lunedì 29 giugno 2020

INTERVISTA A ANGELICA RUBINO

Ciao Angelica, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Vivo a Castellaneta , un bel paese in collina in Puglia. Compirò ventisette anni il mese prossimo; oltre alla scrittura, mi piace cucinare e recitare, amo gli animali, uscire con i miei amici e il mio ragazzo.

Il diploma in Grafica Pubblicitaria e la frequentazione della facoltà di Scienze della Comunicazione. Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura e dove trovi il tempo per scrivere?

Ho iniziato a sette anni, immaginando dialoghi tra animali. Il tempo per scrivere lo trovo, solitamente, il fine settimana.

Tra le tue passioni, spicca la recitazione. Hai mai pensato di far diventare questa tua attitudine una vera e propria professione?

Certo, ho frequentato una scuola di sceneggiatura, ma rimane uno dei miei sogni nel cassetto, per ora. Con il regista Egidio Saracino, ho scritto dialoghi che, poi, abbiamo recitato insieme.

Gestisci personalmente la Facebook FanPage Acbs, dedicata al bullismo. Perché questa scelta?

Sì, la gestisco insieme a Vincenzo Vetere e a sua madre. Ho subìto bullismo per anni, e avere un’associazione è stata una delle cose che mi ha fatta andare avanti.

Hai autori che consideri tue Muse? E quanto di loro c’è nei tuoi testi?


Ho iniziato a leggere con Angelo Petrosino, ho proseguito con Susanna Tamaro e Susanna Casciani. Non so dirti se nei miei romanzi c'è qualcosa di loro, lascio sia il lettore a giudicare.

​Ti sei distinta in diversi premi letterari. I concorsi aiutano l’autore a farsi conoscere?

Sì, aiutano tantissimo. Servono da curriculum.

Nel 2013, esordisci con Jeremy Jenkhins e il Fiore della Montagna Perduta. Di cosa si tratta?


Si tratta di un fantasy, ispirato da un sogno.

Segue Perché sei un essere speciale, che entra nella rosa dei finalisti del Concorso Letterario Prevért. Lasciacene un assaggio.

[...] Innamorarsi significa mutare. Mi sento cambiata dentro, più felice, più serena. Improvvisamente non mi importa di essere povera, perché con lui è come se fossi la più ricca del mondo. Quando sto con lui, sento di non avere più materia, mi sento leggera come una farfalla. Lo sogno di notte, lo penso di giorno, è la persona che ha fatto battere il mio cuore a mille.

Hai partecipato anche a diverse antologie. Romanzo Vs. Racconto, chi la vince?

Secondo me, senza dubbio il romanzo.

Nel 2017, esce Pistola e Polvere da Sparo. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Una storia d’amore e passione, ambientata ai tempi della rivoluzione francese.




Qual è stato l’input per questo libro?

Mi sono state di ispirazione Lad Oscar e Elisa di Rivombrosa.

Quali tematiche affronti e che messaggio vuoi trasmettere?


Parlo sempre di bullismo, ma anche di famiglia e di legami importanti. Voglio trasmettere che bisogna superare l’orgoglio ed essere sempre forti.

Nel 2019, pubblichi Shatz. Parlacene.

Shatz è una storia vera, l’incontro tra due anime che si sono a lungo cercate. Ambientato tra la Puglia e la Baviera, dagli anni Sessanta fino ai primi del Duemila, è una storia commovente e dolce.

Il tuo pensiero sul Self Publishing?

Prima lo snobbavo, adesso lo consiglio. Senza dubbio, è meglio di molte case editrici.

Hai altri progetti in cantiere?

Per adesso.

È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!




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