lunedì 4 giugno 2018

INTERVISTA A SORAYA TIEZZI


Ciao Soraya, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda, grazie per avermi ospitata. Cosa posso dire di me? Ho quasi 24 anni, vivo in un paese della Toscana che si chiama Sarteano, ma conto prima o poi di trasferirmi a Roma, mi sento un po’ diversa da chi ha la mia età perché non mi piacciono le cose che comunemente piacciono a tutti quelli della mia età. Mi piace scrivere ovviamente, leggere sempre generi storici o drammatici per lo più, doppiare, fare foto e creare video.

Sei diplomata nel settore di accompagnatore turistico. Quando si è accesa in te la passione per la scrittura?

Dalla terza superiore direi, quando ho scelto il turistico non sapevo davvero cosa volessi fare, credo che nessuno in terza media lo sappia, mi è scattata dopo la passione, soprattutto dopo aver visitato alcuni posti del Peloponneso che mi sono rimasti veramente nel cuore, come Epidauro.

Sei appassionata anche di doppiaggio e sta frequentando un’accademia a Roma. Parlacene.

Sì, all’inizio è iniziata un po’ per gioco, volevo vedere come sarebbe stata la mia voce sui personaggi che mi piacciono e ho iniziato da sola. Quando volevo fare l’accademia trovai lavoro in un museo e così rimandai, poi per vari motivi sono venuta via e ho deciso di iscrivermi, ed è stata la scelta migliore che abbia fatto da molti anni sinceramente, perché mi ha aiutata a venire fuori, a conoscere gente nuova e stupenda, a diventare brava nel doppiaggio, mi esercito tutti i giorni. Ora, il corso base è finito, ma conto a Ottobre di iniziare quello professionale.

 
Perché il romanzo storico?

Perché è un genere che mi affascina, mi affascina la storia antica, ma non solo scriverne, io adoro pure leggere romanzi storici e ne ho letti parecchi bellissimi. Mi viene più semplice scrivere del passato piuttosto che del nostro tempo, nonostante io stia vivendo ora e non nel passato. Fortunatamente molta gente lo apprezza, nel mio paese anche e mi sostengono.


Esordisci nel 2016 con “Ermione di Sparta”. Lasciacene un assaggio.

[...] Ero lì per un solo motivo.
Paride, Elena.
«Ho i miei motivi principe di Ftia, motivi che tu non comprenderesti.»
«Non ti giudico per ciò che vuoi.»
«Non puoi, perché non sai ciò che voglio.»
«Rivuoi tua madre, suppongo.»
«No, Elena non è più mia madre. Mia madre è morta il giorno in cui mi ha abbandonata a Sparta.»
«Allora vuoi vendetta.»
«Io la chiamerei giustizia, sono solo dei codardi, se solo si fossero consegnati questa guerra sarebbe finita da tempo e molte persone sarebbero ancora vive.»
«Non si può andare contro il volere degli Dei.»
«Non credo più in loro.»
«Queste sono parole pericolose.»
Era freddo e distaccato, mi stava riprendendo per aver sfidato forze superiori a chiunque.
« Cos’altro possono farmi? Mi hanno già portato via tutto ciò a cui tenevo. Mia madre se ne è andata, mio padre è partito per la guerra, mia cugina è stata sacrificata su un altare come si fa con gli animali. Dimmi, valeva davvero così poco la sua vita? E per cosa? Per il volere di uno dei tuoi Dei.» [...]
Segue il contemporaneo “Luminose stelle sul cielo di Kabul”. Di cosa si tratta?

"Luminose stelle sul cielo di Kabul" tratta tematiche molto delicate come i diritti delle donne sotto il regime dei Talebani in Afghanistan, ovviamente la mia è una storia inventata ma non per questo alcune cose non succedono davvero.
La mia protagonista è una giovane ragazza spensierata con dei genitori aperti mentalmente, poi però le sorti cambiano. Il fratello di Camila, Farid, parte per combattere e, alla fine, quando la famiglia decide di trasferirsi, lei è costretta a restare per salvare la vita, non solo del ragazzo che ama (Jamal), ma anche di tutta la sua famiglia; così inizia la seconda parte della sua vita assieme ad Hares, diventa a tutti gli effetti una donna che farà di tutto per proteggere i suoi tre figli e la sua migliore amica, Bohara.

