio secondo romanzo. Dopo una partenza spedita, purtroppo, ho subito diversi arresti a causa di alcuni problemi di salute. Spero di poter ricominciare a dedicarmi anima e corpo alla sua stesura, in modo da poter presto accontentare le persone che mi sostengono e magari avere il modo di incontrarne altre.

E’ stato un grandissimo piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!

Piacere mio! Sono onorata di essere stata tua ospite e ti ringrazio di cuore per la tua disponibilità e la tua professionalità.


Per seguire Lucylla   LUCYLLA - SCELGO DI ESSERE FELICE


https://www.youtube.com/watch?v=W9hjBpAICIs

2 commenti:

  1. Sono molto lieta di essere stata intervistata da te. La tua professionalità è indiscutibile.
    L'amore e la passione che ti spingono a spenderti per noi, piccoli granelli spersi in questo universo letterario, ti rendono speciale.
    Grazie per avermi dato visibilità sul tuo blog.
    Come già detto, amo le persone che hanno una marcia in più e tu, cara Linda, ce l'hai davvero.
    Lucylla

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    1. Mi fai commuovere <3 per me è un piacere darti e darvi spazio, se non ci si aiuta tra noi <3
      Ti aspetto con il prossimo lavoro e complimenti ancora per il tuo romanzo che mi è piaciuto moltissimo.

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