Ciao Alessandra,
benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao, grazie per avermi ospitata nel tuo blog. Se devo
descrivermi in poche parole dico che sono una persona molto socievole,
tollerante, aperta alle novità e al pensiero degli altri e a cui piacciono le
sfide. Infatti mi sono messa in gioco in molti campi e mi interesso un po’ di
tutto. Forse è la mia formazione da architetto che mi porta a guardarmi intorno,
conoscere e cercare di migliorare le cose.
In genere mi piace aiutare le persone a stare meglio, e non solo le
persone ma anche gli animali. Adoro ospitare e cucinare, osservare e scrivere.
Uso le storie che scrivo per denunciare
situazioni di intolleranza, o di difficoltà.
Laureata in
Architettura e Restauro, sei stata architetto, direttrice d’azienda tessile,
direttrice editoriale di piccola casa editrice, presidente provinciale Fismo
(Federazione Italiana Moda) e tenente di Croce Rossa Italiana. Come è scoccata
la scintilla della scrittura e dove trovi il tempo per scrivere?
Da ragazza leggevo moltissimo e scrivevo bene ma non mi ero
mai cimentata in romanzi. Quando ho allentato con il lavoro, e in concomitanza con l’ingresso di mia
figlia Dorotea De Spirito giovanissima nel complesso mondo editoriale, era il
2008, quindi dieci anni fa, ho provato a scrivere dei romanzi. Mi sono trovata
bene con la tastiera e ho prodotto tante storie che perlopiù tenevo per
me. Poi ho partecipato alla prima edizione
del torneo Io Scrittore di Gems, e a
molte altre, sempre arrivando tra i semifinalisti. Mi sono fatta coraggio e ho
proposto un po’ i miei lavori a piccoli editori seri. Ho uno stile che
piace tanto o per niente. Poetico e conciso. Scorrevole, dicono i miei
lettori.
Gestisci il blog
“Gnomosopralerighe”. Di cosa ti occupi nello specifico?
Anche il blog è
stata una sfida a me stessa. Io ho superato gli “anta” da un bel pezzo, stare
in rete, avere un profilo su Fb o un blog era veramente una novità. Mi sono appassionata ad internet sia per
lavoro che per svago partecipando al torneo, e ho preso parte ad un blog non
mio,Lovvy.it, come redattrice di cucina;
alla fine ne ho aperto uno mio che univa la cucina e la scrittura: Gnomosopralerighe,
in cui promuovo autori attraverso interviste “culinarie” molto seguite. Parlo
della mia esperienza nel mondo editoriale, e spazio anche in altri ambienti
della casa, sempre con interviste a scrittori. Insomma la cuoca, architetto e
scrittrice si esprime.
Con il nome Federica
Gnomo Twins sei un’autrice già conosciuta. Perché uno psedonimo?
Al torneo Gems dovevamo mantenete l’anonimato anche sul
gruppo aperto su FB, fu allora che scelsi questo pseudonimo buffo Federica
Gnomo Twins. Gnomo era l’entrata
secondaria dell’università in cui si era iscritta mia figlia, un po’ gnoma mi
sento anche io per via dell’altezza, e allora ho unito le cose: entrare da una
via secondaria nel mondo della scrittura. Alla fine Federica su FB era più conosciuta di Alessandra e
allora ho firmato così i primi racconti e romanzi pubblicati. Poi fu Cristina
Lattaro, direttrice di Amarganta che mi spronò a firmare "Darkside" con il mio
vero nome.
Hai all’attivo
parecchi racconti e romanzi. Quale preferisci tra i due generi?
Essendo
concisa, essenziale e diretta il racconto mi si adatta meglio, ma poi mi rendo
conto di amare molto i romanzi brevi. Diciamo che la mia specialità sono le
storie autoconclusive in meno di 240 pagine. Non mi piace trascinare il lettore
in brodi allungati tanto per…
Nel 2016, partecipi
all’antologia “Oltre l’arcobaleno” con il racconto “Il fantasma del suo amore.
Perché il genere m/m?
Perché io scrivo m/m dal 2009, quando in Italia era
difficile farsi pubblicare. Mandavo le storie alle case editrici e mi rispondevano
che la storia era bella e ben scritta ma era un genere difficile, che non avrebbe venduto, non sapevano dove posizionare in libreria questi
libri. Io sono sempre stata convinta che il romantico ben scritto e con valori
di fondo che vadano oltre la storiella d’amore
e quindi l’m/m che permette di
sondare amori difficili, avrebbero
trovato molto seguito. E così è stato, ma dovevano aprire la pista gli
stranieri, a noi italiani non crede mai nessuno. Ora l’m/m è un genere in piena crescita,
soprattutto se ben scritto e non volgare.
