lunedì 29 febbraio 2016

INTERVISTA A LUCREZIA SCALI



Ciao Lucrezia, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te. 

Ciao Linda e grazie a te per l’ospitalità. Parlare di me è sempre qualcosa che mi mette a disagio perché non so da che parte iniziare e temo di annoiare… posso dirti che abito a Torino, studio da veterinaria, convivo e amo alla follia gli animali. Sono sempre stata un po’ bradipo e sono l’anti-sport per eccellenza, il mio tempo lo dedico ai libri e alla scrittura. Segno zodiacale toro e quindi possiedo tutti i lati negativi di questo segno, ma spero di bilanciare il peso con altrettanti pregi.

Il diploma in indirizzo Pedagogico Magistrale e la frequentazione dell’università. Qual è stato l’input che ti ha fatto impugnare carta e penna?

Se scavo tra i miei ricordi mi vedo sempre con un libro e con una penna in mano. Scrivo fin da quando sono piccolissima e all’inizio riempivo pagine del mio diario segreto, poi mi sono buttata a dare vita a dei racconti e, nell’ultimo periodo, anche dei romanzi. Non so dirti quando ho iniziato, ma so dirti grazie da cosa ho iniziato: i libri.

Sei un’appassionata lettrice. Qual è il tuo genere preferito e ci sono alcuni autori che consideri tue “Muse”?

In realtà io leggo un po’ di tutto, anche se con il genere fantasy non vado molto d’accordo. Scelgo i libri anche in base all’umore e al tempo che ho a disposizione, quindi mi trovo ad alternare romanzi più leggeri e di intrattenimento a letture più classiche o impegnative. Ti dirò che nell’ultimo periodo ho rivalutato molto il thriller e soprattutto gli autori italiani. Troppi nomi da citare, quindi preferisco dirti i libri che hanno segnato la mia persona e anche il lato di autrice: "Il cavaliere d’inverno", "Il petalo cremisi e il bianco", "Harry Potter", "Piccole donne", "Revolutionary Road"…

Nel web hai gestito in passato il fortunato blog “Il libro che pulsa” dove ti occupavi di letteratura. Cosa ricordi di questa esperienza?

In realtà il blog esiste ancora ma ha fatto un trasloco di piattaforma e di “sostanza”. Sentivo il bisogno di cambiare, quel blog stava prendendo una piega che non mi piaceva e lo vivevo come un peso. Mi ha regalato tante soddisfazioni e la possibilità di stringere amicizie virtuali con altri lettori e autori, e questo lo porterò sempre nel cuore. Ora gestisco sempre un sito letterario, un po’ anche diario personale, e lo aggiorno quando riesco e con i miei tempi. Non potevo abbandonare il mio angolino virtuale e quindi ho scelto di rivoluzionarlo, ed è come rivivere questa esperienza per la seconda volta.

Tra le tue grandi passioni c’è quella per gli animali. Parlacene.

Quanto tempo ho a disposizione? Scherzi a parte, io sono figlia unica ed è vero che non ho mai avuto un fratello o una sorella umana, ma ne ho avuti tanti a quattro zampe e anche senza ( ricordiamoci i miei pesciolini rossi). Sono nata e cresciuta in mezzo agli animali e devo anche ringraziare mia madre per avermi trasmesso questo amore, io oggi mi considero una persona migliore perché ho provato e provo sulla mia pelle l’amore incondizionato degli animali. Ho un cane che è entrato nella mia vita 9 anni fa e in qualche modo me l’ha cambiata, posso contare sulla sua presenza nei momenti che ho bisogno ma soprattutto nei momenti in cui non ne ho bisogno. Si può dire lo stesso dei parenti e degli amici?

