lunedì 29 aprile 2013

INTERVISTA A ROSSANA LOZZIO


Ciao Rossana, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao, Linda, grazie per l’ospitalità.
Non amo molto parlare di me… comunque, sono nata e vivo a Verbania, sulla sponda piemontese del lago Maggiore e lavoro nell’ambito delle promozioni. Amo la musica, le lunghe passeggiate e i cani. Mi definisco una donna complicata ma che crede nei valori dell’amicizia e della famiglia e che si spende per dare il meglio di sé a chi la circonda. Credo, insomma, di dare e meritare rispetto. Spesso, ahimè, resto delusa ma sono rischi che, una persona perbene, è costretta a correre!


Qual' è stato il tuo primo approccio con il 'mondo della scrittura'?

Se per 'mondo della scrittura', intendiamo “scrivere semplicemente”, sin da piccola mi dilettavo nell’improvvisare racconti e piccole sceneggiature per musical! 
Se intendiamo il mondo editoriale, è avvenuto tardi, alla soglia dei miei primi 40 anni!

Gestisci il blog ‘Rossana Lozzio Scrittrice’ in cui intervisti emergenti, gestisci la FanPage di Alberto Fortis  con il quale  hai collaborato per la stesura della biografia del cantautore. Curi la rubrica ‘L’arte che ci gira intorno’ sulla rivista online ‘Espressione Libri’ e collabori con Mondo Libri, sempre sul social Facebook. Dove trovi il tempo per scrivere?

Se è per questo, gestisco anche il mio sito (www.roxieplace.com) e la FanPage su Facebook dedicata al mio mito per eccellenza, Teo Teocoli!
Il tempo per scrivere, si trova sempre e comunque… considerando che, nel mio caso, è talmente radicato nel dna da indurmi a non sentirmi completa, nel momento in cui dovessi abbandonarla per più di qualche giorno di seguito.


Nel 2005 pubblichi il tuo primo romanzo “Fino alla fine” con il quale partecipi al progetto VCO TALENTI EMERGENTI. Parlaci di questa esperienza.

Sono stata all’interno di questo progetto itinerante, per un paio di anni, insieme a colleghi artisti della mia provincia.
Si trattava di promuovere l’arte in generale ma purtroppo, come spesso succede, non ha avuto il riscontro sperato e così, è stato chiuso definitivamente. 
Per quanto mi riguarda, è stata una prima esperienza che mi ha messo a contatto con un pubblico e mi è stata di aiuto, nel mettermi in gioco, con tutte le insicurezze che accompagnano una timida cronica come me!

Nel  2008 pubblichi il tuo secondo romanzo “Hollywood e dintorni” e sempre lo stesso anno dai vita al racconto “Le ali di un angelo” a cui fa seguito nel 2010 “L’angolo delle fragole”. Illustraci questi due racconti legati a doppio filo.

“Le ali di un angelo” è nato (dapprima nella mente e poi, come vero e proprio progetto editoriale) in un brevissimo arco di tempo che si sviluppa da un concerto di Alberto Fortis nella sua città natale, Domodossola, a cui ho assistito in estate, e il raduno dei suoi fans che si svolse a Jesolo, nello stesso anno, il 2008. 
Restai così colpita dalla spiritualità che emanava Alberto e dal modo in cui interpretava sul palco una delle sue canzoni, dal titolo “Hai ragione tu”, da sentirmene fortemente ispirata. Così, gli dedicai il romanzo e “dipinsi” il personaggio maschile della storia su quello che mi aveva trasmesso lui. Il seguito, “L’angolo delle fragole”, è nato su richiesta di chi aveva letto “Le ali di un angelo”, in quanto ritenevano ci fosse stato un finale aperto e che, comunque, i personaggi avessero ancora qualcosa da comunicare. 
In realtà, non sono favorevole alle saghe… ma dopo averci riflettuto per un po’, mi sono detta che avrei potuto provarci e che, se il romanzo non mi avesse soddisfatto, non sarei stata costretta a pubblicarlo. Mi sono messa alla prova e il risultato è tutto all’interno de “L’angolo delle fragole”!

E' sempre il racconto “L’angolo delle fragole” che ti fa collaborare con il quotidiano online ‘Verbania News’, gestendo una rubrica settimanale dal titolo “La posta delle fragole”. Di cosa si tratta?

Ho gestito questa bella rubrica fino alla chiusura del quotidiano che, purtroppo, ha avuto vita breve (si trattava di un esperimento) ma è stata un’esperienza che non solo mi ha davvero appassionato ma che mi ha messo in continuo confronto con i lettori. Era una rubrica legata ai sentimenti, ogni settimana proponevo un argomento e chi lo desiderava, lo commentava, interagendo con me. Un’esperienza che sarei pronta a rifare, se qualcuno me lo proponesse… senza rifletterci per un solo secondo!

Nel maggio 2011 pubblichi il romanzo “Una farfalla sul cuore” che debutta al  Salone Internazionale del Libro di Torino. Un libro nato da un esperimento su Facebook. Parlacene.

