Andiamo a conoscerlo meglio!
SINOSSI: Zopito, affermato ingegnere pescarese residente in pianta stabile a Roma, scopre a 47 anni di essere diventato ormai vecchio per giocare a calcio ma ancora troppo giovane per essere affetto da Mieloma Multiplo. Inizia così la sua partita solitaria contro la malattia sul campo del Policlinico Tor Vergata dove a sostenerlo dagli spalti del reparto troverà l’amata Cucci, gli amici di sempre e tutto il microcosmo ospedaliero. Perché è proprio quando la vita viene messa a repentaglio da un cane mordace che ti insegue che arriva il momento di correre più veloce di Carl Lewis.
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Mi ha fatto navigare nelle sabbie mobili, nelle paludi più melmose,
in cambio della profondità»
Zopito Nobilio (Pescara, 1965), dopo aver conseguito una laurea in Ingegneria elettronica a Milano, inizia a lavorare presso una nota azienda energetica italiana. Da anni residente a Roma, la scoperta nel 2012 di dover fronteggiare una malattia rara diventa per lui l’occasione di fissare su carta la sua intima odissea all’interno delle trame della sanità pubblica italiana e di se stesso.
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