Nel 2015 esordisci con il romance “Te lo dico sottovoce” che rimane ai vertici delle classifiche per mesi e ti vale la riedizione con Newton e Compton. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Un romanzo che parla di amore a 360 gradi e abbraccia ogni forma di amore possibile. Non si limita solo a quello tra due persone, tra madre e figlio, tra amici, ma comprende ogni sfumatura della vita. L’amore è una parola importante che raggruppa ogni cosa che noi facciamo e ogni persona che incontriamo, è il motore che ci permette di andare avanti e di vivere per davvero. Come si può pensare di vivere senza amare qualcosa e qualcuno? Ed è quello che provo a spiegare con "Te lo dico sottovoce", perché l’amore si trova in ogni angolo, basta saper guardare nella giusta direzione.


http://www.amazon.it/Te-dico-sottovoce-eNewton-Narrativa-ebook/dp/B01888JSK8




Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?

Parlo di tematiche sociali e attuali, ci sono diversi personaggi che svolgono lavori al servizio della società come il medico e il poliziotto, ma parlo anche di 'pet therapy' e il desiderio di essere utili per il prossimo. Non so bene dirti quale messaggio voglio trasmettere, perché non sempre quello che ci vedo io coincide con quello dei lettori. Mi piace l’idea di poter regalare ore spensierate e tanta positività per il futuro.

Nel tuo libro, come affermi tu stessa, affronti la 'pet-therapy'. Perché questa scelta inusuale e convincente?

In realtà la pet therapy è un progetto in cui credo molto e ha tantissimo potenziale. Non deve essere vista come una sostituzione alla medicina tradizione, ma come una co-terapia alla terapia tradizione, usando l’interazione paziente-animale. Se ne parla poco in Italia e anche con un certo scetticismo, quindi la mia intenzione era di sensibilizzare il lettore all’argomento e provare nel mio piccolo a raccontare in cosa consiste. Forse è stata una scelta azzardata e, qualche volta, anche criticata,  ma fa parte di me e quindi non ho avuto un minimo di ripensamento. 

Qual è stata l’idea per “Te lo dico sottovoce”?

L’idea nasce per caso e in un momento delicato della mia vita, avevo tanti romanzi iniziati e non portati a termine. Avevo l’impressione di avere tra le mani una storia debole, poco sentita. E un pomeriggio come tanti, il mio cane si faceva il pisolino al mio fianco e ho pensato: perché non scrivere un romanzo e mettere Bubu come “protagonista”? E la storia è venuta da sé.

Il tuo pensiero sul self-publishing.

L’autopubblicazione è una bella vetrina se gestita bene. Diventi l’editore di te stesso e hai piena libertà e autonomia su ogni cosa, puoi decidere la copertina, il prezzo, dove rendere disponibile il romanzo online e monitorare in tempo reale le tue vendite. C’è solo una cosa negativa: il libro non si troverà in libreria e quindi difficilmente potrà raggiungere quei lettori “non tecnologici” o poco attenti ai social e classifiche online.

Hai qualche altro progetto in cantiere?

In realtà ho terminato una novella legata a "Te lo dico sottovoce" e sono a metà del nuovo romanzo, non so se saranno pubblicati con Newton Compton ma intanto io continuo a scrivere. Non potrei immaginare la mia vita senza, è qualcosa che mi rende viva.

È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!

Ciao Linda e ciao ai lettori del tuo blog, è stato un piacere anche per me.




https://www.youtube.com/watch?v=mMb_fh7qjb8

venerdì 26 febbraio 2016

Segnalazione - I PILOTI - PUZZLE DI CUORI di Ledra

Oggi vi segnalo una nuova uscita. Oggi conosciamo più da vicino il romance di Ledra dal titolo "Puzzle di Cuori", primo capitolo della Saga "I Piloti".
170 pagine per scoprire una storia romantica e ironica.
Andiamo a conoscerlo nel dettaglio! 







