Andiamo a conoscerlo meglio!
SINOSSI: Nella storia individuale, il passato che conta è quello che si mantiene nel presente. Dove siamo Stati Bene è tuttavia un romanzo sul passato immemorabile, e su ciò che impedisce di pensarlo come semplice rovescio del dritto, come mero contrario del passato di cui si ha memoria. Per elaborare la sua infanzia e raggiungere il suo statuto identitario, Lorenzo ha bisogno di ripercorrere non solo i primi anni di vita di Sofia, sua sorella maggiore, ma anche la giovinezza dei suoi genitori, Alessandra e Matteo. Perché questi fratelli, seppur nati dagli stessi genitori, hanno a che fare con differenti genitorialità.
Edelweiss Ripoli, con una scrittura delicata ma potente, mostra il cuore più irriducibile delle dinamiche relazionali: risalendo fino ai nonni, Lorenzo traccia una genealogia fatta di immaturità affettiva e di improvvisi slanci di tenerezza, di instabilità dei ruoli e di scariche di tensione emotiva talvolta brutali, di rigidità e inibizione, di sbalzi termici tra l’interno e l’esterno e di meccanismi di compenso il più delle volte maldestri. E al lettore non resta che abbracciare, insieme ai personaggi, il paradosso della dipendenza affettiva di una famiglia anaffettiva.
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consapevolezza che il vero motore della mia
famiglia era la devozione, e non l’amore.
Mamma era devota a papà che era devoto a Sofia che era
devota a lui, e poi c’ero io che, invece, amavo tutti»
Edelweiss Ripoli (Roma, 1982), è una farmacista. Vive a Rende, Cosenza. Ha pubblicato alcuni racconti brevi e lunghi e, nel 2017, il suo primo romanzo, Libere, per l’Erudita Editore. Dal 2020 collabora con la rivista Risme.
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