Oggi, per le pubblicazioni Lettere Animate, vi presento il libro di Giovanni D'Errico, dal titolo Racconti Notturni per Adulti Bambini.
Andiamo a conoscerlo nel dettaglio!
SINOSSI: Può un becchino togliere la cenere dal cuore dei bambini infelici? Può
una bambola vendicare la sua anima di pezza violata e calpestata? Può un
ragazzino col buio nel cuore riportare la luce? Una donna bellissima e
malvagia, servendosi degli incantesimi di un vecchio libro di magia
nera, ha graffiato lo spirito di ognuno dei tre protagonisti che, uniti
dalla voglia di riscatto, combatteranno contro i loro peggiori demoni
per annientarla. Sortilegi e crudeltà, anime pure e cuori neri si
mescolano in questi racconti in una lotta tra il bene più candido e il
male più assoluto, tra pensieri gioiosi e pagine tetre, fino a un
epilogo in cui ognuno dei protagonisti dovrà scavare dentro sé stesso
per avere giustizia.
DOVE TROVARLO: https://www.amazon.it/Racconti-notturni-bambini-Giovanni-DErrico/dp/8871124766
Eccovene un assaggio!
[...] Buio.
Freddo.
Umidità.
L’odore bruciante del solvente utilizzato per lucidare il legno mischiato a quello di terra fresca.
Sono in una bara, seppellito sotto un metro di terra di fronte al capitano Olsen o accanto alla signorina Morin, a cinquanta metri dal cortile di casa mia.
Cosa ci faccio in una cassa di mogano appena forgiata? Bella domanda.
Chi mi ci ha messo? Penso di avere qualche sospetto: mio padre, o forse il sindaco Wilson.
Per quale motivo avrebbero fatto una cosa del genere?
Naturalmente per interesse, ma forse anche perché un po’ mi odiano. [...]
Freddo.
Umidità.
L’odore bruciante del solvente utilizzato per lucidare il legno mischiato a quello di terra fresca.
Sono in una bara, seppellito sotto un metro di terra di fronte al capitano Olsen o accanto alla signorina Morin, a cinquanta metri dal cortile di casa mia.
Cosa ci faccio in una cassa di mogano appena forgiata? Bella domanda.
Chi mi ci ha messo? Penso di avere qualche sospetto: mio padre, o forse il sindaco Wilson.
Per quale motivo avrebbero fatto una cosa del genere?
Naturalmente per interesse, ma forse anche perché un po’ mi odiano. [...]
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