SINOSSI: Due amiche, un solo problema: un cuore ridotto in pezzi. Samantha soffre per un matrimonio mancato, Rossella fugge da un ex violento. Un'unica soluzione: aiutare gli altri. Decidono quindi di partire alla volta di Zanzibar per prestare opera di volontariato in un campo di aiuti internazionali. Qui scoprono la bellezza dell'isola, del mare e della natura, ma soprattutto cosa significhi davvero la parola altruismo: aiutare e donare per la sola gioia di farlo. Impegnate a leccarsi le ferite, incontrano due affascinati gemelli, Luca e Cris Thorsen, che inaspettatamente fanno battere loro i cuori, sconvolgono i sensi e mettono in crisi le volontà. Tra commozione ed episodi divertenti, i due fratelli riusciranno a salvare entrambe dalla solitudine o anche loro soccomberanno alla paura dell'amore?
Una storia romanticamente ironica dove quel che conta sono i sentimenti e una grande voglia di rinascita, in cui ci si può innamorare e comprendere il vero Amore.








Eccovene un assaggio!


[...] «Siamo a posto, grazie,» affermò Rossella, ficcandogli in mano la valigia e il beauty, e rammaricandosi di non aver altro con cui caricarlo come un mulo. La sua altezza la metteva a disagio e la simpatia che Samantha dimostrava verso quel bovino la faceva arrabbiare. Perché anche l’amica non lo trovava antipatico e sgradevole? Mah! Si ripromise di indagare, anche perché Samantha era troppo intelligente per lasciarsi rincretinire da quel giaguaro. [...]

 


 
L'AUTRICE: Con Delos Digital ha pubblicato il racconto "Il Ladro" per la collana Senza Sfumature, l’antologia "I colori dell’eros" nella collana Odissea Digital e "L’abete perfetto" e "Il bigamo" per la collana Passioni romantiche. Con  Alcheringa edizioni è uscito il cartaceo "Fourlad e... vecchi merletti".
Con lo pseudonimo Ledra Loi ha scritto, a quattro mani, "Il cielo è sempre più rosa" collana Youfeel Rizzoli e "La disciplina del cuore" Triskell edizioni. Alcuni suoi racconti sono comparsi in riviste, antologie e blog.

FACEBOOK FANPAGE: https://www.facebook.com/I-libri-di-Ledra-774883469311940/?fref=ts
MAIL AUTRICE: ledra.ledra@virgilio.it

giovedì 25 febbraio 2016

Recensione - IL POSTO DEL MIO CUORE di Emily Pigozzi

Oggi vi presento un romanzo a cui tengo molto, oggi torna a trovarmi Emily Pigozzi con il suo nuovo libro dal titolo "Il posto del mio cuore".
Questa è un'opera che mi ha colpito molto e dove troviamo una Emily diversa, più matura, più consapevole della sua penna e delle sue capacità.








SINOSSI: [...] Fulvio era la trasparenza, la dolcezza, il chiarore dell’estate. Era il calore di un sole che tramontava piano sulla campagna, la stessa dove eravamo nati e cresciuti.
Era un bicchiere di primavera eterna.
Invece, in me c’erano anche il grigiore dell’inverno e le notti senza fine dell’autunno. Io avevo bisogno di tutte le stagioni. [...]
Alma Libera Tondelli somiglia al suo nome: uno spirito fatto di vento. Nata in un piccolo paese di campagna, tra leggende contadine e pregiudizi, il suo destino è essere una moglie, magari di un ragazzo dagli occhi buoni che la ama da sempre. Ma in Alma ci sono il fuoco, l’irrequietezza della ribellione e la voglia di scoprire il mondo. Chi può diventare? Cosa arde dentro di lei? Dalle campagne emiliane del dopoguerra alla Roma del Sessantotto, tra passioni sbagliate e palcoscenici di teatri, muovendosi tra personaggi folli e indimenticabili, Alma cercherà se stessa e la sua vera strada, provando a dimenticare il suo difficile passato. Al suo fianco Adriano, sognatore e inquieto, Claudio, geniale e dolcissimo, Amabile e Marcella, ribelli e innamorate. Un amore silenzioso, però, la accompagna, le sue radici sono profonde e vengono da lontano.
Un sentimento più forte di tutto e destinato a non arrendersi.






