Ciao Gianluca, benvenuto nel mio blog. Raccontaci qualcosa
di te.
Ciao! Sono nato a Genova e ho vissuto qualche anno in
Lombardia, poi in Piemonte, la regione dove attualmente vivo.
Per la precisione, abito ad Alba, in provincia di Cuneo.
E’ una città ricca di storia (romana, medievale, partigiana), di cultura e di
tante cose buone, come la Nutella, il tartufo e il vino.
Ho 47 anni, una moglie, Serena, e un figlio, Martino,
semplicemente fantastici.
Oltre alla mia famiglia le mie passioni sono il mio
lavoro, cioè l’artista di strada, di palco e di circo, la lettura e il cinema.
Hai lavorato in qualità di assistente all’autonomia di
ragazzi disabili e come animatore di vari doposcuola e centri estivi, seguono
poi vari corsi e laboratori per cooperative di servizi sociali e per le scuole.
Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura e dove trovi il tempo per
scrivere?
Scrivo sin da ragazzo, per hobby, per i miei amici e
compagni di liceo.
Poi, nove anni fa, è nato mio figlio Martino e ho scritto
una favola da leggergli ad alta voce, con tanti animali parlanti, tanti
personaggi, il circo e il lieto fine.
Da lì, ho ripreso a scrivere più assiduamente.
Il tempo non è tanto per scrivere, ma per fare una cosa
che ti piace, trovi sempre tempo.
Sei fondatore dell’associazione “Apriti Circo” e di una
scuola di circo educativo, oltre ai vari laboratori con i quali ti
sei formato. Parlacene. Dove nasce questa tua passione?
Ho iniziato questa grande avventura nel 1999,
partecipando a un corso di improvvisazione teatrale di otto mesi, da inizio
ottobre a fine maggio, che mi ha letteralmente aperto gli occhi, la mente e il
cuore su un nuovo mondo.
Lo spettacolo, l’arte di strada e il circo mi sono sempre
piaciuti. Mio nonno Mario mi stupiva in continuazione con effetti magici
sconvolgenti, almeno per un bambino.
Dopo il corso, mi sono lanciato, ho partecipato a corsi
clown, a workshop di giocoleria, ho imparato la magia, l’arte di gestire il
pubblico, le “malizie” per trasformare tutto in spettacolo.
Sei anche direttore artistico e ideatore del minifestival
annuale di circo “Parkeggiamo”, ormai alla sua decima edizione. Di cosa si
tratta?
"Parkeggiamo" era un sogno!
Un minifestival di circo contemporaneo, della durata di
un giorno (l’ultimo sabato di maggio), in una location particolare, il parco
R.Sobrino di Alba. Un parco recintato, ampio, ombreggiato e molto frequentato
dalle famiglie albesi.
Per dieci edizioni mia moglie ed io abbiamo organizzato
con amore questo festival (al mattino laboratori di arti circensi aperti a
tutti e giochi di una volta e al pomeriggio due/tre spettacoli adatti a tutta
la famiglia).
Purtroppo, un evento amato dalla popolazione e dagli
organizzatori, ma senza grande contributo da parte degli enti locali (ad esempio
il comune) non può sostenersi economicamente da solo e, quindi, la decima
edizione (2018) è stata l’ultima.
Si può dire che tu abbia girato tantissime piazze sia estere
che italiane, distinguendoti e vincendo anche numerosi riconoscimenti. Il tuo
lavoro è fonte di ispirazione per te?
Il mio lavoro mi permette di conoscere, o anche solo
incontrare moltissime persone, ascoltare storie, vedere e visitare posti.
Il mio lavoro mi permette di mantenere la mente aperta e
la passione sempre viva.
Esordisci nel 2013, con la favola “Il circo degli animali”
e, nel 2018, esce “La vita è tutta uno spettacolo (comico)”. Che riscontro hai
avuto dal pubblico, con questi libri non propriamente comuni?
“Il circo degli animali” è una favola di una decina di
pagine scritte, che ha avuto una tiratura e vendita di duecento copie, ma che
sarebbe dovuto essere un libro illustrato.
E’ ancora un piccolo sogno nel cassetto.
“La vita è tutta uno spettacolo (comico)” è un libro personale, ma molto comico e comprensibile da tutti. E’ un libro che
leggi e rileggi. Io amo definirlo “Una buona dose di buon umore”. In un anno ne
ho venduto praticamente da solo duecentocinquanta copie. Io sono contento, anche perché le ho
firmate e dedicate praticamente tutte!
Nel 2018, esce anche il “Primo manuale di Sport Stacking”.
Lasciacene un assaggio.
Lo Sport Stacking è uno sport, conosciuto e praticato a
livello mondiale, non ancora molto noto in Italia, ma molto coinvolgente e
utile per la coordinazione oculo-manuale.
In soldoni, lo Sport Stacking consiste nel comporre e
scomporre nel minor tempo possibile sequenze di bicchieri speciali.
E questo è il primo manuale al mondo che spiega storia e
tecniche, giochi e trucchi di questo fantastico sport.
Ed è recente l’uscita di “La vita dell’artista di strada”.
Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Nato dall’idea di scrivere un manuale pratico su come
diventare artista di strada, come e dove presentare uno spettacolo in piazza,
leggi e regole di buon comportamento, è anche ricco di aneddoti personali e di
altri artisti di strada, di storia e storie, di curiosità riguardo a personaggi
famosi che hanno iniziato “in strada” o che si sono esibiti in strada.
Interessante anche la bibliografia e la sitografia al
fondo.
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
Lo spettacolo di strada viene affrontato a 360°: quando
farlo, dove mettersi, come è strutturato uno street show classico, cosa funziona,
il “cappello”, creare il “cerchio”, ecc.
Oltre alla storia dell’arte di strada, a storie e
aneddoti di personaggi più o meno famosi, feeedback di artisti e di pubblico,
regole, normative… ecc.
Il messaggio principale è che ognuno può fare il lavoro dei
suoi sogni e può essere felice del proprio lavoro.
In questo libro trovi strumenti utili per tutti.
Qual è stato l’input per questo libro?
Era da un po' che l’idea mi frullava per la testa, poi il
destino mi ha aiutato.
L’editore Giochidimagia Editore mi ha chiesto di scrivere
un libro del genere, e io ho accettato con entusiasmo.
Progetti futuri?
Sto scrivendo una storia di “fantascienza” con un finale
a sorpresa a dir poco spettacolare, ma non ti svelo nulla. Sappi solo che è la
storia di un alieno che viaggia attraverso l’universo alla ricerca di forme di
vita intelligenti e approda sulla Terra.
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!
Grazie! Viva il lupo!
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