Avevo ed ho tutt’ora un gruppo ristretto e selezionato di persone che mi seguono con affetto e così, ho proposto loro di interagire con me, mentre scrivevo la storia che sarebbe poi diventata “Una farfalla sul cuore”. 
Di tanto in tanto, pubblicavo dei sondaggi e proponevo una rosa di opzioni come risposte. Abbiamo scelto così, insieme, dai nomi dei personaggi, alle loro professioni, piuttosto che al colore che avrebbe dovuto avere la farfalla protagonista o il nome della villa che avrebbe fatto da sfondo agli incontri importanti.
Ci siamo molto divertiti e da allora, nello stesso gruppo, continuiamo ad interagire, ogni volta che comincio a scrivere una nuova storia. 
Mi piace rimanere in contatto con chi mi legge, mi aiuta a crescere e a migliorare professionalmente e mi regala amore e supporto, a livello personale.

Nel novembre 2012 pubblichi il romanzo “Un pubblico di stelle … sorride” edito da Runa Editrice e, sempre lo stesso anno, il tuo racconto “Non so dirti di no” viene scelto per l’antologia “Impronte d’amore” edito dalla Butterfly Edizioni. Di cosa tratta questo racconto.

“Non so dirti di no” è stata un’altra delle mie scelte di mettermi alla prova. Non mi sento portata, infatti, per i racconti brevi e non mi piace che mi si impongano dei limiti nella lunghezza che dovrebbe avere una storia che scrivo. Ma ci ho provato, dopo essere stata invitata a partecipare ed è stata una vera sorpresa, scoprire di essere stata selezionata per l’antologia “Impronte d’amore”, nonostante fosse stata una mia “prima volta”! 
Ringrazio ancora Argeta, la proprietaria della Butterfly Edizioni, per avermi regalato questa bella soddisfazione. 
Il racconto è scritto in prima persona e narra di un amore di quelli destinati a durare per sempre ma a non realizzarsi. Non posso dire di più, perché, trattandosi di racconto breve, dovrei per forza svelare il finale e Argeta non me lo perdonerebbe!

C’è un romanzo o un racconto al quale ti senti più legata? La cui realizzazione  ti ha lasciato un ricordo indelebile, un’emozione, una sensazione particolare?

Sono due, per il momento, (sarebbero tre ma includo un romanzo che ancora non è stato pubblicato e del quale, non posso quindi parlare). 
“Fino alla fine”, non soltanto perché lo vivo come il primogenito delle mie creature edite ma perché la sua protagonista femminile, Amber Rose Hamill, è praticamente il mio alter ego… e “Le ali di un angelo”, perché ad esso sono legati ricordi, incontri ed emozioni che auguro a chiunque di poter vivere durante la propria esistenza.

Nel gennaio 2013 pubblichi il romanzo “Una favola per Asia” con Edizioni Miele, vincitore della quinta edizione del concorso “Da donna a donna”( Luglio 2012). Cosa troveremo all’interno del tuo libro?

“Una favola per Asia” è la storia di una bambina che è 'innamorata' del suo scrittore di favole prediletto, Luca Antonioni. La piccola vive con il padre Stefano e con la sorella di lui, la giovane zia Raffaella, andata ad abitare con loro dopo la prematura scomparsa della madre. 
Non intendo raccontare di più, perché spero di invogliarvi ad acquistarlo e a leggerne la storia ma credo sia davvero adatta ad un pubblico eterogeneo e che possa regalare emozioni e positività. Quello che desidero possa essere trasmesso da ognuno dei romanzi che scrivo.




Com’è nata l’idea di “Una favola per Asia”?

“Una favola per Asia” è stata scritta molti anni fa ed allora, non ero ancora diventata zia. 
Mi sono molto immedesimata in Raffaella ed ho immaginato come sarebbe stato avere una nipotina femmina, proiettando nella storia il tipo di rapporto che ci avrebbe legate, secondo il mio modo di essere e di sentire.

Quali temi affronti nel tuo romanzo?

Sono diversi, dal modo in cui è possibile affrontare una malattia difficile e da come questo possa mutare il corso della stessa vita, a come possano essere ricettivi e incredibilmente magici i bambini. Suggerisco davvero di ascoltarli e di osservarli molto, spesso, sono in grado di vedere quello che ci sfugge e questo, lo si evince anche in un altro dei miei romanzi che è “Una farfalla sul cuore”.

Vuoi anticiparci qualche tuo progetto futuro?

Oltre a tutto ciò di cui mi occupo, di cui abbiamo già parlato, sto per pubblicare il mio ottavo romanzo, il secondo con Edizioni Il Ciliegio. Credo che vedrà la luce sul finire dell’estate e fa parte di quel mettermi alla prova di cui vi ho raccontato, in quanto si tratta del mio primo romanzo scritto in prima persona. 
E’ stata un’esperienza nuova e che mi ha impegnato molto, chi scrive per mestiere, credo potrà comprendere meglio quante e quali possano essere le difficoltà, non trattandosi di una biografia ma di un romanzo vero e proprio ma quando sono arrivata alla fine, devo ammettere, la soddisfazione è stata enorme e mi auguro che potrà raccogliere il consenso di chi avrà voglia di acquistarlo. Cosa che vi invito a fare sin da ora!

E’ stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!

Il piacere è stato reciproco. Grazie ancora e a presto!


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