Alma Libera vive nella Bassa Emiliana; figlia di contadini, unica femmina in una famiglia di uomini, sogna qualcosa di diverso per se stessa. Non auspica a una vita fatta di un lavoro in fabbrica, un focolare domestico e la tranquillità del paese.
La sua anima agogna di liberarsi del giogo imposto dalla società, vorrebbe librarsi nel cielo e volare verso nuovi lidi, verso quell'occasione che aspetta da tutta una vita. Neppure il sentimento per Fulvio, suo compaesano, riesce a mitigare il senso di ribellione che Alma sente scalpitare in lei.
E' un giorno come tutti gli altri quando gli occhi della ragazza si posano su Giacomo e niente sarà più come prima. Questa passione sbocciata dal nulla potrebbe essere l'occasione che aspettava, troppo intensa, troppo devastante per essere domata; una passione le cui conseguenze potrebbero condurla a quell'esistenza che sogna da sempre.
Ma che cosa cerca realmente Alma e quali sfide la attendono là fuori, lontana dalla protezione del paese? Qual è il suo posto nel mondo e quale il luogo che possa farla sentire veramente a casa? 





'Sposata in quel paese, come la mamma, con il papà a guardarmi sempre come una cosa sua, un affare che non doveva pensare, e la mamma a pretendere che fossi una brava donna di casa... I figli, la bocca chiusa, i tortellini la domenica e il pranzo di Natale. Io ero nata lì, vero. Ma non ero io quella.'






Il prologo che introduce al romanzo è d'autore, non ci sono altre parole per descriverlo, costituito di frasi poetiche che trasudano di passato e dell'atmosfera d'Italia del dopoguerra. I vocaboli scelti possiedono musicalità, vibrazioni che si confanno perfettamente a un palcoscenico, esaltando un monologo pieno di pathos.
La scrittura di Emily spiazza per la sua scorrevolezza pur trattando temi importanti; odoriamo il profumo della seconda guerra mondiale vista con gli occhi di una bambina, bastano poche frasi per farci immergere in odori, sapori, usanze e canzoni che, forse, abbiamo dimenticato.
L'ambientazione è variegata e complessa, un trionfo per occhi e cuore. Partiamo da una Bassa Emiliana che è il regno dei contadini, della vita rurale e dell'industria, per poi raggiungere grandi città quali Roma e Parigi. Sfioriamo gli habitat del teatro e del cinema e respiriamo l'autentica passione che l'autrice nutre verso la recitazione e il clima di cui è intrisa. Viene voglia di sedersi e aspettare che il sipario si alzi per gustare le opere che saranno rappresentate.






'Le pellicole fanno strani scherzi. Ti rapiscono che hai vent'anni e ti imprigionano, con l'espressione del momento, il sorriso di quel momento, l'alito di vita di quell'istante. Non ti restituiscono niente: solo ti sbeffeggiano, ti costringono al confronto, forse ti deridono. A volte sono tenere. Ma è un amore malato, che fa male, distrugge e rifiuta confortanti oblii. La terra nn ti nega palcoscenici: a teatro dai tutto e il pubblico prende titto, poi lo fa suo, o lo dimentica. Il cinema si ripete, ti ossessiona, ma rimane piatto, lontano. Mi affascina e insieme mi fa paura.'





