mercoledì 18 novembre 2015

Quel libro nel cassetto - L'ABC DEL SELF-PUBLISHING SECONDO GIULIA BEYMAN

Eccoci al secondo appuntamento con la rubrica mensile dedicata agli autori emergenti e non.
Ospite di #quellibronelcassetto è un'autrice conosciuta per la serie noir dedicata a Nora Cooper ma non solo, è stata giornalista freelance de "Il corriere della sera" e sceneggiatrice di fiction televisive di successo come "Don Matteo", "Incantesimo", "Carabinieri", "Al di là del lago" e tanti altri.
Ultimamente è approdata anche su Amazon.de arrivando a dominare la classifica, insomma diamo un caloroso benvenuto a Giulia Beyman che, oggi, mette a nostra disposizione la sua esperienza per tutti noi.





Affronteremo ancora il tema del Marketing, argomento aperto il mese scorso con un'intervista speciale a Velonero, e continuiamo a rivolgerci al Self-Publishing per cercare di tentare di barcamenarci in questa giungla editoriale.
Giulia ha pensato per noi a un alfabeto molto speciale da tenere a mente e appendere in bacheca, in modo da averlo sempre davanti agli occhi, ma lasciamo a lei la parola, ora!



PICCOLO ALFABETO DEL SELF-PUBLISHING



È incredibile quante cose debba sapere chi decide di percorrere la strada dell’autore indipendente. Credo che una delle qualità più utili, per un self-publisher, sia la capacità di essere duttile, curioso, sempre pronto a provare cose nuove e a cambiare strategie.
Entrare a far parte di un gruppo di autori indipendenti ben affiatati, per condividere esperienze e consigli, in molti casi risparmia tempo ed errori.
Invitata da Linda a scrivere qualcosa per la sua nuova rubrica, ho pensato a questo piccolo alfabeto (ristretto per motivi di spazio) del self-publishing. E se vi approcciate per la prima volta all’argomento, non spaventatevi: c’è molto di più da fare e da sapere!









 A come AMAZON: C’è poco da dire. Fino a questo momento la piattaforma di Jeff Bezos detiene il primato delle vendite ed è tra le prime fonti di guadagno per un self-publisher. Il consiglio è: accedete direttamente alla piattaforma, se possibile, senza intermediari. In questo modo è più facile gestire aggiornamenti di file, sperimentazioni di prezzi o promozioni, e… udite, udite, per quanto il vostro ebook sia sommerso da una miriade di altri titoli, le persone che lavorano per Amazon vi tengono d’occhio e se per caso il vostro libro funziona bene potrebbero anche chiedervi di partecipare a una delle loro promozioni (di sicuro quelle più proficue per le vendite!)
Informazione di servizio: perché questo possa accadere, il prezzo del vostro ebook non deve essere inferiore a 2.99 €.
Se decidete di aderire direttamente agli store come Amazon, potrebbe essere utile acquistare degli ISBN (altrimenti sul prezzo di copertina vi viene calcolata l’IVA al 20% e non al 4%). Il sito italiano per l’acquisto degli ISBN è questo: http://www.isbn.it/ (non sono economici)
Questa è invece la pagina per cominciare a creare un account su Amazon e autopubblicare: https://kdp.amazon.com/

B come BLOG: È uno dei principali strumenti a disposizione per convogliare traffico nel vostro sito e per far conoscere il vostro nome. Fondamentale che sia aggiornato regolarmente (e so di che parlo, visto che dopo quattro anni, non avendo più molto tempo per farlo, sto ripensando tutta l’organizzazione), che abbia un aspetto grafico professionale e un’identità ben precisa. Non pubblicate di tutto, secondo il caso o l’ispirazione del giorno. Fate che il blog rispecchi voi e i libri che scrivete. Scegliete una linea editoriale o un brand che dir si voglia (vedi sotto) e fate sì che anche il vostro blog la rispetti. Non sapete quanto il lettore abbia bisogno di chiarezza. Non disorientatelo.

C come COVER: È uno degli aspetti, come l’editing, sul quale, se potete, sarebbe più utile fare un piccolo investimento economico. È il primo approccio del lettore con il vostro libro. Deve saper catturare la sua attenzione in un attimo e dirgli quali sono il genere e il contenuto del libro. Non cercate di barare. Il lettore che si sente tradito può essere un boomerang.
Ricordate anche che l’immagine, sugli store online, diventerà poco più di un francobollo. Quindi: caratteri ben leggibili e immagini definite! Abbiate il coraggio di ammetterlo, quando sbagliate, e, se necessario, cambiate cover. 

