lunedì 24 agosto 2015

INTERVISTA A LAURA PELLEGRINI



Ciao Laura, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao a tutti. Sono una mamma e una lavoratrice a tempo pieno. Mi diletto nello scrivere da sempre, sin da quando ho memoria. La mia fantasia è sempre stata molto fervida. Ricordo che da bambina inventavo storie, personaggi, dialoghi, ambientazioni, luoghi fantastici dove mi ritrovavo a giocare il più delle volte da sola, interpretando più ruoli, come un piccoli film. In età adolescenziale, attraverso gli studi, ho avuto modo di leggere i romanzi e le poesie di autori importanti che mi hanno segnato profondamente. Austen, Bronte, Pasolini, D’Annunzio, Montale, sono stati fondamentali per la mia crescita sia come persona sia come autrice.

Il diploma al Liceo Artistico Sperimentale, la frequentazione dell’Università con indirizzo “Storie dell’arte” e l’impiego nel settore delle Comunicazioni. Quando si accende in te la scintilla della scrittura e dove trovi il tempo per scrivere?

La scintilla per la scrittura nasce dall’esigenza di fermare me stessa su un foglio. Tutto è nato in un periodo in cui ogni cosa sembrava confusa. Ho approfondito così la mia passione per la poesia, un linguaggio che in quel momento appagava le mie esigenze. Parlavo di me, dei miei problemi, dei miei bisogni, canalizzando nelle parole le mie inquietudini. È stato illuminante e altamente istruttivo, anche perché ho avuto modo di conoscere poeti validi attraverso i canali del web. I romanzi sono nati dopo, quando scrivere le poesie non era più sufficiente. Mi sono detta “Perché non provarci?” e così mi sono buttata.
Scrivo nei ritagli di tempo, quando sento di doverlo fare e soprattutto quando ne ho bisogno. Non sono metodica, non seguo un piano. Scrivo a ‘braccio’ se così si può dire, seguendo il flusso dei miei pensieri e della trama che ho in testa.

Oltre alla scrittura hai altre passioni, in particolare la fotografia e la decorazione. Parlacene.

La decorazione è il retaggio che mi porto dietro dai miei studi. Ho sempre amato l’arte, in ogni sua forma, ci sono cresciuta dentro, l’ho respirata sin da quando ero solo una bambina. Sono cresciuta tra sculture, quadri di artisti famosi, in un ambiente vivace e dinamico, dove l’arte è sempre stata al centro di tutto. Non avrei mai potuto non amare la decorazione, la pittura e il disegno. 
La fotografia è venuta dopo. È stata più un’esigenza all’inizio. Il percorso didattico a liceo ne prevedeva l’uso e così mi sono accostata a quest’altra forma di linguaggio. Non sono brava a fare le fotografie, almeno non come vorrei. Nei miei scatti cerco di imprigionare le emozioni, un sorriso, un bagliore, quello che fa di quella particolare circostanza un evento unico. La fotografia è come la parola, mette nero su bianco l’essere così come si presenta.

Dichiari: ‘Nonostante gli impegni quotidiani, attraverso la bellezza di una musica o di un quadro o la trama di un libro, analizzo me stessa, e cerco ciò che in fondo cercano tutti, la mia essenza.’ Approfondiamo questa dichiarazione.

Io sono sempre stata alla ricerca di mio vero 'io', non perché non mi conosca a sufficienza, ma perché amo vedermi per quella che sono davvero. Analizzo me stessa continuamente e l’arte è sempre stata lo strumento più idoneo a questo scopo. La musica, un quadro, una fotografia, i versi di una poesia, sono come lenti di ingrandimento che punto su me stessa. Ascolto ciò che mi trasmettono e lascio che le emozioni e i pensieri che suscitano vengano a galla.

Se una delle amministratrici del gruppo Facebook “I nostri ebook, parliamone”. Di cosa vi occupare nello specifico?

Il gruppo nasce su idea di Tiziana Cazziero, mia amica e collega, io mi sono aggiunta a posteriori. Il gruppo è volto agli autori self e non che vogliano condividere la loro passione con il mondo che li circonda. Lasciamo molto spazio non solo all’autopromozione, ma anche al raccontarsi attraverso interviste, giornate a tema, giornate autore, letture di gruppo, in cui ognuno può avere il giusto spazio e riconoscimento. Si parla, ci si confronta su esperienze non solo legate ai nostri romanzi, ma anche di vita. Siamo come una piccola famiglia e ci supportiamo.

Nel settembre 2014 esordisci con il romanzo “Tempo imperfetto”. Daccene un assaggio.