La caratterizzazione dei personaggi è a tutto tondo. Si alterna una girandola di figure che permette di approfondirne le tematiche e colora la storia di nuove sfumature.
La protagonista è tremendamente reale nelle sue ambizioni e desideri, nella sua voglia di riscatto e di rinascita, nella sua smania di esplorare il mondo e lasciarsi guidare dall'istinto. E' una ragazza che affronterà un lungo processo di maturazione e che dovrà imparare ad avere fiducia nelle proprie capacità.
Vorrei soffermarmi sulla figura negativa rappresentata dal padre di Alma, di cui l'autrice non menziona mai il nome, quasi fosse indegno di possederne uno, indegno di essere considerato "umano" dal lettore. Per la protagonisa è tutto ciò che di più negativo possa esistere, è un padre mancato, un uomo che non era nato per essere genitore. Reo di scatenare alcuni eventi-chiave nella vita della figlia; sembra privo di una sensibilità, di cuore, di amore, di quel sentimento che Alma rincorrerà per buona parte della sua vita.
Le figure maschili negative non si limitano al padre di Ama, ma le riscontriamo anche in altri uomini che la ragazza incontrerà e di cui si innamorerà, suo malgrado; odo quasi un grido di protesta contro un universo maschile che non capiva le donne, cresciuto con ideali imposti dalla società, sono uomini vili, deboli, pavidi da cui tenersi alla larga.
Esistono, però, anche delle mosche bianche tra questi e una è rappresentata da Claudio, l'amico di Alma: un ragazzo difficile, con un'esistenza turbolenta che lo condurrà a scelte impensabili. E poi c'è un eroe solitario, sempre presente, quasi un angelo custode che attende in silenzio e che, personalmente, ho adorato.
Le amiche della protagonista sono qualcosa di molto particolare, sono la spalla su cui piangere e su cui appoggiarsi. Con loro, Emily affronta un tema molto importante: quello dell'omosessualità. L'autrice lo fa con grazia e sensibilità senza scadere nel volgare, è un argomento importante soprattutto se viene inserito in un contesto così distante dal nostro tempo, quando ancora l'argomento era fortemente demonizzato.





' Mi hai dato come nome le parole per te più importanti, papà, primo uomo della mia vita, collina dalla quale vedevo il mondo, abbarbicata sulle tue spalle, le mani che mi tenevano e che, ne ero certa, mai mi avrebbero fatta cadere. Il nome di tua madre e l'inno alla libertà che tanto amavi.
Ma io non potevo essere libera, Ero solo la tua bambola. E hai sputato su di me, come un'artista rinnega la sua opera più bella.'






Le tematiche trattate sono di largo respiro: dall'omosessualità alla libertà, dalla maternità alla violenza famigliare, dal suicidio al tradimento. C'è spazio anche per il femminismo e per gli anni del '68 con le rivolte sociali e i "credo" che sollevavano intere generazioni.
Emily punta l'obiettivo sulla figura della donna a quel tempo, su ciò che ci si aspettava da lei e ciò che significava essere donna e madre, donna e moglie, donna e amante, donna e attrice.
Uno dei messaggi più importanti del testo a mio parere è l'importanza del destino: non si sfugge a una strada già tracciata, non si devono ignorare i piccoli segnali, gli incontri che facciamo, i messaggi che ci vengono lanciati, dobbiamo sforzarci di aprire gli occhi e guardare ciò che non vediamo, offuscati dai sogni di gloria.
Questo testo contiene anche una riflessione legata i giovani, una contrapposizione tra i giovani di oggi e quelli di ieri che, dopotutto, non sono così diversi. Entrambi non si accontentano, coltivano la voglia di evadere, il desiderio di volere di più, di agognare di più, e a volte ci rimettono la vita.
"Il posto del mio cuore" è la storia di una donna in divenire, combattiva e fortemente introspettiva. E' la storia di un viaggio dentro e fuori se stessi, di un cammino difficile da intraprendere su una strada in cui si avvicenderanno tanti volti quanti sono gli step che Alma dovrà affrontare e superare per crescere. 
Tra palcoscenici e tragedie annunciate, tra sentimenti genuini e passioni travolgenti, la storia di una sognatrice che desidera "il mondo", che tenta di affrontare un'impervia salita convinta di trovare la felicità all'apice e che, una volta arrivata, si risveglierà e dovrà trarre importanti conclusioni sul vero senso della vita.

