lunedì 6 maggio 2019

INTERVISTA A CRISTIAN TAIANI


Ciao Cristian, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao, sono nato a Civitavecchia ma vivo a Nettuno da qualche anno, precisamente da quando è nato mio figlio Jonathan, mi reputo un giovane papà anche se l’età avanza e ora sono al traguardo dei trentacinque. Ovviamente la mia passione più grande è la scrittura, che nasce dalla lettura, ma ho anche un’altra passione, che mi permette di attingere e alimentare la mia fantasia, ed è il cinema. Colleziono fumetti e gadget inerenti al mondo dei comics americani e giapponesi fin da bambino, adoro viaggiare e godermi i segreti dei posti in cui vado.

Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura e dove trovi il tempo per scrivere?

La scintilla si accese già in tenera età, scrivevo storie di paura per lo più e fantastiche, fin da che ho memoria ho sempre adorato scrivere, creare i miei mondi e rifugiarmici all’interno. Per quanto riguarda il tempo per scrivere, me lo creo, non essendo un professionista ho molto altro da fare nella giornata, quindi uso i momenti notturni, o prima dell’alba. Mio figlio appena nato mi ha dato una grande mano in questo senso, non dormiva mai più di due ore di seguito quindi scrivevo nelle pause da lui concesse.

Quali sono i tuoi autori preferiti, e quanto c’è di loro nei tuoi testi?

I miei autori preferiti sono Tolkien, Dickens, Wilde e, uscendo dai grandi classici, la J.K Rowling che considero un vero genio per tutto quello che è riuscita a creare. Il maestro Tolkien è comunque imbattibile, e di lui nel romanzo c'è molto, se non moltissimo; lui ha aperto il mondo del fantasy, e io ci sono entrato non uscendone più.

Che libro riposa, ora, sul tuo comodino?

Il libro che ora sto leggendo è "Il Guardiano dei demoni" di Peter V. Brett, il romanzo d’esordio di questo ragazzo statunitense.

Il tuo pensiero sul Self Publishing?

Un mondo duro, ma che dà l’opportunità di farsi conoscere senza una grande, o media casa editrice; è vero che un self deve farsi il mazzo per far conoscere il suo romanzo, cercando di farsi pubblicità e non sempre questo risulta facile. Per un autore emergente è veramente arduo farsi notare dalle case editrici, quindi perché intanto non provarci da soli? Magari, proprio cosi arriverà la tanto attesa chiamata.

Nella tua vita, hai affrontato anche un viaggio spirituale. Hai mai pensato di inserire la tua esperienza in un romanzo?

Sì, ci ho pensato e ci penso tuttora, ma ancora è presto per narrare questa mia avventura di vita, è estremamente profonda, con svolte drammatiche che mi hanno cambiato per sempre, per fortuna posso dire in meglio, ma certamente mi alletta l’idea di romanzare tutto, lo farò prima o poi.

Perché il fantasy?

È un genere che mi piace molto, sono affascinato dalle magie, dalle battaglie epiche e dagli eroi mitologici. Questo mi ha portato ad avvicinarmi a dei giochi di ruolo, dove facevo il narratore; "Il viaggio degli eroi" nasce proprio così, da un’avventura di un gioco di ruolo che si è trasformata in una storia districata in tre volumi e, chissà, magari continuerà in futuro.

Nel 2018, esordisci con “Il viaggio degli eroi – Il giuramento”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Troveranno l’epicità, l’amore, l’amicizia, il mistero e il mio cuore; spero veramente di arrivare al cuore di ogni lettore, così da farli affezionare a tutti i personaggi di Inglor.


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Quali tematiche affronti?

Il tema più presente è proprio il viaggio, il mutamento del carattere che facciamo, che lo scegliamo oppure no. Ma si parla di diversità, di avere il coraggio di cambiare la propria vita, soprattutto quello che non ci piace. Del sostegno dell’amicizia, della solitudine che tutti proviamo almeno una volta nella vita, della voglia di vincere.

Quale messaggio vuoi trasmettere?

Avere coraggio e credere nel potenziale infinito che tutti noi abbiamo nel nostro cuore. Siamo davvero in grado di poter fare tutto quello che desideriamo.

Qual è stato l’input per questo libro?

L’averlo sognato, mi sono sentito dire che il mio sogno era destinato a rimanere in un cassetto, nessun sogno viene creato dall’anima per essere rinchiuso. Dovevo dimostrare che possiamo realizzare, basta crederci.

Perché una serie?

Le gesta degli eroi e tutto quello che ho in mente per loro sono impossibili da trascrivere in un solo romanzo, e poi perché sono molto più belle!

Progetti futuri?

Il mio progetto futuro, una volta terminato con la saga de "Il viaggio degli eroi", sarà proprio scrivere un thriller a sfondo horror. Non vedo l’ora! 

È stato un piacere ospitarti nel blog. In bocca al lupo! 

Per seguire Cristian CRISTIAN TAIANI SCRITTORE





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