Nel 2013 pubblichi “Il ragazzo alla pari” sotto
pseudonimo. Di cosa si tratta?
"Il ragazzo alla pari" è una commedia
romantica che affronta la nascita di un amore tra una quarantenne e un ragazzo
di ventitre anni.
Una storia spiritosa, piena di spunti per riflettere ma
anche piccante. L’ho scritta nel 2010, è arrivata semifinalista a Io Scrittore,
e poi la proposi a Gremese che la pubblicò. Era l’epoca dei primi romanzi
romantici hot. Io naturalmente ne ho
fatto un libro per sorridere e denunciare il diverso trattamento che viene
fatto ad un uomo maturo se si innamora di una ventenne rispetto a una donna
matura che perde la testa per un ragazzo. Ora li chiamano toy boy,all’epoca
erano rari i casi di donne che sceglievano queste relazioni.
Nel 2015, esce “Darkside”, dove affronti il tema
dell’incesto. Come è stato accolto dal pubblico?
Bene, diciamo che è un
incesto presunto, accennato, quindi … ma non posso svelare il finale. "Darkside"
è la zona oscura di tutti noi, il pianeta degli scarti. Anche in questa storia
c’è l’amore che redime.
Nel 2016 pubblichi
poi il romanzo storico “Ritratto di un preziosissimo amore indecente” sotto
pseudonimo, attualmente in procinto di essere ripubblicato con il tuo vero
nome. Perché lo storico?
Questo romanzo ha
una genesi strana, da architetto
adoro Vienna e la Secessione viennese, ad un tratto, vedendo un quadro
di Egon Schiele ho pensato di scrivere una storia ambientata nella Vienna
imperiale dei primi del ‘900, una storia
m/m, una storia di forte passione sia artistica che amorosa tra un pittore e il
suo modello. L’ho scritto in pochi giorni come in trance, come se un pittore mi
narrasse la sua vera vita e l’ incontro con questo modello. Anche il linguaggio
è dell’epoca, è il mio romanzo più bello. Ora, è stato ritirato dal mercato, ma molti mi chiedono di ripubblicarlo e
vorrei farlo a mio nome. Sono stanca dello pseudonimo.
E, nel 2018, esce
“Due cuori e una zampa”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Troveranno me, e il mio amore per le storie vere. Questo romanzo nasce dal racconto di una ragazza, dall’amore per
il suo cane, e dalla forza di volontà e dignità di voler condurre una vita
normale. E’ una vera storia d’amore con
cui torno alla mia amata commedia romantica, Max il cane è un simpatico ruffiano che fa battute a
raffica.
I proventi di questo libro, come quelli di tutti gli altri
vanno ad aiutare delle associazioni, stavolta aiuteranno “mifidodifido” che
provvede ai cuccioli abbandonati e trova loro sistemazioni in famiglie.
Quali tematiche
affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
Stavolta affronto l’amore che
va oltre le apparenze, va oltre i sensi, e trasforma due esseri imperfetti in persone migliori. Due diversità a
confronto, un bel romanzo per sorridere e riflettere, leggero e profondo.
Qual è stato l’input
per questo libro?
Un incidente mi portò in ospedale e da lì, osservando e
ascoltando, è nata questa storia.
Il tuo pensiero sul
self publishing?
All’estero è la scelta di molti big, in Italia ci sono
ancora tanti pregiudizi. Io ho fatto anni fa una esperienza con Youcanprint, e proprio con un m/m, più
che altro per imparare le fasi tecniche della composizione di un libro. Oggi ci
sono tante piattaforme, e tutti possono pubblicare, è facile; alla fine come diffusione del romanzo la differenza con
le piccole case editrici è poca, ma
manca il confronto diretto con un vero editor che si ha solo con le buone case editrici.
Progetti futuri?
Visto
che già suggerisco titoli, vorrei imparare a progettare copertine valide.
Come scrittrice ho alcuni romanzi pronti a cui lavorare, ma mi chiedo spesso se ne valga la pena, i tempi sono cambiati, i nuovi lettori cercano
altro e io, come Marcello Marchesi, sono
una “signora di mezza età”.
Per seguire Alessandra GNOMO SOPRALERIGHE
Grazie di cuore per la bella e completa intervista che aiuta a svelare il mistero della Gnoma, e tanti altri segreti.
RispondiEliminaa te cara
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