Benvenuti alla SECONDA TAPPA del Blog Tour dedicato al romanzo di Valentina Piazza, dal titolo Il Canto degli Abissi.
In questa tappa approfondiremo alcuni aspetti del romanzo, in particolare quelli legati a Shantyman e i suoi misteri.
Ma andiamo subito a conoscere meglio questo nuovo romanzo.
SINOSSI: Dicembre, 1900. James Ducat è il sovrintendente al faro
dell’isola di Eilean Mor; lo accompagnano due fidati marinai, il vecchio Thomas
Marshal e il giovane Donald McArthur. Tutti loro sono a conoscenza dei misteri
del luogo, ma non se ne lasciano sopraffare se non quando è proprio James a
sentirne il richiamo. Il canto che lo ammalia ha la voce di donna, è soave, è
potente. Sfidando i compagni e le leggi stesse della natura, James Ducat cede a
quella voce, mettendo tutti in pericolo…
Giorni nostri. Gli inspiegabili fatti accaduti al faro, non
hanno trovato ancora risposta e la sede della Northern Lighthouse Board, ha
insabbiato ogni cosa da decenni ormai. Quando, Morgan Ducat, decide di far
chiarezza sulla misteriosa scomparsa del suo avo, si ritrova a combattere con
la diffidenza della Società che gestisce la funzionalità dei fari. Soprattutto
quello di Eilean Mor.Tuttavia, le carte di cui è in possesso, possono aiutarla
a fare chiarezza sulle tante voci che si rincorrono riguardo alla misteriosa
scomparsa dei guardiani del faro. Scortata sull’isola da Jacob Hollsen, il
dirigente della Northern, inizia le proprie ricerche per scoprire la verità e,
a mano a mano che esplora l’isola, la cappella diroccata e il faro stesso in
cui risiede, riporta a galla suppellettili che il mare sembra volerle mostrare.
Finché non sente anche lei il canto degli abissi…
DOVE TROVARLO: https://www.amazon.it/canto-degli-abissi-Literary-Romance-ebook/dp/B07K4WVWQ9/
Eccovene un assaggio!
[...] Chiusa in una sala degli archivi nazionali di Scozia,
illuminata dalla debole luce di una lampada da tavolo, scorro le carte che,
ogni giorno di più, mi stanno raccontando l’amara storia di James Ducat e dei
suoi compagni. Pile e pile di lettere vergate da una mano sicura, macchiate dal
tempo e dall’usura, fogli battuti a macchina o ripresi da una calligrafia ordinata:
tutto ciò che resta di tre uomini forti, marinai esperti, le cui vite sono
state strappate al mondo troppo in fretta. Eppure sento le loro voci sussurrare
al mio orecchio, parlare al mio cuore: implorano verità e forse giustizia;
continuano, ancora oggi, a raccontarmi la loro storia, dopo anni di oblio. [...]
BIOGRAFIA: Valentina Piazza, ha trentuno anni ed è nata in provincia di
Varese. Si è laureata all’Università degli Studi di Milano, a indirizzo Lettere
moderne, con una tesi riguardante la storia dell’Inquisizione. Ha lavorato come
insegnante di scuola dell’infanzia e come commessa in libreria per alcuni anni.
Attualmente vive in provincia di Genova, è sposata e ha due bellissime bambine
di quattro e due anni; fa la mamma a tempo pieno e collaboro con il blog:
“Romance non stop” per cui scrive recensioni. Ha moltissimi interessi tra cui
il disegno, la fotografia e naturalmente la scrittura. Ha scritto diversi
romanzi brevi ambientandoli in Scozia, terra che ama.
Per la Literary Romance fa il suo esordio con “Tesoro
di Scozia” un romance storico/contemporaneo.
LE TAPPE DEL BLOG TOUR:
PRIMA TAPPA (26 Novembre): LA FENICE MAGAZINE
SECONDA TAPPA (27 Novembre): LINDA BERTASI BLOG
TERZA TAPPA (28 Novembre): I MIEI MAGICI MONDI
QUARTA TAPPA (29 Novembre): LA NICCHIA LETTERARIA
QUINTA TAPPA (30 Novembre): I SUSSURRI DELLE MUSE, LA NAVE CARICA DI LIBRI
SHANTYMAN E MISTERI
La vita in mare era caratterizzata dalla paura dell’ignoto e da una forte superstizione. Spesso le paure venivano scacciate attraverso la musica e le canzoni: i sea shanty erano canti marinareschi, cioè canti di lavoro utilizzati sui velieri mercantili per ritmare e cadenzare il lavoro a bordo, oltre che per tenere la mente occupata.
La caratteristica più comune di questi canti era la formula della domanda e risposta dove lo shantyman migliore, un uomo rispettato da tutti con voce forte e baritonale, intonava la domanda, e tutta la ciurma rispondeva. Le canzoni non erano suddivise in modo rigido, e i marinai potevano modificarle nel ritmo e a volte anche nelle parole, per usarle in compiti diversi.
L’unica regola seguita tacitamente era che le canzoni, sul ritorno a casa, si dovessero cantare al rientro.
La caratteristica più comune di questi canti era la formula della domanda e risposta dove lo shantyman migliore, un uomo rispettato da tutti con voce forte e baritonale, intonava la domanda, e tutta la ciurma rispondeva. Le canzoni non erano suddivise in modo rigido, e i marinai potevano modificarle nel ritmo e a volte anche nelle parole, per usarle in compiti diversi.
L’unica regola seguita tacitamente era che le canzoni, sul ritorno a casa, si dovessero cantare al rientro.
Nel libro, è Thomas Marshal a narrarci del suo passato da shantyman.
Mentre, James Ducat è il superiore in grado, e Donald MacArthur l’uomo più giovane.
Il diario del faro esiste realmente, e le sue pagine sono dense di misteri e cose non dette.
Ad esempio, il 12 dicembre il diario riporta: Vento di tempesta da Nord-NordOvest. Mare molto agitato. Siamo Bloccati. Ore 9 P.M: Onde altissime scuotono il faro, mai vista una burrasca simile. Ducat è nervoso. Mc Arthur sta piangendo.
Il 15 dicembre, si può leggere l’ultima pagina del diario: Il temporale è cessato. Il mare è calmo. Dio veglia su tutto.
Mentre, James Ducat è il superiore in grado, e Donald MacArthur l’uomo più giovane.
Il diario del faro esiste realmente, e le sue pagine sono dense di misteri e cose non dette.
Ad esempio, il 12 dicembre il diario riporta: Vento di tempesta da Nord-NordOvest. Mare molto agitato. Siamo Bloccati. Ore 9 P.M: Onde altissime scuotono il faro, mai vista una burrasca simile. Ducat è nervoso. Mc Arthur sta piangendo.
Il 15 dicembre, si può leggere l’ultima pagina del diario: Il temporale è cessato. Il mare è calmo. Dio veglia su tutto.
Dopo quel giorno, il faro rimase spento. Gli uomini erano scomparsi nel nulla. La scena che si presentò ai primi soccorritori giunti all’isola era irreale, una cartolina sospesa nel tempo, con la cena servita in tavola, una sedia rovesciata e l’orologio fermo. Venne subito aperta un’indagine, e l’isola fu passata al setaccio, ma di James Ducat e i suoi compagni non fu rinvenuta nessuna traccia…
Valentina Piazza
Vi ricordo l'appuntamento di domani con la TERZA TAPPA del Blog Tour
sul blog I MIEI MAGICI MONDI.
Buona Lettura!
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