È facile:-) questa la so....
Ho 40anni a Maggio, vivo a Modena ma sono di Castelfranco
Emilia, in provincia, vengo da una frazione. A Modena mi sono trasferito dopo
il matrimonio. Lavoro come metalmeccanico. Mi piace molto la musica, lo sport e
la montagna. Poi ovviamente i libri, preferisco la narrativa, genere giallo,
thriller, horror. Sono una persona normale alla fine. Poi se dico tutto ora non
leggete il resto dell'intervista;-)
Il diploma con indirizzo scientifico e l’impiego come
Tecnico Metalmeccanico. Quando si è accesa in te la scintilla della scrittura?
A scuola forse, non lo so, ho sempre avuto questo istinto,
anche se il coraggio di superare le trenta pagine l'ho trovato solo qualche anno
fa con "Samhain". Prima erano poesie, canzoni (brutte), e favolette. Poi è
arrivato Faletti e non so come mi ha acceso una miccia dentro.
Tra le tue passioni spicca la musica, in particolare il Rock
e il Grunge. Ti è di ispirazione ascoltarla?
Come no?!?! Scrivo con i Pearl Jam nelle orecchie quando
sono solo, mi creano quella che uno scrittore chiama l'atmosfera giusta. Anche
qui non so dirti il motivo. Sono cose che mi partono da dentro.
Quali sono i tuoi autori preferiti e c’è qualcuno di loro
che possiamo definire tua “Musa”?
Machiavelli (Loriano), King, Lucarelli e il già citato
Faletti che, ripeto, mi ha dato il via con lo strepitoso "Appunti di un
venditore di donne". In classifica sta scalando anche D'Avenia. Mi fa
riflettere.
Sei appassionato di thriller, gialli e horror. Da dove nasce
questa tua predilezione?
A pelle. Leggo di tutto ma con quelli non riesco a fermarmi.
Mi piace il buio, mi piace pensare, entrare nei libri e con quelli mi riesce
facile.
Hai scritto diversi racconti, uno dei quali “L’alba verde”
si aggiudica il Secondo Premio a un Concorso Letterario. Cosa ricordi di questa
esperienza?
È stato un gioco. Una scommessa con due amici, mi è piaciuto
però mischiare il mio genere con la fantascienza e raccontare la mia città
lanciando qualche accusa anche se velata. Tutto il resto è contorno e fa curriculum..;-)...l'importante
rimane riuscire a essere letti.
Nel 2014 esordisci con il romanzo “Samhain”. Daccene un assaggio!
E' una bella storia d'amore, il buio di un noir, il sangue di
un horror e la suspense di un thriller, poi la mia terra, l'Emilia, una terra
che si sa nascondere è sa nascondere. Ci sono emozioni, pensieri, e c'è molto
di più di quello che sembra tra le righe, dove racconto tutto dicendo il
contrario di tutto.
Perché proprio il Samhain? Ti affascina l'horror?
Mi affascina l'horror e mi spaventa ma mi è la sua parte bella... Il Samhain è magia, morte, è 'una vita che si spende per altre vite', più che Horror è amore. Poi i fuochi, il buio, la ruota dell'anno, si sono incastrate tutte molto bene.
Nel 2017 esce il sequel dal titolo "Tre destini". Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Troveranno tre vite, tre "punti di svolta" i momenti cioè nei quali dobbiamo prendere decisioni importanti; poi troveranno amore, demoni, morte.
Qual è stato l'input per questo libro?
Il caso e una foto che un'amica ha fatto all'oratorio di cui si parla nel romanzo. La foto ritrae una porta...e le porte sono anche nella nostra anima o mi sbaglio? Da lì è partito tutto.
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
I sogni e la loro importanza, la vita da vivere sempre perché potremmo non avere una seconda possibilità, l'inesorabilità de destino. È poi ovviamente l'amore, quello che ti obbliga a spenderti e a rinunciare, che oggi è un concetto lontano.
Perché un sequel?
È venuto da solo, ho iniziato a scrivere e sono usciti gli stessi personaggi. Come per tutti i miei scritto c'è poco di preparato.
Perché proprio il Samhain? Ti affascina l'horror?
Mi affascina l'horror e mi spaventa ma mi è la sua parte bella... Il Samhain è magia, morte, è 'una vita che si spende per altre vite', più che Horror è amore. Poi i fuochi, il buio, la ruota dell'anno, si sono incastrate tutte molto bene.
In “Samhain” offri una visione della scrittura molto
particolare, quasi una specie di magia che accompagna l’ispirazione. Davvero
singolare. Parlacene.
Sai cosa vuol dire vivere la scena? Tu scrivi, e bene, ( sì
ti ho letto un po' ) quindi credo di sì.
Io mi sento lì mentre scrivo, vedo le scene, gli ambienti, è
quasi magico.
Non riesco ad avere regole o dettami precisi. La storia va
dove la portano i personaggi. Lo dice anche il Maestro (King).
Nel 2017 esce il sequel dal titolo "Tre destini". Cosa troveranno i lettori al suo interno?
Troveranno tre vite, tre "punti di svolta" i momenti cioè nei quali dobbiamo prendere decisioni importanti; poi troveranno amore, demoni, morte.
Qual è stato l'input per questo libro?
Il caso e una foto che un'amica ha fatto all'oratorio di cui si parla nel romanzo. La foto ritrae una porta...e le porte sono anche nella nostra anima o mi sbaglio? Da lì è partito tutto.
Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?
I sogni e la loro importanza, la vita da vivere sempre perché potremmo non avere una seconda possibilità, l'inesorabilità de destino. È poi ovviamente l'amore, quello che ti obbliga a spenderti e a rinunciare, che oggi è un concetto lontano.
Perché un sequel?
È venuto da solo, ho iniziato a scrivere e sono usciti gli stessi personaggi. Come per tutti i miei scritto c'è poco di preparato.
Hai qualche altro progetto in cantiere?
Progetti tanti e confusi, di sicuro un nuovo romanzo, ti do un'anteprima: sarà un misto giallo/ fantasy ambientato alle origini de mio paese natale...il resto lo scoprirete.
È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo
per tutto!
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