lunedì 16 gennaio 2017

Le autrici EWWA - INTERVISTA A M. P. BLACK



Ciao M. P. Black, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao e grazie a te per avermi ospitata! Sono una sognatrice incallita e cerco di riempire le mie giornate di lucida follia e di un pizzico di umorismo. Ho 48 anni, due figli grandi che adoro, un marito meraviglioso e una gatta terribile di nome Backy. Sono impiegata comunale e scrivo nel tempo libero, soprattutto la sera. Oltre alla scrittura, la cui passione è nata ancora quando ero bambina, adoro leggere, soprattutto fantasy e romance, andare al cinema e ascoltare la musica di Mika, cantante che adoro. Sono anche una blogger, sebbene il tempo per gestire il mio blog sia sempre più difficile da trovare. Cerco di essere sempre ottimista e di vedere, pertanto, il bicchiere mezzo pieno.

Il diploma presso l’Istituto Magistrale e il lavoro di impiegata. Dove trovi il tempo per scrivere e come si è accesa questa tua passione?

Il tempo per scrivere è sempre poco, ma sono fermamente convinta che se una persona “vuole” fare una determinata cosa, il tempo lo trova! Generalmente preferisco scrivere di sera, quando la situazione in casa è, diciamo, più tranquilla. 
Ho iniziato a scrivere poesie all’età di otto anni e una è stata anche pubblicata sul “Messaggero dei ragazzi”, un giornalino che usciva mensilmente e di cui conservo quella copia gelosamente, ben nascosta in un cassetto di casa. Successivamente, ho iniziato a scrivere prima racconti, poi romanzi brevi, che ho sempre tenuto nel cassetto. Poi, nel 2007, mi sono decisa a provare a pubblicare un fantasy che avevo appena finito di scrivere: “Lisa Verdi e il ciondolo elfico”, che è stato subito pubblicato dalla casa editrice 0111 edizioni di Milano. Il romanzo ha riscosso un ampio successo, tanto che sono stata costretta dai lettori a scriverne i seguiti! Poi, la passione per la scrittura è aumentata e non mi sono mai fermata, arrivando a pubblicare dodici libri.

Il tuo esordio avviene nel 2007 con il primo capitolo della serie dedicata a “Lisa Verdi”, definito “Miglior Fantasy dell’anno” dall’Associazione Culturale di Milano. Cosa ricordi di questa esperienza?

E’ stata un’esperienza meravigliosa. Ricordo che mi trovavo davanti al PC, quando ho ricevuto la mail dalla casa editrice, che mi comunicava di aver vinto questo premio. Sono scoppiata a piangere e a ridere contemporaneamente, saltando per la casa come una pazza. Allora, mia figlia era piccola e si è pure spaventata, perché sembravo davvero una folle, che aveva perso il controllo della situazione! Ricordo di aver pensato… ma allora non faccio proprio così schifo come autrice!

Nel 2011 esce il romanzo “I guardiani delle anime”, primo capitolo delle serie omonima e, nel 2012, pubblichi “La rosa e il pugnale” entrambi vincitori di un importante riconoscimento al Premio Nazionale “Cittadella”. Cosa ne pensi dei concorsi letterari? Aiutano realmente un autore a farsi conoscere?

Anche in questo caso, quando ho ricevuto la comunicazione per il ritiro dei premi, sono caduta dalla sedia (o quasi, insomma!). Ero felicissima! Sono andata a ritirare personalmente i riconoscimenti, davanti a un pubblico incredibile. Io allora ero più timida e impacciata e ricordo di aver parlato davanti alla gente con imbarazzo, arrossendo come un bel pomodoro maturo. Questi due premi mi hanno aiutata molto, sia perché mi hanno consentito di farmi conoscere da un pubblico più ampio, sia perché chi già mi conosceva come autrice, mi ha apprezzata ancora di più, andando a leggere altri miei romanzi. Quindi, credo sia davvero importante partecipare a qualche concorso. Mi rivolgo agli autori che ci leggeranno: iscrivetevi a questi concorsi letterari, potreste essere voi i vincitori e, in ogni caso, vi permetteranno comunque di farvi conoscere di più.

Nel 2014 pubblichi il romanzo “Brilliant – Ali di Fata” che vince il secondo premio come “Miglior Fantasy Italiano” al Premio “Cittadella” del 2016. Perché il fantasy?

