mercoledì 27 gennaio 2016

Segnalazione - LE ANIME BIANCHE di Frances Hodgson Burnett (Traduzione italiana a cura di Annarita Tranfici)

Oggi vi segnalo un'interessante uscita che riguarda Annarita Tranfici, autrice che ho già avuto occasione di recensire in occasione del suo racconto "I due volti di Nuova Delhi".
Oggi torna nel blog in veste di traduttrice del romanzo "Le anime bianche" di
Frances Hodgson Burnett.
Ma andiamo a conoscerlo più nel dettaglio.





SINOSSI: Ysobel è una ragazzina timida e minuta che non ha mai conosciuto i genitori e vive, assieme ai tutori Jean Braidfute e Angus Macayre, in un castello dall’aspetto austero immerso nella desolata brughiera scozzese. Fin dall’infanzia, la bambina mostra di essere dotata di un particolare “dono” che la rende diversa da tutti gli altri bambini; ella ha il “potere di vedere oltre le cose” e di entrare in contatto con le anime dei defunti, ormai libere dalle sofferenze e dalle paure dell’esistenza. “Le anime bianche” (“The White People” nella versione originale) è un romanzo breve in cui la celebre autrice dei ben più conosciuti “Il piccolo Lord” (1886) e “Il giardino segreto” (1911) presenta, attraverso gli occhi della propria protagonista, le sue personali considerazioni circa ciò che attende l’uomo dopo la morte. Si tratta di un racconto carico di motivi gotici, di verità e saggezza, in cui emergono non soltanto il talento narrativo dell’autrice ma anche alcuni dettagli che rimandano al personale rapporto con il suo primogenito e con la religione. 

DOVE TROVARLO: http://www.amazon.it/anime-bianche-white-people-Eris-ebook/dp/B019PR7IZS/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1451900533&sr=8-1&keywords=le+anime+bianche 








Eccovene un assaggio! 


[...] Nessuno eccetto me sarebbe in grado di descrivere quanto fossi felice. Sembrava così naturale che fosse lui l’uomo che aveva colto la profondità del dolore di una povera donna sconosciuta. Quanto avevo amato quel suo modo pacato di mettersi a nudo! Ad un tratto mi resi conto che non avrei dovuto avere paura di lui. Avrebbe capito che non potevo fare a meno di essere timida, che era solo la mia natura, e che se mi esprimevo in modo maldestro, le mie intenzioni erano sicuramente migliori delle mie parole. Forse avrei dovuto provare a dirgli quanto i suoi libri fossero stati importanti per me. Lanciai un’occhiata attraverso i fiori ancora una volta e vidi che mi stava guardando. Riuscii a malapena a crederlo per un secondo, ma lo stava facendo. I suoi occhi – i suoi splendidi occhi – incontrarono i miei. Non riesco a spiegare perché fossero tanto meravigliosi. Penso fosse per la loro chiarezza, e perché scorgevo in loro una sorta di grande interesse e comprensione. A volte le persone mi guardano spinte dalla curiosità, non perché siano veramente interessate. [...]




