lunedì 23 settembre 2019

INTERVISTA A CHIARA RANTINI


Ciao Chiara, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te. 

Ciao, cari lettori del blog di Linda. Mi chiamo Chiara e vivo nella bellissima Firenze. Sono un po' oltre il “mezzo del cammin di nostra vita” e amo moltissimo leggere. Tra le altre grandi passioni, oltre alla scrittura e alla già citata lettura, ci sono le escursioni in montagna, cucinare i dolci, il cinema. Mi piace il freddo e le stagioni di mezzo come l'autunno, e gioisco come una bambina quando nevica. Negli ambienti naturali, mi trovo molto più a mio agio rispetto al caos delle città perciò, appena posso, mi rifugio sui monti vicino alla mia città.

La laurea in Facoltà di Lettere e Filosofia  e l’impiego come educatrice della prima infanzia. Dove trovi il tempo per scrivere e come si è accesa in te questa passione?

Ho sempre scritto fin da quando ero alla scuola primaria. Altri bambini amavano disegnare per rilassarsi o divertirsi, mentre io ho usato la scrittura come gioco e come momento di relax personale. 
Finché non ho iniziato a lavorare e, sopratutto, finché non ho avuto figli, avevo molto più tempo per scrivere. Da qualche anno non è più così, però ho imparato a utilizzare bene i momenti di pausa, come le vacanze e le ore serali. La scrittura è il mio canale di comunicazione e di relazione col mondo, una sorta di ponte tra l'interiorità e l'universo esterno, perciò non ne posso proprio fare a meno. La mia prima forma di scrittura, infatti, è stata la memorialistica (il classico diario) che in seguito si è evoluta nel racconto, prima, e nel romanzo, poi. La poesia è stata, invece, una recente riscoperta.

Sei membro  del collettivo poetico Affluenti Nuova Poesia Fiorentina. Di cosa si tratta?

Si tratta di un gruppo di persone residenti a Firenze e dintorni che coltivano la comune passione per la poesia. “Affluenti” è un progetto che mira alla diffusione della cultura poetica nei vari contesti della città, nelle piazze e nei luoghi di  ritrovo giovanili e non solo, e si struttura come un possibile esempio di laboratorio per la società multietnica che si va sviluppando, in Italia. 
Nel 2016, è stata pubblicata un'antologia e, nel 2020, è prevista una nuova edizione con la partecipazione di altri poeti e narratori.

Sei co-fondatrice del blog Come la pioggia. Di cosa ti occupi?

'Come la pioggia' è un blog che si occupa di editoria e di cultura. All'interno, c'è uno spazio dedicato alle recensioni di libri pubblicati recentemente, da autori noti e meno noti del panorama nazionale e internazionale, avendo però attenzione anche per gli scrittori emergenti italiani. Oltre a ciò, il blog accoglie anche testi che affrontano temi di cultura, storia, letteratura e religione.

Hai autori che consideri tue Muse e, quanto di loro, c’è nei tuoi testi?

Fin dall'adolescenza sono stata affascinata dalla letteratura austro-ungarica e russa, quindi autori come Musil, Kafka, Stifter, Dostoevskij, Gogol e Nabokov hanno lasciato una grande influenza sul mio stile e sulla scelta dei temi di cui scrivere. Non meno importanti sono gli autori italiani come Buzzati, Pavese e Campana, dei quali condivido le atmosfere rarefatte, gli stati onirici, la lentezza e l'amore per le descrizioni dettagliate.

Hai partecipato a diverse antologie. Perché il racconto?
 
La forma del racconto è la migliore per narrare una storia, ma è anche la più difficile, perché non ammette tempi morti nella scrittura. Ci vuole un ottimo incipit, un ritmo sostenuto e una chiusa finale armonica con il testo che la precede. Bisogna essere dei bravi artigiani! Amo leggere racconti, perciò mi è parso fin da subito naturale cimentarmi in questa forma di narrazione.

Nel 2018, pubblichi La resa delle ombre. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

In questo romanzo, i lettori troveranno una storia d'amore molto sofferta e priva di un lieto fine tradizionale. Leggere "La resa delle ombre" significa avventurarsi in un viaggio di anime che cercano di resistere ai dolori della vita, tramite un percorso di caduta e rinascita. È un romanzo complesso, dove grande importanza hanno le descrizioni degli stati d'animo interiori e le relative corrispondenze nell'ambiente esterno, in particolare nel paesaggio naturale.


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Quali tematiche affronti, e quale messaggio vuoi trasmettere?

Affronto tematiche legate alla psicologia umana come la follia, la solitudine, la consapevolezza di sé, la forza dell'amore. Nonostante le atmosfere cupe, per quanto possa sembrare strano, il messaggio che vorrei trasmettere è un messaggio di speranza, di resa appunto di quelle ombre che minacciano la vita di ciascuno di noi.

Qual è stato l’input per questo libro?

Questa storia è nata a partire dal profilo del personaggio principale, Janis. Si è presentato sulla porta della mia immaginazione, e io gli ho permesso di entrare. Da lì, sono derivati tutti gli altri protagonisti e l'ossatura della trama.

Segue, poi, la silloge poetica Un paradiso per Icaro. Cosa rappresenta per te la poesia?

La poesia è il mondo dell'indicibile, ovvero l'universo delle sensazioni, emozioni, idee che non trovano nel linguaggio della prosa possibilità di esprimersi pienamente. La poesia è qualcosa di sacro che la rende capace di valicare ogni tipo di barriera.
"Un paradiso per Icaro" è una silloge composta da 49 poesie in cui convivono l'amore per la natura, lo studio dei sentimenti umani, la ricerca di un'armonia nel mondo.

Ti sei occupata anche di saggistica, spaziando dal nichilismo, alla religione a Dostoevskij. Parlacene.

Sono laureata in Storia delle Religioni, e questo genere di studi ha lasciato un'impronta importante nel mio pensiero. Credo che sia doveroso condividere riflessioni su temi fondamentali che riguardano tutta l'umanità come il senso della vita, il concetto di giustizia tra i tanti. Il sapere, che resta chiuso e inaccessibile, non è utile a nessuno. Perciò, credo che la divulgazione di certi testi abbia un ruolo importante nel miglioramento della società.

Il tuo pensiero sul Self?

Non ho mai provato il Self. Ho pubblicato sempre i miei libri tramite casa editrice. Però, credo che sia un'ottima opportunità, sicuramente migliore delle soluzioni offerte dalle case editrici a pagamento.

Progetti futuri?

Molti progetti e poco tempo, purtroppo. Al momento, vorrei pubblicare i miei racconti in un'unica raccolta tematica. Continuo a scrivere poesie, ed è in elaborazione un romanzo storico, una saga che copre un arco temporale di circa 150 anni e si muove a spasso per il Vecchio Continente. Spero di realizzare tutti questi progetti, ma non è da escludere che ci voglia del tempo!

È stato un piacerti ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!

Grazie! In bocca al lupo è il posto migliore dove potrei stare! È stato un piacere partecipare a questa intervista. Un caro saluto a tutti i lettori del blog!

Per seguire Chiara    CHIARA RANTINI - IN CERCA DI PAROLE


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