'Cosa andavo cercando? Cosa mi aveva segnata, maledetta forse, nel momento in cui ero uscita dal ventre di mia madre? Perché non accoglievo con gioia ciò che avevo?'


mercoledì 24 febbraio 2016

Quel libro nel cassetto - TRA EROTISMO E SCRITTURA di Simona Liubicich

Per l'appuntamento con la rubrica dedicata agli autori emergenti e non, oggi affrontiamo ancora una volta il genere EROTICO.
Il mese scorso ne abbiamo parlato attraverso un'intervista sul romance storico erotico alla bravissima Laura Gay e oggi torno a discuterne con un'altra grande autrice conosciuta e stimata: SIMONA LUIBICICH.





Il curriculum di Simona è di tutto rispetto. Il suo esordio avviene con il romanzo "Sfumature nel deserto" e, a seguire, fortunate pubblicazioni con Harper Collins (ex Harlequin Mondadori); collaboratrice della rivista Pink Magazine Italia, autrice per Confessioni Donna Magazine e Romance Magazine Delos Books, è stata anche direttrice editoriale della collana"Senza Sfumature" per Delos Digital.
Ma ora lasciamo la parola a Simona che ha confezionato per questo mese un approfondimento molto interessante sull'erotismo. Facciamo tesoro di ogni suo consiglio!



TRA EROTISMO E SCRITTURA




Spesso, vengo chiamata in causa quando si tratta di parlare o scrivere di argomenti erotici. La prima cosa che voglio dichiarare, a voi che mi state leggendo, è che io non sono una vera esperta del "settore", in quanto non possiedo specializzazioni particolari in sessuolgia e tantomeno sono una super escort. 
Sono una donna che, un giorno di molti anni fa, prese la decisione, difficile, di trattare romanzi con una componente eccitante, scrivere trame dove la carnalità diviene molto esplicita e il set prende fuoco. 

La letteratura erotica è un preciso genere letterario e non va né sottovalutato né tantomeno sviscerato come fosse una cosa leggera o, peggio, mediocre: vi garantisco che non lo è. Ovviamente, i temi che va a tastare - a sfiorare, come mi piace pensare - sono la sessualità e la carnalità. Di frequente, grazie a questi caldi ingredienti, ho avuto la possibilità di trovare e apprezzare opere ricche di spiritualità, perché l'erotismo ha radici che sprofondano nella notte dei tempi, in epoche antichissime, giungendo sino ai nostri giorni in un evolversi di trasmutazioni che vanno dalla fisicità sino all'armoniosa filosofia.
Quando si legge un manoscritto erotico, si deve sempre farlo con attenzione e con rispetto; mai sorridere troppo, credendo di avere a che fare con qualcosa di poco impegnativo, mai ergersi a giudici se non si conosce con profondità l'argomento. Si rischia di non comprendere lo spessore del tema o, ancora meno opportuno, se si è scrittori, di trattarlo in modo improprio, distruggendo la sua musicalità. 

La tensione erotica è il segreto che abbraccia la struttura narrativa di un romanzo sensuale. Se manca quella, tutta la storia frana inesorabilmente perché essa sta alla base come le fondamenta di una casa.
Molte di voi, adesso, si chiederanno: come si crea una tensione erotica, oppure, come faccio a riconoscerla quando sto leggendo e capire se ho davanti un'opera che vale o meno?
È come guardare un film d'autore e una pellicola di serie C. 
La trama deve essere credibile, incalzante, mai noiosa e deve legarsi all'eros in maniera maniacalmente perfetta.
Il romanzo erotico è una nicchia privilegiata dove pochi riescono a operare, perché l'atto sessuale in sé deve essere direttamente proporzionato alla tensione sessuale che si è creata. Se non avessimo costruito un set degno della scena che dovremmo descrivere, sarebbe come pretendere di girare la scena di un colossal usando un'ambientazione non consona e attori non all'altezza di recitare la parte. Il risultato manifesterebbe la non credibilità dell'opera.
Non occorre nemmeno delineare sempre la scena di sesso in tutti i dettagli, non serve: la tensione si può avvertire anche solo con sapienti pennellate di scrittura, senza scendere in un manuale di termini anatomici che non accenderebbero la fiamma del desiderio neppure nella caldera di un vulcano attivo! 