Un grande premio, questo, che mi ha lasciata senza parole. Sono rimasta “imbambolata” per una settimana, cercando di accettare l’idea di aver vinto un riconoscimento così immenso. 
Perché ho scelto di scrivere fantasy? Innanzitutto vorrei precisare che io non scrivo fantasy classico, ma paranormal romance o urban fantasy. Questo è il mio genere preferito perché, essendo io un’incallita sognatrice, col fantasy posso dare sfogo a tutte le mie idee e vagare per mondi e situazioni “irreali”, o comunque difficili da adottare nella vita quotidiana e nella realtà di tutti i giorni.

Tra le tue pubblicazioni molti tuoi lavori sono Serie o Saghe. Perché questa scelta?

Ho pubblicato quasi tutte saghe perché, dopo la prima esperienza di "Lisa Verdi", ho capito che la maggior parte dei miei lettori voleva continuare a leggere il seguito, chiedendomelo spesso a gran forza. Faccio un esempio. Quando ho scritto il primo romanzo della saga de “I Viaggiatori del Tempo” , pubblicata dalla casa editrice Dri di Treviso (saga che viene portata da quattro anni nelle scuole medie del Veneto e che sta riscuotendo un grande successo!), e dedicato ai ragazzi della prima media, sono stata praticamente “obbligata” dai miei giovani lettori a scrivere immediatamente i seguiti. E’ stata un’esperienza meravigliosa!

Nel 2016 esce il paranormal-romance “Pensavo di essere morta (invece mi sbagliavo)”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Vi troveranno una delicata e soprattutto passionale storia d’amore, un pizzico di fantasy, humor e qualche scena piccante. Ho adorato scrivere questo romanzo, dalla prima all’ultima parola. L’ho scritto in un mese e mezzo, non riuscivo a fermarmi! Sono molto soddisfatta del risultato finale e ora spero davvero che possa piacere anche ai miei lettori, che non troveranno la solita M.P.Black, ma un’autrice più romance e, anche, più spiritosa.



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Qual è stato l’input per questo romanzo?

L’idea di scrivere il romanzo mi è balenata qualche tempo fa, dopo aver visto il film “Al di là dei sogni” con Robin Williams. Senz’altro uno dei miei film preferiti! Ho cominciato a elaborare mentalmente la trama, a crearmi il personaggio della cattiva (Sue) e della buona (Sarah), a pensare di ambientarlo a New York, anche se poi, passando per il Cielo, sono finita in Cornovaglia. Essendo poi “esperta”, diciamo, in materie paranormali e appassionata alle storie di fantasmi, etc… non mi è stato difficile elaborare la trama.

Quali tematiche affronti e quale messaggio vuoi trasmettere?

La più importante è quella del bene e del male. Mi spiego meglio. Ho cercato di far capire ai lettori che non siamo mai solo “buoni” o solo “cattivi”. Così, ho creato il personaggio di Sue, ragazza in carriera, cattiva, amante del sesso sfrenato, che solo quando muore si pente di quanto ha compiuto in vita. Fortunatamente, le viene data una seconda possibilità. Così, nel nuovo corpo di Sarah Wood, una ragazzina dolce e delicata che vive in Cornovaglia, Sue riesce finalmente a riscattare se stessa e gli errori compiuti nella sua vita passata.

Perché la fusione di romance e paranormal, peraltro da me particolarmente apprezzata?

Amo i paranormal romance, o i romance con un pizzico di paranormal. Trovo che siano davvero un’accoppiata vincente. Perché mi danno la possibilità, essendo io molto romantica, di unire il fantasy al romanticismo, creando storie appassionanti, e spesso frizzantine.

Sei membro dell’associazione EWWA. Di cosa si occupa nello specifico e la consiglieresti alle tue colleghe?

Ewwa è un’associazione che si occupa di scrittura al femminile, permettendo alle socie di interagire tra di loro e di far conoscere le proprie opere. Organizza annualmente grandi eventi, che vedono sempre la partecipazione di un gruppo considerevole di persone. Finalmente abbiamo un’organizzazione che dà voce alla donne e alla scrittura delle donne. Scrittura che, fino a pochi anni fa, era comunque sottostimata o poco valutata.

Hai qualche altro progetto in cantiere?

Certo! Presto comincerò a scrivere un nuovo fantasy per ragazzi per la casa editrice Dri e ho un romanzo che mi gira per la testa (un semplice romance, senza l’aggiunta del paranormal), che spero di riuscire a elaborare quanto prima.

È stato un piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo!

Grazie a te e ai lettori!

Per seguire M. P. Black   M. P. BLACK

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