E, per la sesta segnalazione Genesis Publishing, eccovi il romanzo I Love Mammy in Montecarlo - Come sopravvivere a una vita Glitter di Silvia Alonso.
Andiamo a conoscerlo meglio!
SINOSSI: Non è facile sopravvivere a una vita glitter. Perché, come giustamente
ricorda il proverbio, se l’abito non fa il monaco e una rondine non fa
primavera, una rondine monegasca sul giusto abito già può candidarsi a
icona chic dell’universo modaiolo. Un universo in cui si muove
disinvolta e sagace la protagonista del romanzo, Sylvie Labella,
brillante mamma italiana dall’ironia tagliente e dalla simpatia
travolgente. Tranne il fatto che, tacco dodici a parte (l’unico a essere
perfettamente sincronizzato con “la Città dei Glitter”), Sylvie si
sente un pesce fuor d’acqua. Uno di quelli che ha difficoltà ad andare
d’accordo persino coi pesci meno grossi del Museo Oceanografico,
principale attrazione turistica della città.
E così, tra avventure
alla Sex and the City e ispirazioni in stile “Shopa-holic”, dove non
mancano di certo le gag divertenti e persino gli scontri con agguerrite
nemiche, Sylvie e il suo amato bimbo Luchino ci portano per mano in una
Montecarlo da sogno, la cui vita è apparentemente fatta di feste
fiabesche, boutique principesche e... tanto fumo negli occhi, con poco
arrosto di sincerità per chi volesse spiccare il volo verso altre mete.
Uno
sguardo sagace, ironico e divertente sulle diversità sociali e gli
scontri culturali della modernità, anche se si tratta di relazionarsi
con i vicini di casa di sempre, quando a dividere è una fitta catena
alpina a volte invalicabile, come quella dei pregiudizi.
Con uno
sguardo divertito e arguto, Sylvie ci ricorda che le sfide della donna
di oggi non finiscono mai. Come quella di conciliare maternità e
modernità, senso di inadeguatezza dell’essere mamma e voli pindarici che
ci riportano a ritornare le ragazze di una volta, che ballano Zumba,
seguono i corsi di pole dance e sognano di incontrare prima o poi il
Vasco Rossi dei loro sogni. Pur vivendo a Montecarlo.
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Eccovene un assaggio!
L'AUTRICE: Silvia Alonso, una giovane mamma milanese come tante. O forse non proprio.
Innanzitutto perché è un ex avvocato che, ispirandosi a Wonder Woman, ha sempre tenuto sotto al tailleur la strategica tutina in lycra per spiccare il volo verso una seconda vita. Poi perché non ha mai letto le istruzioni per l’uso “Come essere una brava mamma senza mandare all’aria tutto il resto, (e senza passare per una sana crisi di nervi)”. E infine perché il suo frizzante mondo delle meraviglie, più che dai pannolini o dalle pappe del suo bambino, è popolato dalla passione per i libri, la musica, l’arte, i corsi di Zumba e soprattutto la danza.
Tutto per lei è iniziato per colpa di tre film. Il primo, Flashdance, le ha innescato la passione per la danza moderna. Il secondo, Il Ciclone di Pieraccioni, ne ha cambiato la rotta in direzione del flamenco, e infine il terzo, Striptease con Demi Moore, ha rilanciato la sfida verso l’alto: la pole dance.
Così, di corso in corso, inseguendo i suoi sogni, Silvia ha abbandonato le precedenti vesti di legale per iniziare a narrare la sua vita, creando il proprio alter ego. La svolta era proprio dietro l’angolo. Trasferitasi a Montecarlo dopo la nascita del suo bambino, decide di trarre ispirazione da quella nuova vita patinata per trasformarsi in una Sophie Kinsella locale. Ne nasce il personaggio di Sylvie Labella, una mamma italiana frizzante e dalla fantasia straripante trapiantata nel mondo monegasco, ben più discreto e moderato.
Da sempre amante di arte e letteratura, esordisce da ragazza scrivendo poesie. Nel 2005 si aggiudica il Premio “Poesia Dorsale” al Castello Belgioioso di Pavia per la composizione Inverno africano (in giuria Alda Merini). Nel 2006 pubblica la favola poetica Il morso del serpente, da cui estrapola la sceneggiatura per l’omonimo spettacolo che unisce danza orientale e teatro, con la partecipazione del Maestro Roberto Brivio (rappresentata al teatro La Scala della Vita di Milano) e la presentazione dello scrittore e amico Andrea G. Pinketts.
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