Ciao Cristian, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa
di te.
Ciao, sono nato a Civitavecchia ma vivo a Nettuno da qualche
anno, precisamente da quando è nato mio figlio Jonathan, mi reputo un giovane
papà anche se l’età avanza e ora sono al traguardo dei trentacinque.
Ovviamente la mia passione più grande è la scrittura, che nasce dalla lettura,
ma ho anche un’altra passione, che mi permette di attingere e alimentare la mia
fantasia, ed è il cinema. Colleziono fumetti e gadget inerenti al mondo dei
comics americani e giapponesi fin da bambino, adoro viaggiare e godermi i
segreti dei posti in cui vado.
Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura e dove
trovi il tempo per scrivere?
La scintilla si accese già in tenera età, scrivevo storie di
paura per lo più e fantastiche, fin da che ho memoria ho sempre adorato
scrivere, creare i miei mondi e rifugiarmici all’interno. Per quanto riguarda
il tempo per scrivere, me lo creo, non essendo un professionista ho molto altro
da fare nella giornata, quindi uso i momenti notturni, o prima dell’alba. Mio
figlio appena nato mi ha dato una grande mano in questo senso, non dormiva mai
più di due ore di seguito quindi scrivevo nelle pause da lui concesse.
Quali sono i tuoi autori preferiti, e quanto c’è di loro nei
tuoi testi?
I miei autori preferiti sono Tolkien, Dickens, Wilde e,
uscendo dai grandi classici, la J.K Rowling che considero un vero genio per
tutto quello che è riuscita a creare. Il maestro Tolkien è comunque
imbattibile, e di lui nel romanzo c'è molto, se non moltissimo; lui ha aperto il
mondo del fantasy, e io ci sono entrato non uscendone più.
Che libro riposa, ora, sul tuo comodino?
Il libro che ora sto leggendo è "Il Guardiano dei demoni" di
Peter V. Brett, il romanzo d’esordio di questo ragazzo statunitense.
Il tuo pensiero sul Self Publishing?
Un mondo duro, ma che dà l’opportunità di farsi conoscere
senza una grande, o media casa editrice; è vero che un self deve farsi il mazzo
per far conoscere il suo romanzo, cercando di farsi pubblicità e non
sempre questo risulta facile. Per un autore emergente è veramente arduo farsi
notare dalle case editrici, quindi perché intanto non provarci da soli? Magari,
proprio cosi arriverà la tanto attesa chiamata.
Nella tua vita, hai affrontato anche un viaggio spirituale.
Hai mai pensato di inserire la tua esperienza in un romanzo?
Sì, ci ho pensato e ci penso tuttora, ma ancora è presto per
narrare questa mia avventura di vita, è estremamente profonda, con svolte
drammatiche che mi hanno cambiato per sempre, per fortuna posso dire in meglio,
ma certamente mi alletta l’idea di romanzare tutto, lo farò prima o poi.
Perché il fantasy?
È un genere che mi piace molto, sono affascinato dalle
magie, dalle battaglie epiche e dagli eroi mitologici. Questo mi ha portato ad
avvicinarmi a dei giochi di ruolo, dove facevo il narratore; "Il viaggio degli
eroi" nasce proprio così, da un’avventura di un gioco di ruolo che si è trasformata
in una storia districata in tre volumi e, chissà, magari continuerà in
futuro.
Nel 2018, esordisci con “Il viaggio degli eroi – Il
giuramento”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Troveranno l’epicità, l’amore, l’amicizia, il mistero e il
mio cuore; spero veramente di arrivare al cuore di ogni lettore, così da farli
affezionare a tutti i personaggi di Inglor.
Quali tematiche affronti?
Il tema più presente è proprio il viaggio, il mutamento del
carattere che facciamo, che lo scegliamo oppure no. Ma si parla di diversità,
di avere il coraggio di cambiare la propria vita, soprattutto quello che non ci
piace. Del sostegno dell’amicizia, della solitudine che tutti proviamo almeno
una volta nella vita, della voglia di vincere.
Quale messaggio vuoi trasmettere?
Avere coraggio e credere nel potenziale infinito che
tutti noi abbiamo nel nostro cuore. Siamo davvero in grado di poter fare tutto
quello che desideriamo.
Qual è stato l’input per questo libro?
L’averlo sognato, mi sono sentito dire che il mio sogno era
destinato a rimanere in un cassetto, nessun sogno viene creato dall’anima per
essere rinchiuso. Dovevo dimostrare che possiamo realizzare, basta crederci.
Perché una serie?
Le gesta degli eroi e tutto quello che ho in mente per loro
sono impossibili da trascrivere in un solo romanzo, e poi perché sono molto più
belle!
Progetti futuri?
Il mio progetto futuro, una volta terminato con la saga de "Il viaggio degli eroi", sarà proprio scrivere un thriller a sfondo horror. Non vedo
l’ora!
È stato un piacere ospitarti nel blog. In bocca al lupo!
Per seguire Cristian CRISTIAN TAIANI SCRITTORE
È stato un piacere ospitarti nel blog. In bocca al lupo!
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