La letteratura erotica spesso ha una visione, da parte dei lettori - ma anche di molti operatori del settore - distorta.
Ciò che dovete fissarvi bene a mente è che l'erotismo e il sesso sono semplicemente il risultato naturale di un insieme, innazitutto, di sentimenti e desideri: esiste, quindi, una solida base di sensazioni ed emozioni. E non è affatto semplice riuscire a mettere tutto questo su carta; in pochi ci riescono, molti scrivono solamente una cozzaglia di azioni senza alcuna melodia interiore, parole fredde che nulla hanno a che fare con la poesia che può suscitare un atto, anche meramente lussurioso, tra due esseri umani.
Scrivere erotico, quindi, è un'impresa affatto semplice, ma, con la giusta guida, la voglia di imparare e tanta, ma tanta umiltà (che vedo poco in giro), se esiste la passione per questo ramo letterario, allora si può sperare di crescere e ottenere splendidi risultati. 

Il mio consiglio? Siate accattivanti, delicati, ma allo stesso tempo, incisivi. Permettete al vostro corpo di liberarsi, di immergersi in un volo pindarico e alla mente di uscire dagli schemi abituali, permettendo alla fantasia di fondersi con le emozioni.




IL SESSO COME UN TABU' - Cominciamo con il NON considerare ciò che stiamo scrivendo come qualcosa di sbagliato, un tabù. Il SESSO, chiamiamolo con il suo termine, è la cosa più naturale del mondo.

PROTAGONISTI DA HOLLYWOOD - La donna, non sempre è una gatta morta super fica, e l'uomo non sempre è un alpha. Esistono romanzi erotici che connubiano sesso e personaggi della normale vita quotidiana.

AMBIENTAZIONE MEDIOCRE - Non si ambienta un romanzo, al di là del tipo, in un luogo mediocre. Usiamo, per favore, posti che suscitino curiosità e fascino nel lettore. Se proprio non ne potete fare a meno, rendete la trama molto incalzante.

SCENE DA KAMASUTRA - Il rapporto sessuale descritto non è una scena da kamasutra. REALTÁ, innanzitutto, per non precipitare nel ridicolo!

ANACRONISMI - Se scrivete un romance storico, per pietà, non usate termini del ventunesimo secolo. L'anacronismo storico è una piaga gravissima.

INCOERENZA DEI PERSONAGGI - BASTA CON LA VERGINELLA CHE LA PRIMA NOTTE DI NOZZE SI TRASFORMA IN MALIARDA SEDUTTRICE! Quante di voi, la prima volta hanno avuto un comportamento da danzatrice di lap? Vi prego, ditemelo e facciamo un sondaggio!

DESCRIZIONI ECCESSIVE - Non dilungatevi per pagine e pagine quando scrivete una scena di sesso. Davvero, non occorre, si rischia di cadere nel patetico.

TROPPI MOMENTI HOT - Per essere un romance erotico, il libro deve contenere almeno cinque scene di sesso. Quindi, impariamo a dosare i momenti hot nella scrittura del testo.
 SCENE MECCANICHE - SCRIVERE EROTICO NON È SCRIVERE UN SIMPATICO DISCORSO RELATIVO A UN ACCOPPIAMENTO. Bisogna imparare con gradualità a modulare la scena, dai preliminari sino alla conclusione.

AUTORI CHE SI AUTOINCENSANO - Non date mai per scontato di aver descritto una scena d'amore bellissima. Di solito ciò succede dopo un bel po' di gavetta!