Oggi, per la rubrica Passi d'Autore, recensiamo due lavori di John D. Smith: il romanzo Warchess - La Mossa del Drago e lo spin-off Black Jack.
Andiamo a scoprire cosa ne pensa Giuseppina Biondi che l'ha letto per noi.
SINOSSI: È l’ultimo giorno di scuola per Mike, gli studenti si trovano fuori nel parcheggio quando un forte lampo fa svenire tutti tranne lui. Viene attaccato dagli Shofen che si cibano di anime umane finché non viene salvato da due Black Jack armati di pistole e spada. Da quel momento la vita di Mike cambierà. Incontrerà Cavalieri, glover, fantasmi, elfi, demoni ma ogni inganno è nascosto dietro un altro inganno e arriverà a chiedersi se è lui a decidere il suo destino o fa tutto parte di una partita a scacchi di cui è solo una pedina.
Primo di una saga composta da altri due libri: Guerrieri eterni e La lingua che non esiste. Con il suo mondo e i suoi personaggi fantastici va a collocarsi di diritto nel filone del genere fantasy. Warchess è infatti un libro dove, nella sempre eterna battaglia fra il bene e il male, agli uomini vengono affiancanti elfi, fantasmi, nani, glover e tante altre creature fantastiche.
La storia, anche se inizialmente può sembrare un po' scontata, è in realtà avvincente e ricca di intrecci: Mike, il protagonista, scopre di essere l'eletto e improvvisamente viene catapultato in un mondo del quale ignorava l'esistenza; per salvare la madre e scoprire la verità sulla sua famiglia, si ritrova ad affrontare un viaggio in posti del tutto sconosciuti e pieno di pericoli dei quali non conosce neanche i nomi.
'La scacchiera era rimasta immobile per quindici anni, tanto aveva aspettato finché poco prima non aveva avuto la certezza che qualcosa era cambiato, così si era precipitato nel suo castello. Osservò la disposizione delle pedine e sorrise. Eric aveva fatto la sua mossa. Lo sguardo dall’altra parte del tavolo solo per un’istante, non voleva farsi sviare o confondere, prima di muovere doveva riflettere. La base della scacchiera era alta sei centimetri e su ognuno dei quattro lati c’era il simbolo di Warchess: le due spade incrociate che formavano una “W”.
Gorcan osservò le statuette una per una, ormai conosceva quelle posizioni a memoria, le aveva studiate con impazienza per così tanto tempo… poi la vide. La pedina di Mike era stata spostata. La nuova disposizione scatenò in lui mille contrattacchi e la sua mente iniziò a elaborare informazioni, possibilità, scopi.
Gorcan ragionò. Era stata una scelta semplice, forse troppo per l’avversario che aveva davanti. - Eric, la prima mossa dopo quindici anni è questa? '
Una delle caratteristiche più belle di Warchess e che mi ha notevolmente colpito, permettendo alla mia fantasia di correre indisturbata in luoghi sconosciuti, è la presenza di minuziose descrizioni dei luoghi in cui si svolge l'intera vicenda. La storia è infatti ricca di dettagli senza però risultare essere pedante e noiosa. Inoltre, spesso, per rendere il tutto più scorrevole, tante descrizioni vengono affidate ai vari personaggi, i quali attraverso i loro dialoghi mettono anche al corrente il lettore delle vicissitudini passate.
Un po' trascurata è invece la descrizione del protagonista; non sempre è facile capire quali sono i suoi sentimenti e nonostante, verso la fine del libro, venga descritto come un personaggio che ha subìto una crescita nel corso delle varie vicende, risulta essere iracondo, impulsivo ed egocentrico.
Lo stile è scorrevole, la storia lascia il lettore con la voglia di scoprire cosa accadrà nei prossimi libri e dare così risposta ai tanti interrogativi sollevati durante il viaggio di Mike. Vi è però un unico problema, ovvero l'intreccio della storia che a volte genera confusione nel lettore.
La lettura è comunque piacevole e la consiglio a tutti gli amanti del genere fantasy.
SINOSSI: E se una notte ti svegliassi senza un motivo preciso, ti mettessi alla guida per raggiungere un luogo lontano che non hai mai visto né sentito? E se da quel momento la tua vita cambierà per sempre perché non sarai più un semplice uomo… ma un Black Jack, un guardiano della Terra?
In Black Jack incontriamo Marco e ci vengono spiegate le funzioni di alcuni personaggi che troviamo all'interno del "La mossa del drago". In poche pagine conosciamo personaggi del tutto nuovi, i quali vengono delineati abilmente. Una caratteristica di questo mini racconto è l'ironia, che rende il tutto più scorrevole e divertente. Consigliatissimo a tutti quelli che vogliono entrare all'interno del mondo di Warchess e scoprirne tutti i misteri!
Giuseppina Biondi
(Editing a cura di Linda Bertasi)
Giuseppina Biondi è un’ingegnera calabrese nata nel 1985.
Recensisce libri (tanti) e film (pochi) nel suo Il Salotto Irriverente. Amante di gatti, divoratrice di libri. Adoratrice di tutto ciò che è gotico. Metallara dalla nascita e karateca.
Nell’ormai lontano 2011 ha fondato il blog Bambole Spettinate e Diavole del Focolare dove dà sfogo alla sua vena polemica e racconta la vita e le storie di donne fantastiche.
Promette e garantisce recensioni sincere e appassionate.
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