Ciao Alessandra, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa
di te.
Ciao Linda, grazie per l’ospitalità sul tuo blog. Sono nata
e vivo a Roma, ho 50 anni e nella mia vita ho svolto diversi mestieri, di cui il
più rilevante è quello in campo cinematografico, settore post-produzione.
Lettura e scrittura
non sono le mie uniche passioni.
Amo la storia, l’archeologia, le serie tv, il cinema, i fumetti di cui
ho una discreta collezione che fa compagnia a quella dei modellini dei
personaggi dei cartoni animati, il calcio e viaggiare.
Sentimentalmente, sono legata da tanti anni a Salvatore.
Essendo molto curiosa, nella vita mi sono interessata a
tante cose; tra l’altro ho un diploma in Ayurveda, una disciplina orientale, e
un attestato di Digital Marketer appena preso!
Gli studi classici e l’impiego come freelance nel settore
della post-produzione cine-televisiva. Dove trovi il tempo per scrivere e come
nasce questa tua passione?
La mia passione per la scrittura è iniziata da piccola,
appena mi hanno messo una penna in mano ho cominciato a scrivere le storie che
mi passavano per la testa, suggestionata dai libri che mi leggeva mia madre, e poi ho iniziato presto
a leggere da sola. Quindi, da sempre sono affascinata dall’immaginario, dalla
narrazione, da favole e mitologia.
Il mio lavoro non è a tempo pieno e indeterminato, quindi ho
ampi margini per potermi dedicare alla scrittura; certo, nei periodi di lavoro
più intenso non mi è proprio possibile, al massimo scrivo poesie o prendo appunti, svolgo ricerche.
Sei appassionata di archeologia e di discipline orientali.
Parlaci di questa passioni, hai mai pensato di inserirle in un romanzo?
In effetti, tutte le mie passioni convergono nei miei romanzi
e racconti! L’archeologia è fondamentale nel romanzo per ragazzi “Il nome
segreto”, così come mitologia e storia antica, mentre le discipline orientali
sono il fulcro del fantasy “La fine del Tempo, la fine del Mondo”, in appendice
al quale c’è una serie di facili esercizi di rilassamento e meditazione.
Hai collaborato con il web-site come Showlandia
e gestisci il blog Infiniti Uuniversi Fantastici. Di cosa ti occupi nello specifico?
Infiniti universi Fantastici è il mio blog personale, ma non
parlo solo di me: è un blog che parla del fantastico in ogni sua forma e
declinazione, quindi romanzi, serie TV, cinema e cartoni animati, con
segnalazioni, articoli e recensioni.
Su Showlandia mi occupo di recensioni cinematografiche in
generale e del reperimento di news sulle serie tv.
Hai partecipato a molte antologie con racconti e poesie.
Romanzo Vs. Racconto, chi la vince?
Eh, è dura! Però, la mia passione per i racconti credo che
alla fine prevalga… ho uno stile sintetico e non amo dilungarmi, quindi è per
me la forma ideale di narrazione. Anche
nei romanzi tendo a non strabordare: al contrario di altri, che hanno problemi
a tagliare parti, io spesso devo aggiungere.
Ti sei distinta anche in un concorso con un tuo racconto.
Quanto i premi letterari aiutano l’autore a farsi conoscere?
Sì, ho vinto un premio con un nanoracconto, un racconto
brevissimo di soli 250 caratteri spazi inclusi.
Non credo che i premi letterari servano a farsi conoscere al
grande pubblico, a meno che non siano molto famosi come il Campiello o lo
Strega; però, fanno curriculum, donano energia ed entusiasmo, voglia di
continuare. Tra gli “addetti ai lavori”, invece,
contano anche i premi “minori”, quelli piccoli ma seri, poco conosciuti
al grande pubblico.
Perché il fantasy?
Il genere fantastico è meraviglioso, perché consente una
doppia chiave di lettura. Dietro alle vicende fantasy, piene di magia, poteri, mondi con le loro
regole, creature immaginarie ecc... si nascondono simboli, metafore della vita
reale e messaggi importanti che spingono alla riflessione il lettore, se ha
voglia di approfondire; altrimenti, può limitarsi a gustare l’avventura!
Nel 2017, esce “La fine del Tempo, la fine del Mondo”,
riproposto poi in una seconda edizione nel 2018. Di cosa si tratta?
“La fine del Tempo, la fine del Mondo” è un racconto lungo
di genere low fantasy, ovvero non appaiono draghi, elfi e altre creature
tipiche del genere. Narra della vicenda di una giovane, Aleysha, che viene
strappata alla sua casa e a sua madre dai Sapienti del Ki, per via dei suoi
straordinari poteri. Sarà reclusa nel santuario del Ki in cima a una montagna
per affinare le sue doti, in vista di un grave pericolo che incombe su Mondo. Un
giorno, però, incontrerà un misterioso giovane, Krynon… e la sua vita prenderà
un’altra piega.
