sabato 23 gennaio 2016

Quel libro nel cassetto - IL ROMANCE STORICO EROTICO secondo LAURA GAY

Oggi, per l'appuntamento mensile con la rubrica #quellibronelcassetto, dedicata al mondo degli autori emergenti e non, affrontiamo un genere applaudito, discusso e amato: L'EROTICO.
Questo non sarà l'unico approfondimento per questo interessante argomento, iniziamo con un'autrice importante e lo facciamo dedicandoci al ROMANCE STORICO EROTICO.
Ho scelto questo connubio perchè più volte mi sono imbattuta in discussioni tra autrici e tra lettori/autrici sull'argomento.
C'è chi considera i due generi (erotico e storico) incompatibili. Oggi ne parliamo insieme a un'autrice che stimo molto: LAURA GAY.




Laura si  è distinta negli anni per i suoi romanzi di qualità, ha all'attivo numerosi romance storici, time-travel, erotici e romantic suspense. Dall'esordio nel 2008 con il romanzo "Edmond e Charlotte - Le scelte dell'amore" non si è più fermata, è inoltre curatrice della collana erotica "Senza Sfumature" (Delos Digital) e collaboratrice dei blog "La mia biblioteca romantica" e "Insaziabili Letture".
Ma lasciamo a lei la parola ora!




Ciao Laura, benvenuta nel mio blog. Definiamo innanzitutto il concetto di “letteratura erotica”.

Ciao Linda, grazie per avermi accolta. Dunque, per letteratura erotica si intende tutta quella produzione letteraria che ha come temi principali la sessualità e l’amore fisico, ma anche la seduzione e la sensualità. Il romanzo erotico deve innanzitutto produrre eccitazione sessuale nel lettore, questo è il suo scopo primario.

Voglio affrontare con te l’erotismo nel contesto storico, più volte dibattuto e criticato. Sfatiamo la diceria che i due generi non si possano accostare.

Alcuni sono convinti che l’erotismo sia poco credibile se inserito in un contesto storico, perché nelle epoche passate le donne non vivevano liberamente la propria sessualità e via dicendo. Niente di più sbagliato. L’erotismo è sempre esistito, sarebbe assurdo sostenere il contrario. Proviamo a pensare al "Decamerone" del Boccaccio, o andando ancora più indietro nel tempo, alle commedie di Plauto o ancora alle poesie di Catullo, per non parlare dei versi erotici di Pietro Aretino. Insomma, chi sostiene queste teorie non conosce la storia e la letteratura come dovrebbe. Naturalmente, per scrivere un buon romanzo erotico di ambientazione storica è necessaria un’ottima documentazione sul periodo affrontato. Per esempio, non potremmo ambientare la nostra storia nel 1800 e pretendere che una giovane di buona famiglia, ancora vergine e vissuta nella più totale ignoranza dell’amore fisico, come spesso accadeva all’epoca, si comporti e si esprima come una cortigiana. Ma di qui a dire che non si possa ambientare un romanzo erotico nel XIX secolo ce ne corre! A quei tempi esistevano anche le cortigiane o le popolane, di sicuro più smaliziate delle dame del bonton. E c’erano mogli e vedove che intrattenevano relazioni illecite e che vivevano la sessualità appieno, pur cercando la più totale discrezione. Ne abbiamo parecchi esempi in letteratura. Quindi, sfatiamo pure questo mito!

Romanzi come “Jane Eyre” di Charlotte Bronte sono passati alla storia per essere stati, forse, i primi con una dose di erotismo che andava controcorrente. Sei d’accordo?

Be’, sicuramente romanzi come “Jane Eyre” o come “Cime tempestose” hanno costituito per l’epoca in cui sono stati scritti una grande innovazione. Anche perché frutto della fantasia femminile, cosa piuttosto straordinaria per quei tempi. Naturalmente, affrontano l’erotismo in maniera molto velata, ma sono comunque romanzi passionali, in cui l’attrazione fisica ha la sua importanza.

Allo stesso modo, Jane Austen ed Elizabeth Gaskell sono considerate autrici capaci di inserire un forte erotismo senza far sfiorare mai i protagonisti. Dicci la tua.

Concordo. Decisamente. Anche perché, a mio parere, un buon romanzo erotico non deve necessariamente mostrare scene di sesso esplicito, o comunque non basta il sesso a fare di un romanzo un buon erotico. È necessaria soprattutto la tensione erotica tra i personaggi. Tensione che non si esprime solo attraverso la sessualità, bensì attraverso le parole, gli sguardi. Se un’autrice è in gamba, è in grado di accendere nelle lettrici una fiamma ardente, anche senza far mai sfiorare i suoi protagonisti. E la Austen e la Gaskell, sono maestre in questo.

L’erotismo nel genere storico è stato ampiamente affrontato nel contesto storico. Autrici come la Woodwiss sono considerate quasi spregiudicate e capaci di alzare relativamente la temperatura nelle lettrici. Perché, dunque, c’è ancora tanta discriminazione al riguardo? 


Perché? Io credo soprattutto perché questo tipo di letteratura è scritta dalle donne per le donne. E in una società ancora prettamente maschilista come la nostra questo non è accettabile. Insomma, se un uomo scrive un romanzo in cui ci sono scene di sesso esplicito scrive alta letteratura. Se lo fa una donna, è letteratura di serie B. Francamente, lo trovo un po’ assurdo.