L'AUTRICE:   Autrice americana di origini inglesi, Frances Hodgson Burnett (1849-1924) ebbe una carriera lunga e produttiva. Scrisse ben 55 titoli, 5 diventati best-seller e 13 trasformati in spettacoli teatrali. Sebbene sia maggiormente ricordata per i libri per bambini, tra i quali spiccano Il piccolo Lord, La piccola principessa, e Il giardino segreto, Frances Hodgson Burnett ha firmato anche libri per adulti, tra cui si annovera un romanzo che ebbe un notevole successo,That Lass o' Lowrie's. L'autrice nacque a Manchester, in Inghilterra, il 24 novembre 1849, ma quando suo padre morì nel 1865, emigrò con i fratelli e la madre nelle campagne del Tennesse. Allora sedicenne, l'unica educazione che le era stata impartita era quelle delle insegnanti dell'istituto femminile che aveva frequentato in Inghilterra, anche se trascorreva buona parte del suo tempo a leggere e a provvedere personalmente alla propria formazione. Per contribuire al sostentamento economico della famiglia, la ragazza tentò di avviare una scuola privata, esperienza che però non ebbe positivo riscontro. Successivamente provò a vendere alcune delle storie che aveva scritto a un giornale locale. Si trattava di pezzi talmente ben scritti, che il direttore della "Godey's Lady's Book", la rivista a cui aveva presentato i racconti, dubitò della loro originalità. Non sembrava possibile che una ragazza così giovane del Tennessee potesse scrivere una storia del genere per una rivista femminile inglese. Alla fine, due storie furono accettate e presentate ai lettori: Hearts and Diamonds, apparso nell'estate del 1868, e Miss Carruther's Engagement, pubblicato l'anno successivo. Nel 1870, Burnett e la sua famiglia si trasferirono a Knoxville, in una casa chiamata "Vagabondia", la quale ispirò il suo primo lavoro lungo, pubblicato a puntate con il titolo Dolly nel 1873 sul "Peterson's Magazine". Poco dopo, la madre dell'autrice morì. All'età di 20 anni, ella si ritrovò a essere il capofamiglia, e continuò a scrivere storie per riviste femminili (pubblicandone anche cinque o sei al mese) e a garantirsi così un reddito. La donna sposò il dottor Swan Moses nel 1873 e un anno dopo nacque il loro primo figlio, Lionel. Nel 1875, la coppia si trasferì a Parigi, dove venne alla luce il loro secondogenito, Vivian. Nonostante la gravidanza e la maternità, la scrittrice continuò a produrre libri al fine di garantire il sostegno finanziario della famiglia. Nel 1876 pubblicò il suo primo romanzo, That Lass o' Lowrie's, diviso in puntate apparse sul mensile "Scribner". L'opera, che racconta la storia di una donna indipendente che vive in una cittadina inglese, fu ben accolto e pubblicato in Inghilterra solo poche settimane dopo la sua uscita in America. Un critico del "New York Herald" dichiarò che "non vi fosse scrittore vivente (uomo o donna) che aveva il potere drammatico di cui la signora Burnett disponeva nel raccontare una storia" e che il giorno in cui il suo primo romanzo vide la luce fu un giorno "memorabile nel mondo della letteratura". Grazie a quella pubblicazione la sua popolarità di scrittrice - sia negli Stati Uniti che in Inghilterra - crebbe rapidamente. Nel 1877 l'autrice si trasferì a Washington DC, e nei successivi cinque anni pubblicò numerose opere, che conobbero anche un notevole successo di critica. Tra queste si ricordano: Surly Tim and Other Stories (1877), una raccolta di racconti; Haworth's (1879), sulla vita industriale nel Lancashire; Louisiana(1880), storia della figlia di un contadino; A Fair Barbarian (1881), sulla vita di una giovane donna americana nell'Inghilterra rurale; Through One Administration (1881), contenente osservazioni sulla vita a Washington. Nonostante il successo, gli impegni familiari, sociali e lavorativi influenzarono non poco le condizioni di salute dell'autrice, la quale era spesso malata e soffriva di crisi depressive. Anche il suo matrimonio fu turbolento. A partire dal 1884, la coppia iniziò a vivere separatamente, arrivando a divorziare nel 1898. Sebbene Frances Hodgson Burnett sia stata un'eccellente ed eclettica autrice di libri di vario genere, il suo nome resta legato alla narrativa per l'infanzia. Il critico Phyllis Bixler riconosce il talento e la superiorità prosastica che caratterizza i libri per bambini realizzati dall'autrice, sottolineando quanto essi siano in grado di "divertire un bambino e spesso anche un lettore adulto anche a un secolo di distanza, una longevità inusuale per la narrativa per bambini". La sua ultima apparizione pubblica risale alla presentazione del film ispirato al suo capolavoro Il piccolo Lord. Morì il 29 ottobre 1924 a Plandome, nello Stato di New York.






LA TRADUTTRICE: Napoletana di nascita, Londinese d’adozione, sono laureata in Lingue e letterature moderne. Lavoro come editor e traduttrice freelance, in particolar modo di testi letterari. Collaboro in veste di copywriter a vari magazine online e nel tempo libero mi dedico ad attività di blogging e alla stesura di romanzi e racconti brevi.

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