Andiamo a conoscerlo meglio!
SINOSSI: Prendere una sbandata con i fiocchi per la preside del liceo della propria figlia e avviare una comoda, ma segreta non-relazione a sfondo sessuale, potrebbe rivelarsi un tantino impegnativo, soprattutto se, a causa di un divorzio fuoco e fiamme, non si conosce affatto questa figlia dalla vita sociale pari a zero e vive in una città di provincia. Questo è ciò che accade a Michele Bastiamante, editore di successo, e a Nera Valdraghi, preside di un liceo. La disinvoltura di Michele si scontrerà con il perbenismo di Nera in uno scambio tra il serio e il faceto che ridisegnerà la vita di entrambi.
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Eccovene un assaggio!
[...] La sua accompagnatrice scostò la porta, lui entrò e la prima immagine che ebbe della preside del liceo scientifico “Niccolò Copernico” fu il suo fondoschiena. Il suo magnifico fondoschiena, per essere precisi. La donna era china a novanta gradi in una posizione piuttosto precaria che le consentiva, però, di armeggiare con i fili del computer che pendevano tra il muro e la scrivania.
«Ma porco giuda, Cavalli» imprecò, «si può sapere chi ha incasinato così i fili?»
Michele tossì. Gli sembrò la cosa più elegante da fare per segnalare che non era Cavalli. La donna si tirò su di scatto, rivelando, come seconda immagine, una chioma rossa, lunga e tutt'altro che adatta al ruolo di dirigente scolastico. Perfettamente in pendant con il fondoschiena, però. Infine, girandosi, esibì il viso, un ovale bello e freddo, con due occhi metallici e chiarissimi che mettevano in ombra tutto il resto. Anche il fondoschiena, il che era tutto dire.
«Michele Bastiamante?» domandò. Non sembrava per nulla imbarazzata dall'essere stata sorpresa a imprecare come un carrettiere.
«Sono io.»
«Ma porco giuda, Cavalli» imprecò, «si può sapere chi ha incasinato così i fili?»
Michele tossì. Gli sembrò la cosa più elegante da fare per segnalare che non era Cavalli. La donna si tirò su di scatto, rivelando, come seconda immagine, una chioma rossa, lunga e tutt'altro che adatta al ruolo di dirigente scolastico. Perfettamente in pendant con il fondoschiena, però. Infine, girandosi, esibì il viso, un ovale bello e freddo, con due occhi metallici e chiarissimi che mettevano in ombra tutto il resto. Anche il fondoschiena, il che era tutto dire.
«Michele Bastiamante?» domandò. Non sembrava per nulla imbarazzata dall'essere stata sorpresa a imprecare come un carrettiere.
«Sono io.»
L'AUTRICE: Rebecca Quasi è una signora di mezz'età che scrive per hobby.
Nella vita vera è una mamma, un'insegnante e una moglie.
Le piace leggere tanto quanto scrivere, ama il cinema e il teatro.
Quando
scrive le vengono in mente prevalentemente storie d'amore tutte a lieto
fine perché di finali così così ce ne sono già abbastanza nella realtà
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