Alcune lettrici, amanti dei romanzi ottocenteschi e cresciute con la Austen, considerano un abominio inserire scene di sesso in un romanzo storico perché non attinente al contesto. La tua riflessione?

Credo di aver già risposto a questa domanda. Posso solo aggiungere che alcune lettrici hanno ancora una mentalità ristretta e non sono pronte a leggere scene con sesso esplicito. È questione di gusti. Però trovo sbagliato addurre come scusa il fatto che un romanzo erotico non sarebbe credibile in un contesto storico, per i motivi elencati sopra.

Autrici che scrivono romance nel 1800 Vs. Autrici che scrivono romance ambientati nel 1800. Una differenza importante. Perché ci sono autori e lettori tuttora convinti che un’ambientazione ottocentesca debba bandire le scene di sesso? I dogmi della società che non vedevano di buon occhio le Donne Autrici e ne vietavano scene troppo esplicite sono ancora quelli di una volta?

Evidentemente, questi dogmi ancora non sono stati banditi dalla nostra società. Se una donna scrive scene di sesso esplicito si storce il naso, a maggior ragione se scrive uno storico. Ma come ho detto prima, la sessualità esisteva anche nell’Ottocento. Esistevano le relazioni extraconiugali. Esistevano le cortigiane. E un uomo e una donna facevano l’amore esattamente come lo facciamo oggi, oserei dire per fortuna. E il fatto che una scrittrice come la Austen non si sia mai azzardata a descrivere una scena erotica, in quanto all’epoca sarebbe stato inconcepibile, non significa che al giorno d’oggi non si possa fare. Siamo nel XXI secolo. Le donne dovrebbero essere un po’ più emancipate! 

 
Quando il confine tra erotismo e pornografia si fa sottile?


L’erotismo, a mio parere, diventa pornografia quando l’atto sessuale di riduce a meri gesti meccanici. Ma questo confine è di per sé molto sottile.

Quanto è importante l’ambientazione in un erotico storico?


Secondo me dipende molto dai gusti e dallo stile dell’autrice. Mi spiego meglio, se il romanzo è in primis un erotico, la sua finalità principale è quella di produrre eccitazione sessuale nel lettore. L’ambientazione può essere appena accennata oppure dettagliata, a discrezione dell’autrice. Quello che conta è la documentazione. Se decido di scrivere un romanzo erotico di ambientazione storica, devo conoscere il periodo che vado ad affrontare. Non ci sono santi. Anche se non ho intenzione di descrivere minuziosamente l’ambientazione, devo conoscerla. Altrimenti, si rischierebbe di cadere in errori grossolani o risulteremmo poco credibili, un po’ come ho spiegato in una delle prime domande.

Un’ultima domanda più soggettiva: che cos'è erotico per te in un romanzo?

Per me è erotica la seduzione. La sensualità. La tensione sessuale tra i personaggi. Mi piacciono anche le scene di sesso esplicito, se ben descritte e non volgari, ma prima di ogni cosa in un buon romanzo erotico devono esserci gli elementi citati sopra. E purtroppo, quando devo valutare un manoscritto, mi accorgo che spesso queste caratteristiche mancano. Molte autrici sono convinte che basti piazzare una scena di sesso esplicito per creare un erotico, e non è così. 





1. SAPER CREARE TENSIONE EROTICA: Non basta saper descrivere ottime scene di sesso per scrivere un buon erotico. È necessario riuscire a creare tensione erotica tra i personaggi.

2. NESSUNA VOLGARITA': Erotismo e pornografia non sono la stessa cosa. Evitate la volgarità, in favore della sensualità.

3. DOCUMENTAZIONE STORICA: Non crediate, poiché state scrivendo un erotico, che non sia necessario documentarsi sul periodo storico da voi trattato. La documentazione è importante.

4. CREDIBILITA': Cercate di essere credibili. Sempre. Create personaggi realistici e trame che abbiano un filo logico. Studiate la psicologia dei personaggi, se necessario.

5. E' NECESSARIA UNA TRAMA: Non basta una sequela di scene erotiche, è necessaria una trama. I personaggi devono avere uno scopo, una meta da raggiungere. Serve un incipit, uno sviluppo e una conclusione.

6. CURARE LA FORMA: Grammatica e tecnica sono importanti. Non trascuratele pensando che basti emozionare. Nessuno si emoziona se un testo è scritto male.
7. NO AI CLICHE': Cercate di essere originali, se non nella trama (ormai sono tutte inflazionate), nel vostro modo di raccontare, di descrivere i personaggi. Trovate una vostra dimensione, un vostro stile.

8. IL CONFLITTO: Non dimenticate che deve esserci un conflitto all’interno del romanzo. Un impedimento, un contrasto, un problema da risolvere. Senza problemi il lettore si annoia. Tenetelo a mente.
9. CURARE IL FINALE: Il finale deve essere credibile, non tirato per i capelli o troppo frettoloso.
10. UMILTA': Siate umili. Imparate da chi ha più esperienza di voi e non impuntatevi se qualcuno vi fa notare un errore. È dagli errori che si impara. Se non c’è umiltà, non c’è crescita.












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