Mi chiamo Jolanda Buccella, sono nata in un piccolo paesino della
provincia di Salerno ma da quasi un anno vivo a Milano, una città che adoro per
il suo dinamismo e la sua straordinaria creatività.
Sono molto legata alla mia
famiglia d’origine, adoro i miei amici e, come tutti i giovani della mia
generazione, faccio fatica a trovare il mio posto sicuro nel mondo, ma sono una
donna tenace e grintosa che difficilmente si scoraggia e perde la speranza,
perciò sono molto fiduciosa nel domani.
Come nasce la tua passione per
la scrittura?
Mi è sempre piaciuto scrivere ma non avrei mai creduto che questa
passione si sarebbe poi concretizzata in un romanzo, invece è successo ed ora, anche
grazie ai commenti positivi delle persone che lo hanno letto, ne sono
felicissima.
C’è qualche autore a cui tu ti
ispiri?
Sono una lettrice accanita ma non mi ispiro a nessun autore in
particolare, mi piacerebbe che il lettore riconoscesse una certa originalità
nella mia scrittura.
Oltre che una scrittrice sei
un’appassionata lettrice di romanzi latino-americani. Da dove nasce questa tua
predilezione?
Nasce dai miei studi, ho frequentato il liceo linguistico e per cinque
anni ho studiato lo spagnolo, traducendo molti brani tratti dai romanzi di
scrittori famosi come Isabel Allende e Gabriel Garzìa Marquèz. La loro
scrittura mi ha emozionato a tal punto
che, da allora, non ho più smesso di leggerli.
Diplomata al liceo linguistico,
hai una particolare predilezione per la pittura. Raccontaci di questa tua
attitudine!
La pittura, in realtà, è un semplice hobby. Dipingo soprattutto quando
sono molto nervosa e stressata e mi serve una valvola di sfogo.
Ami cucinare, andare al cinema,
seguire il calcio, ma “sei ‘single’ per scelta d’altri”. Questa definizione
mi incuriosisce. Approfondiamola!
In realtà, questa, è un’affermazione che ho fatto per prendermi un po’ in
giro perché in amore assomiglio moltissimo a Bridget Jones: sono una
grandissima pasticciona. Fino a questo momento non sono riuscita a trovare
l’uomo giusto per me ma non dispero di riuscirci, perché anch’io come tutte
sogno di trovare il grande amore con cui condividere il resto dei miei giorni.
Il tuo primo libro è ‘Fortuna,
il buco delle vite’. Un titolo singolare. Cosa scopriranno i tuoi lettori al
suo interno?
Una donna che può sembrare un personaggio sconfitto perché nasce con
una grave malformazione alla colonna vertebrale, ma pagina dopo pagina si
renderanno conto che Fortuna fino alla fine non si arrende mai e lotta con le
unghie e con i denti, nonostante mille avversità che la porteranno a vivere tre
vite completamente diverse tra di loro, per ottenere il suo pizzico di
felicità.
La tua casa editrice è la
Ciesse Edizioni. Com’è stata l’esperienza con questo editore?
Credo di essere stata molto fortunata, perché al primo tentativo sono
riuscita a pubblicare con una casa editrice seria e affidabile che non mi ha
chiesto alcun contributo per la pubblicazione, altrimenti 'Fortuna' sarebbe
rimasta in un cassetto a riempirsi di polvere, perché non ho alcuna stima di
quelle case editrici che pubblicano a pagamento.
Tra le presentazioni del tuo
libro, ve n’è una in particolare che più delle altre ti ha emozionato?
Ogni presentazione, soprattutto quando sei alla tua prima esperienza
nel mondo letterario, porta con sé delle emozioni indimenticabili. Quella che
ricordo con particolare emozione è stata la penultima che si è svolta il 5 gennaio
nella mia parrocchia a Salerno. I ragazzi che hanno partecipato erano tutti
particolarmente coinvolti, io mi sono commossa fino alle lacrime quando un
giovane uomo ha letto la lettera che Nadir, il coprotagonista del mio romanzo,
dedica alla sua compagna, Fortuna, poco prima che accada un evento tragico che
segnerà profondamente il corso della storia. Mi sono venuti i brividi sulla
pelle, perché era la prima volta che la ascoltavo da una voce maschile.
Stai lavorando a qualche altro
manoscritto al momento?
Prima di ricominciare a scrivere mi sono presa un po’ di tempo, avevo
bisogno di staccarmi completamente da un romanzo impegnativo come 'Fortuna' ma
ora sono pronta per dedicarmi a qualcosa di nuovo.
Nel mio prossimo libro ho deciso di affrontare il tema del bullismo che si sta diffondendo sempre più tra le ragazzine, perciò mi sono messa a studiare per non rischiare di scrivere cose inesatte, spero di riuscire a scrivere una storia capace di emozionarmi almeno quanto mi ha emozionato la prima.
Nel mio prossimo libro ho deciso di affrontare il tema del bullismo che si sta diffondendo sempre più tra le ragazzine, perciò mi sono messa a studiare per non rischiare di scrivere cose inesatte, spero di riuscire a scrivere una storia capace di emozionarmi almeno quanto mi ha emozionato la prima.
E io ti faccio un grande 'In bocca al lupo'! E’ stato un
piacere ospitarti nel mio blog!
Ciao e grazie mille per avermi
ospitata sul tuo blog.
Per seguire Jolanda: JOLANDA BUCCELLA
Ringrazio dal profondo del cuore Linda per avermi ospitato sul suo blog, ho avuto l'impressione di fare due chiacchiere sincere con un'amica di vecchia data. La strada di un povero autore emergente che pubblica con una piccola casa editrice è complicata e difficile come scalare l'Everest, persone speciali come Linda rendono tutto un pò meno difficile.
RispondiEliminaGrazie a te Jolanda! E' stato un piacere intervistarti! Resto in attesa del tuo prossimo romanzo! :)
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