Oggi vi segnalo il romanzo di Eva D'Amico dal titolo "Memorie di Sangue: Il Castello del Giorno Eterno", primo capitolo della sua serie horror.
Andiamo a conoscerlo nel dettaglio!
SINOSSI: Una ragazza con troppi nomi, un passato sconosciuto e povero che diventa una vita ricca di eleganza e finte conoscenze, un futuro incerto. Eva è una ragazza condizionata dalla sua educazione, rigida e relegata nel "Castello del Giorno Eterno", illusa di vivere in una condizione privilegiata, circondata da persone che si mostreranno troppo tardi per ciò che sono realmente. Cosa succede quando il tuo nome non rispecchia la persona che sei, quando ti viene rubato e ti accorgi di non essere nulla nonostante una vita di trascorsi? Cosa accade quando reagisci alle troppe vessazioni subite e tiri fuori gli artigli per combattere? Chi è Eva? Una privilegiata? Una bambola? Una serva? Cercherà di scoprire se stessa all'interno di una vita piena di bugie e lotterò contro i suoi signori per guadagnare l'amore, il rispetto e la libertà.
Eccovene un assaggio!
[...] I suoi capelli color di fiamma ondeggiavano luminosi e ribelli.
Gli occhi smeraldo mi fissavano con il solo intento di mettermi a disagio e ci riuscivano alla perfezione.
In quel momento mi sentivo una bambola nelle sue mani. Inerme. Leggera.
E la cosa peggiore era che mi piaceva più di ogni altra cosa. Danzammo tutta la sera, senza fermarci mai.
Non ricordo altro di quella notte se non il suo profumo, i suoi capelli, quegli occhi felini. Le labbra scarlatte come il sangue. I denti bianchi e lucidi come madre perla.
... Quella notte, sotto mille e più stelle, tra mille e più volti, mille e più risate, suoni e colori... per la prima volta, danzai con le fiamme. [...]
L'AUTRICE: Eva D’Amico nasce a Roma il 15 maggio 1991, fin da bambina
ama disegnare, dipingere, leggere e scrivere. Dopo le scuole medie queste
passioni la portano a scegliere il liceo artistico e non lo scientifico, come
invece aveva inizialmente ipotizzato.
Gli anni del liceo trascorrono ricchi di sperimentazione
pittorica, teatrale, musicale e letteraria insieme ad un piccolo di gruppo di
amici. La scrittura, in questa fase della sua vita, è una parte importantissima
ma non il fulcro centrale della sua attività artistica che si concentra per lo
più sulla musica e sul disegno.
Arriva prima nella sezione letteraria del concorso indetto
dalla Regione Lazio, riservato ai licei, nell’anno accademico 2009/2010.
L’ultimo anno del liceo è l’inizio di un lungo periodo della
sua vita segnato da lutti e da una difficile situazione familiare e personale, è in questo periodo che la
scrittura diventa centrale.
Comincia a scrivere organicamente una raccolta di poesie e a
dar vita a numerosi romanzi che rimarranno solo abbozzati, inconclusi e
dimenticati per molti anni.
Questo riscoperto amore per la letteratura le fa scegliere
la facoltà di Lettere all’università, dove intraprenderà autonomamente un
percorso “a ritroso” nella letteratura italiana e straniera, approfondendo i
classici di sua iniziativa e costruendosi una solida base culturale.
Costantemente in bilico tra la tensione a scrivere un
romanzo e il timore del fallimento, continua a studiare con ottimi frutti e a dedicarsi alla poesia,
sperimentando di volta in volta soluzioni poetiche differenti e che spesso si avvicinano alla prosa.
Poco prima di conseguire la laurea prende coraggio e mette
nuovamente mano al primo romanzo di cui aveva abbozzato la trama: "Il castello
del giorno eterno".
La poesia non basta più a soddisfare il suo istinto creativo
così, tra ripensamenti e correzioni, il suo primo romanzo viene concluso in
pochi mesi.
Inizia allora un minuzioso lavoro di labor limae e di
stesura di altri romanzi che la impegna molto durante tutto il percorso di
studi che la poterà, dopo la laurea in Lettere, alla laurea specialistica in
Italianistica.
Durante questo percorso viene in contatto con il “progetto
I.D.E.A.” (Immagina Di Essere Altro) e immediatamente capisce che il tempo dei
dubbi è finito.
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