E come EDITING: Possiamo parlare di tutto, ma un buon contenuto è l’elemento indispensabile di un libro. Dedicate tutta l’attenzione che potete alla scrittura, prima, e a un buon editing, poi. Fatevi aiutare, se possibile, da un professionista (lo so, mi ripeto). Se avete elaborato una buona esperienza personale nel campo e non volete investire denaro, scambiatevi il favore con un collega e imponetevi di essere inflessibili l’uno con l’altro.
I risultati non saranno altrettanto buoni se vi occupate in prima persona dell’editing del vostro libro.   
F come FACEBOOK: Tenete da parte il profilo con parenti, amici, scherzi e lazzi. Create una pagina autore e concentratevi sul tenerla aggiornata con post inerenti al mondo dei vostri libri, alla scrittura e alla lettura. Scegliete un banner che sia professionale. Non abbiate timore di guardare in giro le pagine dei grandi autori che tanto amate e che vendono centinaia di migliaia di copie. Non copiate, ma ispiratevi.
(La stessa cosa vale per Twitter e per i vari Google+ etc etc)
Last but not least: Ricordatevi di oscurare tutti i social network quando è il momento di scrivere. In qualche momento potrà anche sembrarvi difficile, ma non sapete quanto ne beneficerà la vostra carriera.

G come GRAFICA: Rientra a pieno titolo ed è protagonista della vostra linea editoriale (vedi sotto). Non accontentatevi di niente di approssimativo, che abbia l’aria del ‘fatto in casa’. Ci sono tante possibilità, cercando in giro, di avere un aiuto a prezzi contenuti. Se volete occuparvi comunque di qualche aspetto grafico in prima persona, può esservi utile un sito come CANVA, davvero facile da usare anche per i neofiti della grafica: https://www.canva.com/

I come IMPRENDITORI DI VOI STESSI: Avete scelto questa strada e quindi, anche nei momenti più difficili, non lamentatevi ma cercate di fare. I libri sono vostri e nessuno può curarli e occuparsene meglio di voi, che li amate a dismisura. Quindi: non perdete tempo in dietrologie, per capire come diamine sia possibile che qualcun altro abbia più successo di voi, o in discussioni inutili che portano solo a un ‘tutti contro tutti’. Il vostro tempo è prezioso. Impiegatelo per cercare, osservare, sperimentare, studiare. Ribadisco: entrate a far parte, se possibile, di un gruppo di self e condividete consigli ed esperienze. Risparmierete tempo ed errori. Nel self-publishing (ma io direi in ogni campo) il sostegno reciproco e la condivisione sono sempre più fruttuosi delle dichiarazioni di guerra. Le battaglie e i dispetti non aiutano nessuno, neanche chi li fa. (Ricordate che i lettori hanno molto più tempo di quello necessario a leggere il vostro libro. Gli altri autori non vi tolgono lettori. Anzi, magari insieme potete trovarne di più.)

K come KOBO: Questo è il secondo store, come numeri, per gli autori indipendenti. Ma vi assicuro che è in costante crescita e che è molto attento alle esigenze degli autori.
Per creare un proprio account e cominciare ad autopubblicare direttamente, basta andare qui: https://it.kobo.com/writinglife
Altre piattaforme interessanti sono quelle di iBooks (piuttosto complicata per accedervi direttamente) e di Google Play. Se siete all’inizio e volete semplificarvi la vita, potete accedere ai diversi store contemporaneamente con piattaforme come StreetLib-Narcissus (http://selfpublish.streetlib.com/it/2015/07/08/scrivi-pubblica-e-vendi-i-tuoi-libri-tutto-in-ununica-piattaforma-streetlib/) o Smashwords (https://www.smashwords.com/ ). Fate l’upload del vostro file e della vostra copertina una volta sola e poi pensano a tutto loro.

L come LINEA EDITORIALE (o Brand): Non fatevi guidare a briglia sciolta dalla creatività e mettetevi dalla parte del lettore, che vuole sapere con chiarezza chi siete, cosa scrivete, di che genere vi occupate. Ha bisogno di riconoscervi. E non ha mai tanto tempo da perdere.
Fate in modo che tutto ciò che producete, nella pubblicazione, nei social network, nel blog, vi corrisponda. Fate sì che la forma rispecchi appieno la vostra sostanza. (Perché sì, alla fine la sincerità è l’unica che paga)