Aleysha è un personaggio atipico, è molto ingenua visto che conduce una vita monastica, ma cerca in tutti i modi di essere felice. La sua
coscienza, invece, la sprona a compiere il suo importantissimo dovere, e
così vive grandi conflitti. È
un personaggio che è stato apprezzato soprattutto da chi cerca qualcosa di
diverso dalle solite protagoniste. Il
finale, poi, ha sorpreso tutti i lettori!
Nella seconda edizione, oltre alla copertina più di impatto,
ho inserito un’appendice con esercizi di meditazione, in accordo con l’editore,
Collana Starlight.
Nel 2018, pubblichi il fantasy storico “Oracoli”. Perché lo
storico?
“Oracoli” è un’antologia di racconti storico-mitologici che
può rientrare nel genere fantasy mediterraneo.
Perché lo storico? La Storia è importante perché rappresenta
le nostre radici, e senza radici non si va lontano… Ci sono, poi, temi universali che restano
immutati in tutte le epoche, e i lettori restano sorpresi da quante analogie si
possono trovare tra il passato e il presente. Lo storico che piace a me, poi, è
quello più antico, dove i fatti sono intrisi di leggenda e di mitologia e,
quindi, di archetipi e simbologia che li rendono universali, adatti alla lettura
contemporanea.
Il libro tra l’altro è stato scelto da una insegnante del
biennio superiore, come libro di lettura estivo, sono proprio impaziente di
sapere i ragazzi cosa ne pensano!
Nel 2018, esce “Il nome segreto”. Cosa troveranno i lettori
al suo interno?
"Il nome segreto" è un urban fantasy per ragazzi di età compresa
tra i 9 e i 12 anni circa; anche in questo caso, è un fantasy mitologico
mediterraneo nostrano, quindi latino/greco e non nordico/celtico. I giovani lettori troveranno tutto ciò che in
genere non trovano nei libri a loro assegnati, che spesso sono noiosi e lontani
dalla mentalità, dal modo di essere dei ragazzi di oggi. In questo modo, non si
fa che allontanare i giovani dalla lettura. Gli otto protagonisti sono ragazzi
più o meno della stessa età del pubblico a cui sono destinati, l’ambientazione
è italiana (nello specifico è ambientato a Roma) e contemporanea e, quindi, i
lettori si possono identificare in loro.
Qual è stato l’input per questo libro?
L’input è stato proprio quello di voler scrivere un romanzo
per ragazzi di oggi rappresentandoli per come sono veramente, non per come gli
adulti credono che siano, e inoltre è ambientato in siti e musei archeologici
italiani perché spesso non viene abbastanza sottolineata l’importanza, la
grandezza del nostro passato, con la conseguenza di una esterofilia dilagante.
I siti e i musei vengono visti come noiosi dai più giovani, perché spesso
non si è in grado di comunicare con loro nel giusto modo, invece sono luoghi
pieni di curiosità e meraviglia che possono, e devono, affascinarli.
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
Nel romanzo sono presenti azione, molti dialoghi, colpi di
scena e valori importanti come l’amicizia, il credere in sé
stessi, la riscoperta della Storia e della Mitologia tramite l’archeologia, in
quanto buona parte dell’azione si svolge in siti e musei archeologici, come
dicevo sopra, quindi è anche educativo e culturale. I messaggi sono tanti e li
lascio scovare ai lettori…
Con mia somma gioia, anche questo testo è stato scelto come
libro di lettura estiva, per alunni delle medie!
Anzi, approfitto dello
spazio che mi offri per comunicare a insegnanti di lettere di elementari (IV e
V), medie (per "Il nome segreto") e biennio superiore (per "Oracoli") che, qualora
fossero alla ricerca di testi di lettura per i loro alunni, possono contattarmi
tranquillamente via messenger al profilo autrice o anche al mio personale,
risponderò a tutti, anche solo per informazioni o approfondimenti.
Chiaramente, anche i genitori che non sanno dove sbattere la
testa perché i loro figli non leggono (sapessi nei gruppi Facebook quanti ce ne
sono …) possono contattarmi per maggiori info.
Perché la narrativa per ragazzi?
Perché leggono poco.
Spesso propongono loro classici
sicuramente di valore, ma troppo lontani dai loro gusti, così non si fa che
allontanarli dalla lettura. I libri non sono tutti per forza noiosi, invece i
giovanissimi li vedono così.
Ovviamente non si possono sempre assecondare i gusti, e
qualche classico va letto, ma alternando con altro genere di libri, in modo che
i ragazzi si approccino con altro sguardo alla lettura.
Progetti in cantiere?
Sì, diversi. Sto procedendo alla correzione di un racconto
che uscirà nell’antologia "Bestie d’Italia 2" di Nps edizioni; sto cercando un editore per un romanzo e sono
in fase ideativa per altri tre romanzi: uno storico giapponese, un urban
fantasy di ambientazione italiana e un thriller/horror sempre di ambientazione
italiana.
Quale dei tre vedrà la luce? Chissà!
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Viva il lupo, e grazie a te per le belle domande e lo
spazio/tempo dedicatomi!
Per seguire Alessandra ALESSANDRA LEONARDI
Grazie!
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