giovedì 11 aprile 2019

PASSI D'AUTORE - Recensione - ARDUHINUS di Grazia Maria Francese

Oggi, per la rubrica Passi d'Autore, vi presento il romanzo storico Arduhinus di Grazia Maria Francese.
Andiamo a conoscerlo subito nel dettaglio!



Dania Francella l'ha letto per noi!







SINOSSI: Alla fine del decimo secolo l’Italia è cosparsa di rovine. Bande di Saraceni, Ungari, Norreni l’hanno devastata e i discendenti di Carlo Magno si sono dimostrati deboli, incapaci di respingerne le scorrerie. La popolazione per sopravvivere è costretta a rifugiarsi in bastide e castelli, sotto la protezione dei signori feudali.
La situazione di disordine del Regno Italico ha attirato le mire dei sovrani Sassoni, che si sono impadroniti del titolo imperiale. Quando i Sacri Romani Imperatori calano verso Roma per farsi incoronare dal Papa, i loro eserciti si lasciano dietro una scia di saccheggi e soprusi che colpiscono ugualmente contadini e abitanti delle città.
Molti tra i nobili, di origine longobarda o franca, tentano di ribellarsi a quella che sta diventando una dominazione straniera imposta con la forza e spesso sostenuta dai Pontefici romani. Tra loro manca, però, qualcuno capace di unire le forze di grandi feudatari e piccola nobiltà contro lo strapotere dei Sassoni, rivendicando la corona del Regno Italico.
A Plumbia, un castello sul fiume Ticino, nasce nel 955 il secondo figlio del conte Daido. Sul volgere dell’anno Mille, nelle cronache compare sempre più spesso il nome di quest’uomo: Arduhinus.









Arduino, Marchese di Ivrea, si sta recando con il padre presso il re della marka di Iporegia: il sovrano ha chiesto espressamente di lui.
Il re ha deciso di lasciare proprio ad Arduino, il suo regno. Questi accetta, ma lui sogna in grande e vorrebbe riunire tutti i feudi sotto un unico re del regno italico, opponendosi al governo Sassone e ai soprusi della Chiesa.
Ci riuscirà?

Partiamo dall'ambientazione, ci troviamo nel medioevo, a cavallo dell’anno 1000 D.C., nella zone del Canavese. Ci muoviamo tra campi di battaglia e dimore signorili.
La bravura dell’autrice è quella di aver saputo rendere fluido e coinvolgente il romanzo, tra l'altro molto accurato e ben documentato. Un perfetto equilibrio tra eventi romanzati e contesto storico, senza cadere nella trappola di trasformare il libro in un saggio.
La caratterizzazione dei personaggi convince.
Arduino è il protagonista maschile, eroico e realistico.La Francese è stata brava a non farlo cadere nel clichè di un re delle favole e renderlo un personaggio credibile. Grazie alla storia d'amore con Isolde, è reso anche più umano.
Fin dall’inizio, ho subìto il suo fascino, facendo il tifo per lui. 
Isolde è la protagonista femminile. Una donna volitiva, che riesce comunque a ritagliarsi un suo ruolo in un’epoca in cui le donne erano del tutto sottomesse al volere degli uomini. Lei appartiene alla sua epoca, eppure è dotata di grande intraprendenza; qui, va una nota di merito all’autrice, che non ha commesso l’errore comune di modernizzarla troppo negli atteggiamenti per renderla “forte”.
Un altro personaggio che mi ha colpito particolarmente è Gaido, primo amore di Isolde. Affronta un viaggio introspettivo e di maturazione nel corso della vicenda: da giovane dolce e innamorato, a uomo maturo e responsabile, sempre fedele alla sua indole.
I personaggi di contorno sono tutti figli della propria epoca: forti e volitivi alcuni, meschini e codardi altri.



'Sta radunando le coppe su un vassoio nella stanza deserta quando sente il suo passo dietro le spalle.
“Hai lasciato che a baciarmi fossero quei due froci” sussurra rauco. Il fiato sa di vino. “Adesso tocca a te. Che aspetti?”
Tenta di svincolarsi dalle mani che l’hanno abbrancata ai fianchi, dalle labbra che le sfiorano la nuca. Di colpo, prova la voglia pazza di lasciarlo fare: s’impone di resistere ansimando.
“Lasciami! Ho amato solo Gaido…”
La scrolla con rabbia: “Smettila di pensare a lui! È morto. Io invece sono vivo, per adesso! Anche tu lo sei. Perché vuoi rimanere viva solo a metà?'



Le tematiche trattate sono: il coraggio, la libertà, l'onore, l'amore, la passione, la forza d'animo e la tenacia.
Il messaggio tra le righe è relativo all'unità e al cameratismo. “Tutti insieme”, in un epoca come la nostra, dove prende sempre più piede l’individualismo. Le aspirazioni delle persone sono sempre le stesse (benessere per sé e per le persone a cui si vuole bene, libertà, soddisfazione), e il modo per ottenerle è il medesimo: l’unità.
Consigliato agli appassionati di romanzi storici, a chi ama le ambientazioni medievali e le storie che narrano di battaglie e passioni, avventura e onore.
Dania Francella 
(Editing a cura di Linda Bertasi) 



IL VOTO DI DANIA






 

Dania Francella nasce nel 1981.
Lettrice compulsiva, nel corso degli anni ha letto quasi tutti i generi letterari: dalla mitologia ai saggi storici, dalla narrativa contemporanea alle biografie, dai legal thriller ai libri d'inchiesta, dai classici ai romance.
Ottimista, sognatrice, romantica e, forse,  troppo empatica. Ama il mare, la montagna e le città d'arte, il calcio, il classic rock, Ligabue, Gaetano e De Andrè; fan appassionata della saga di Star Wars e dei supereroi. 
La sua è una lettura attenta al dettaglio, difficilmente qualcosa le sfugge e le sue recensioni sono sempre accurate e dedite a evidenziare i pregi del testo e dell'autore.

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