E, nel 2017, pubblichi “Il generale di Alessandro Magno”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Sì, è uscito nel luglio del 2017, quasi un anno fa ed ero veramente emozionata per questo libro, forse più che per gli altri. Tornando a noi, all’interno troveranno scritta la vita di Alessandro, ho cercato di essere il più fedele possibile a ciò che ho trovato documentandomi. Dall’infanzia di Alessandro, ovviamente narrata dal punto di vista di Efestione, fino a quando diventa re e tutte le sue campagne e la tragica morte avvenuta a poco più di trent’anni. Ma troveranno anche amore incondizionato e amicizia e lealtà.




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Quali tematiche affronti?

Parlo di guerre, dato che Alessandro era un conquistatore fondamentalmente, di amore tra due uomini o anche più di due, lotte per la sopravvivenza e il potere, amicizia, tradimenti, dato che Alessandro venne tradito nel corso della sua vita, di come l’impero e il mondo che aveva sognato venne alla fine distrutto da coloro che lo avevano aiutato a crearlo. Affronto molti temi e spero di esserne stata all’altezza.


Quale messaggio vuoi trasmettere?

Non credo di avere un messaggio, l’unica cosa che posso dire è che la storia va amata perché dalla storia possiamo evitare di commettere errori terribili accaduti nel nostro passato.


Qual è stato l’input per questo libro?

Non lo so sinceramente, credo che l’idea mi sia venuta in mente dopo aver letto "La canzone di Achille" e dopo aver vist il film "Alexander", così mi sono messa alla prova.


Perché Alessandro Magno?

Avendo già scritto indirettamente su Achille e Patroclo, la mia scelta è caduta su di lui non solo perché era un grande combattente e un conquistatore e un sognatore, ma anche perché volevo raccontare dell’amore tra due uomini o di una forte amicizia come quella che c’era tra Alessandro ed Efestione, senza però cadere nel banale o nel volgare, cosa che sono sicura di non aver fatto.


Il tuo pensiero sul Self Publishing?

Sono più propensa al Self Publishing per i problemi che ho avuto con delle CE, quindi preferisco poter gestire io il tutto, decidere il prezzo e vedere le vendite. Ovviamente è una cosa soggettiva, ognuno è libero di fare come più preferisce.


Progetti in cantiere?

A dire il vero, molti, ma sono bloccata come non mai.
Ho una storia ambientata tra Pompei e Roma, di un ragazzo che vuole essere un gladiatore, ma il padre vorrebbe che diventasse un generale come lui, e si innamora di una ragazza che non potrà mai essere sua perché è una vestale.
Uno su Tutankhamon, ho scritto quasi cento pagine, pur non avendo grandi informazioni a riguardo, mi sono basata su alcuni documentari e cose scritte che ho trovato sul web per lo più.
Ne ho un altro contemporaneo, di una ragazza che ho deciso di chiamare Aditi, che viene adottata da un orfanotrofio indiano e finisce con una famiglia di Roma che la ama immensamente, ma crescendo ha bisogno di sapere chi è.
Un altro ancora ambientato in Norvegia nel periodo dei vichinghi.
Uno su Maria Antonietta appena iniziato e due fantasy: uno su due ragazzi scelti dagli dei dei vichinghi per fermare il Ragnarok, e un altro su un angelo di nome Lya, che per un suo errore ha perso le sue ali e la possibilità di avere dei protetti ma non la sua immortalità, rimastale come punizione.
Sì sono molti, spero vivamente di pubblicare qualcosa entro il 2018.


È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!

Piacere mio, grazie a te e crepi il lupo!

Per seguire Soraya   SORAYA TIEZZI AUTRICE


 Booktrailer

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