mercoledì 10 novembre 2021

Segnalazione - LA SINDROME DI DIDONE Vol.2: SUPERBIA di Christina Mikaelson

Oggi, vi presento Superbia di Christina Mikaelson, secondo volume della serie La Sindrome di Didone.
Andiamo a conoscerla nel dettaglio!

 

 


 
 
 
 
SINOSSI: Roma 2006.
Caterina e Adriano hanno raggiunto una tregua, entrambi sono venuti a patti con l’attrazione che provano l’uno verso l’altro, ma non hanno ancora rivelato a nessuno la verità sulla loro finta relazione. Intanto, però, il rapporto tra Leonardo e Beatrice inizia a incrinarsi e questo rischierà di intaccare i delicati equilibri che si sono stabiliti.
Anche gli altri personaggi, intrecciati in maniera indissolubile ai protagonisti principali, dovranno fronteggiare le loro insicurezze più profonde.
Superbia, il secondo volume della trilogia, si addentrerà sempre di più nei pensieri e nei sentimenti dei ragazzi del liceo Giulio Cesare, raccontando i loro sogni e le loro debolezze.

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[...]
Le sue labbra erano talmente vicine che sarebbe bastato tirare fuori la lingua per schiudergliele.

Le vide curvarsi in un sorriso sinistro, derisorio. Crudele.
«Rilassati, Farnesi. Qualche bacio e un po’ di petting non ti danno il diritto di comportarti come una fidanzata isterica. Non ti devo rendere conto di quello che faccio. Se avessi voluto stare al guinzaglio mi sarei tenuto Cecilia» la sbeffeggiò, con l’aria di chi poteva avere qualsiasi cosa e chiunque ai suoi piedi con uno schiocco delle dita.
Compresa lei.
 
 
 
 
 

Christina Mikaelson nasce a Catania nel 1991. Nel 2010, si diploma presso il liceo classico e, attualmente, frequenta l’università di “Scienze della formazione” di Catania. La sua passione per la scrittura nasce fin da piccola, non appena è in grado di scrivere i suoi primi temi scolastici. Si avvicina al mondo dei libri a dieci anni, dopo aver letto Harry Potter e la Pietra Filosofale. Qualche anno dopo, comincia a scrivere di suo pugno e a postare online delle fanfiction sull’omonima saga; si esercita così per anni finché non decide di scrivere qualcosa di suo. Per lei la scrittura rappresenta da sempre un’àncora di salvezza, nonché l’unico mezzo attraverso cui può esprimere se stessa.

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