P come PROMOZIONE:
La parola più pronunciata e temuta di tutta la catena di lavoro. È bene dire subito che una formula magica (purtroppo) non esiste. Bisogna avere il coraggio di provare e di cambiare. Bisogna farsi vedere e conoscere. Anche se i risultati non arrivano subito. Qualcuno ha scritto che un lettore deve aver incrociato per caso almeno tre volte il vostro nome prima di incuriosirsi per il vostro libro.
Ma, pur essendo indispensabile occuparsi della promozione, ricorderei che lo SPAM selvaggio è assolutamente inutile e anzi controproducente.
È importante trovare dei lettori che vi amino e che rimangano soddisfatti di quello che leggeranno (non promettete loro cose che non troveranno, un lettore deluso può essere molto controproducente). Voi avete bisogno di lettori che compreranno anche il vostro secondo libro, e poi magari il terzo. Non potete accontentarli con aria fritta. Quindi promuovete, ma con garbo e con misura. Anzi, mi sentirei di consigliare di non dedicare giornate intere alla promozione, soprattutto se avete scritto solo un libro. Il rapporto risorse impiegate e risultati sarebbe sempre troppo impari. Usate la maggior parte del vostro tempo (sempre!) per scrivere nuovi libri.
Un nuovo libro è la migliore forma di promozione e pubblicizzare più titoli è più semplice e dà migliori risultati. Non solo: un potenziale lettore che vi cerchi su Amazon o altrove, sarà rassicurato nel vedere che non avete un solo titolo all’attivo e se ama quello che ha appena letto, comprerà tutti gli altri.
Detto questo, oltre a crearvi una presenza sui vari social network, ad avere delle ‘pagine prodotto’ sugli store il più accattivanti possibile, fate attenzione anche ad altre piccole accortezze perché il lettore trovi più facilmente il vostro ebook. Per esempio, scegliete con cura le categorie nelle quali inserirlo. Se trovate delle sottocategorie più piccole, che siano appropriate, inseritelo là: è più facile emergere in una nicchia più piccola. Consiglierei anche di fare molta attenzione alla scelta delle parole-chiave, quando inserite i metadati. Prendete spunto dai suggerimenti che Amazon vi dà e scegliete quelle più giuste. È attraverso le parole-chiave usate nelle ricerche che i lettori possono più facilmente imbattersi nel vostro libro.

QUARTA DI COPERTINA O SINOSSI: Nel caso degli ebook, è quella che pubblicate nella pagina prodotto dello store. Siate sintetici (chi viene a curiosare il più delle volte non ha tanto tempo a disposizione e vuole capire subito se la vostra storia è proprio ciò che cerca), non fate apparire il vostro libro qualcosa che non è (ricordate, sopra, il discorso sul lettore tradito?)
La sinossi sugli store è già la prima forma di marketing a vostra disposizione, quindi siate accattivanti. Non cercate solo di riassumere la trama ma di evidenziare, con frasi a effetto o domande, qualche particolare che possa agganciare il lettore. Create almeno un ‘gancio’ sui vostri personaggi.
Cercate di inserire anche nella sinossi le parole-chiave che avete scelto nei metadati. Questo aiuterà la ‘discoverability’ del vostro libro.

R come REPORT: Il nostro piacere e la nostra ossessione. La lettura dei report di vendita può generare dipendenza, sappiatelo!
Ma volete mettere l’importanza, nelle vostre strategie di marketing, di sapere come e quanto stanno vendendo i vostri libri? Non solo per gioire o tirare sospiri di sollievo che farebbero venire la polmonite a qualcuno, quando le cose vanno bene. I report sono fondamentali per capire cosa abbiamo fatto bene e cosa possiamo migliorare, mostrandoci i risultati dei singoli titoli.
I report di vendita sono in assoluto una grande delizia. Sapere che le royalties di quanto avete venduto verranno automaticamente accreditate sul vostro conto, due mesi dopo le vendite, è impagabile. Ed è una realtà assolutamente rivoluzionaria nel campo dell’editoria.

S come SITO:
Il sito è la vostra casa, il salotto buono (si spera) in cui si ritroverà il lettore che, curioso, va a cercare il vostro nome su internet. È lì per farvi visita, quel lettore. Non date idea di disinteresse o di improvvisazione. Accoglietelo al meglio, facendogli vedere quanto per primi tenete al vostro mondo, invitatelo a entrare e offritegli qualcosa. Ricordate quanto detto nella LINEA EDITORIALE?
Come sempre: se possibile, fatevi aiutare da un professionista. O scambiatevi il favore con qualche collega che se intende più di voi. E non dimenticate di creare un angolino dove il lettore possa iscriversi alla vostra Newsletter. Abbastanza facile crearne una con Mailchimp. (http://mailchimp.com/

T come TRADUZIONI: Sono un grande investimento e una grande incognita. Pensateci attentamente prima di fare un passo più lungo della vostra gamba. Niente può essere terribile quanto una brutta traduzione che avete pagato tanto. Il vostro traduttore non deve semplicemente conoscere bene la lingua in cui andrete a tradurre il vostro libro, ma deve anche essere un autore anche lui, capace di rispettare la vostra voce ma di trasformarla in qualcosa di diverso. Non è tra le prime cose in cui mi impelagherei nella mia carriera di autore indipendente. 
 
Ci sarebbero forse tante altre cose da dire e da affrontare. Ma questo del self-publishing è un mondo nuovo, in continua evoluzione. Tutto muta e tutto si trasforma. Bisogna essere capaci anche di restare lì, a captare ogni nuovo cambiamento. Con tanta buona volontà e anche un po’ di sana ostinazione.
Buon self-publishing! 
                                                                                                                                        Giulia Beyman







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