giovedì 29 novembre 2018

Segnalazione - UN GELATO BUONO DA MORIRE di Dino Cassone

Oggi, per le pubblicazioni Les flaneurs Edizioni, vi presento il romanzo Un gelato buono da morire di Dino Cassone, che vanta la prefazione della giornalista di Repubblica, Federica Angeli, e la copertina creata appositamente dal maestro Lorenzo Maria Bottari.
Andiamo a conoscerlo da vicino!






 
SINOSSI: È giallo a Rosicano: don Ciccio Zampana, detto Ficosecco, muore mangiando il suo spumone durante la festa patronale. E siccome Ficosecco era l’usuraio più richiesto e più temuto del paese, al maresciallo Paolo Sapone, suo malgrado, tocca partire alla ricerca del probabile assassino tra una lista infinita di sospettati. Ad aiutarlo è nientemeno che sua moglie Margherita, artista mancata e grande appassionata di polizieschi. Mentre i due si confrontano con un ambiente in apparenza tranquillo ma intrinsecamente torbido e pregno di contraddizioni, il lettore se la ride: per lui il romanzo è un finto giallo, il mistero è svelato fin dal prologo e non gli resta che godersi l’apertura del vaso di Pandora.

DOVE TROVARLO: https://www.amazon.it/gelato-buono-morire-Dino-Cassone/dp/8894990311










Eccovene un assaggio!


[...] Questo paese sarebbe bello se non fosse per le persone che lo abitano, lo diceva sempre mio padre. E aveva ragione. Mio padre aveva sempre ragione. Questo è un paese di gente pettegola, forse lei non se n’è accorta, lei è una forestiera.
Qui tutti vogliono farsi i fatti di tutti. Un segreto a Rosicano? Non esiste. Non potrà mai esistere. [...]








L'AUTORE: Dino Cassone è un giornalista pubblicista e collabora con varie testate on-line. All’attivo ha diverse pubblicazioni: "I miei compagni di casa e bestie varie" (2008); "La radio. Storia di fantasmi e misteri" (2013); "Delitto nella bottega del droghiere" (2016). Con Les Flâneurs Edizioni ha già pubblicato "Sorrisi e veleni" (in formato e-book nella collana “Petit”, 2016) e "La bugiarda" (2016). Ha inoltre curato il libro "Ho fatto 13! Una vincita negata e trentaquattro anni di menzogne del Coni" (2015) di Martino Scialpi. É anche autore di testi teatrali.

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