[...] Era rimasto lì, immerso apparentemente nel libro, nascosto tra la folla del venerdì sera a osservarla, mentre lei passava tra i tavoli e porgeva bicchieri colmi di birra a perfetti sconosciuti che, a loro volta, la guardavano dandosi gomitate e cenni di approvazione. L’aveva osservata mentre si spostava una ciocca di capelli dietro l’orecchio o quando si grattava la punta del naso con un dito quando era assorta. Aveva bevuto due caffè americani, non aveva letto nemmeno una pagina del libro, ma si era perso nelle le pagine nascoste di lei per tutto il tempo.  
Non le aveva chiesto come si chiamava, né tantomeno gli aveva detto il proprio nome. Lei a un tratto era salita sul suo motorino ed era volata via assieme al suo profumo e ai suoi jeans consunti e a lui era rimasto solo avviarsi verso casa con un unico pensiero: rivederla. [...]

In ottobre dello stesso anno, pubblichi il racconto “Bianco e nero in dissolvenza”. Di cosa si tratta?

Questo racconto è nato dall’esigenza di cimentarmi anche nel genere erotico. Fondamentalmente è stato un esperimento, una cartina tornasole per le mie successive pubblicazioni. Volevo capire quanto a fondo riuscissi a spingermi in questo argomento. Mi sono divertita molto a scriverlo anche perché, a differenza dei romanzi, è scritto in prima persona con un unico punto di vista. Mi sono calata nei panni di un’assistente alla regia di 28 anni, Claudia, che vive nell’arco di tempo di una settimana, sul set di una fiction in costume, una passione per il direttore della fotografia. Ho scelto il cinema come ambientazione, perché mi è sempre piaciuto tutto ciò che si muovo dietro alle telecamere. È un mondo nascosto all’occhio del grande pubblico, divertente per certi aspetti e mi piaceva raccontarlo.

E, in dicembre, esce “Tempo inverso”, sequel del tuo romanzo d’esordio. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

In "Tempo inverso" c’è una maturazione, non solo al livello stilistico, ma anche dei personaggi. Ritroveremo gli stessi del precedente romanzo alle prese con scelte difficili da prendere, passioni, tormenti, ossessioni, accompagnati da personaggi nuovi che in alcuni casi saranno determinanti. "Tempo inverso" è l’epilogo della storia nata in "Tempo imperfetto", è il ritorno alle origini, la presa di coscienza degli errori commessi e di tutte quelle dinamiche e legami che non permettono ai personaggi di essere liberi di vivere appieno se stessi ed il mondo che li circonda. C’è un’analisi maggiore della psicologia dei protagonisti e dell’evoluzione della storia che poi porterà alla fine.


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Qual è stato l’input per questo libro?

Fosse stato per me, che non amo molto i lieto fine, la storia tra David e Flavia si sarebbe conclusa con il primo romanzo. Non avevo intenzione di scrivere il secondo, ma poi la trama ha bussato nella mia mente e mi ha chiesto di essere scritta. È nato davanti a una tazzina di caffè, tra una chiacchiera e un’altra a casa di una mia amica. L’ho iniziato la sera stessa.

Quali tematiche affronti in “Tempo inverso” e quale messaggio vuoi trasmettere?

Ho voluto parlare di tutto ciò che impedisce il sentirsi liberi. Il passato, come si vive l’infanzia e l’adolescenza, a mia avviso sono fondamentali perché costruiscono la persona che si è nel presente. Da qui il disagio di Flavia, la protagonista, a non riuscire ad amare, a non riuscire a  vivere i sentimenti come tali, ma come forma di privazione di se stessa. L’amore è al centro di tutto, inteso sia come passione, sia come amicizia, intorno al quale i personaggi ruotano alla ricerca di loro stessi e di ciò che vogliono.
Il messaggio è semplice: non nascondersi, non fuggire da ciò che fa male, ma affrontarlo e vincere, per poter essere liberi. 

Perché una duologia e perché il romance?

Il genere è stato dettato dalla storia d’amore anche se c’è diverso sesso, non lo nego. I due romanzi perché uno non sarebbe bastato a raccogliere tutto.

Hai qualche altro progetto di cui vuoi metterci a parte?

A breve pubblicherò lo spin-off della duologia che sarà incentrato su uno dei personaggi presenti in entrambi i libri precedenti. Sarà un romanzo che si potrà leggere indipendentemente dal conoscere la storia principale, un romance particolare che consiglio a chiunque voglia non solo distrarsi, ma anche emozionarsi. 
E' iniziato proprio in questi giorni l'evento Facebook dedicato: https://www.facebook.com/events/1690474137847764/
Con questo evento sarà possibile vincere due copie cartacee e tre in eBook del romanzo. Partecipare è semplice, tutte le info all'interno dell'evento che si concluderà il 10 settembre.

E’ stato un grande piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!

Il piacere è stato mio, grazie per l’attenzione! 

Per seguire Laura    LAURA PELLEGRINI AUTRICE 

https://www.youtube.com/watch?v=DDC1FFHfueU

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