lunedì 10 ottobre 2016

Le autrici EWWA - INTERVISTA A LORENA MARCELLI



Ciao Lorena, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te.

Ciao Linda, posso dirti che ho una bella età (fra qualche settimana 51 e mi fa impressione  scriverlo, perché  addosso me ne sento venti). Vivo da sempre in Abruzzo, per la precisione a Roseto degli Abruzzi, una località sul mare Adriatico, adoro la mia Terra e adoro l’Irlanda, le sue tradizioni e la sua storia. Sono fortemente attaccata ad entrambe e, ogni volta che scrivo, riporto un pezzo dell’uno o dell’altra nelle mie storie.

Sei laureata in Giurisprudenza e lavori presso un Ente Pubblico. Dove trovi il tempo per scrivere?

Cerco di rubare il tempo alle mie giornate. Di solito il lunedì e il mercoledì pomeriggio sono libera da impegni e abitualmente vado a letto molto tardi; non appena la casa diventa silenziosa io inizio a scrivere.

Hai una grande passione per la cultura irlandese. Parlacene.

Tempo fa vinsi un viaggio in Irlanda. Appena giunta a Dublino mi sentii come se fossi tornata a casa e quella sensazione mi colpì moltissimo. Non mi era mai capitato prima, anche se sono una viaggiatrice e ho visitato diversi Paesi. Non appena rientrata in Italia iniziai a documentarmi sulla storia e sula cultura irlandese e…non mi sono più fermata. Adoro le leggende celtiche, la storia dell’Antica Religione e i riti magici che si celebrano durante l’anno. Il mio sogno è trasferirmi lì, prima o poi.

Non ho potuto fare a meno di notare che anche il paranormale non ti è indifferente. Sbaglio?

No, non sbagli. Il tutto, come ho avuto modo di spiegare sopra, è legato ai riti celtici, alla ruota della vita e dell’anno. Li conosco tutti e mi affascinano moltissimo. 

Sei anche un’autrice che pubblica sotto lo pseudonimo di Laura. Perché questa scelta?

In me convivono molte anime, in realtà. Lorena è l’autrice di storie sorrette da ricerche e studi; Laura è leggera e romantica e scrive d’amore e di passione. Mi piaceva l’idea di farle rimanere separate. Lorena e Laura sono  due gemelle “diverse”. Mi piace definirle così. 

Nel 2013 partecipi al concorso indetto da Sperling & Kupfer per “Sperling Privè” con il racconto "Uno strano scherzo del destino" e ti aggiudichi il primo premio. Cosa ricordi di questa esperienza?

Ti racconto in breve questa straordinaria avventura. Era estate ed ero in spiaggia a leggere un settimanale di moda. Vidi la pagina dedicata al concorso e mi dissi: “Perché no?”  Non avevo mai scritto erotici e, in realtà, nemmeno loti leggevo.  Però avevo voglia di cimentarmi anche in quel genere. 
Prima scrissi “Uno strano scherzo del destino” e poi “Per Averti”. Li inviati entrambi e li dimenticai del tutto. A gennaio ricevetti la mail con la quale mi informavano che avevo vinto il concorso. Credo che le mie colleghe di stanza non dimenticheranno mai il mio urlo e la mia eccitazione. Subito dopo l’emozione si raddoppiò perché la Sperling pubblicò anche “Per Averti.” L’anno successivo si aggiunse “Avrò cura di te”.
Dal 6 settembre “Uno strano scherzo del destino” è su Amazon.de, tradotto in inglese e in tedesco. Più soddisfatta di così non potrei essere. 

Nel 2014 partecipi al 50° Concorso nazionale Marcelli Editore con il thriller storico “L’enigma del battista” che si aggiudica il primo premio e viene poi pubblicato dalla suddetta casa editrice. Di cosa si tratta?

A parte la bagarre  che si scatenò per l’omonimia casuale, quel concorso mi permise di farmi conoscere come scrittrice di thriller storici. La storia si dipana attraverso tre secoli e uno strano mistero ruota intorno alla figura di Alice Kyteler, (realmente esistita), una nobildonna irlandese che nel 1324 fu accusata di stregoneria, e Alessia Lamb, la sua erede moderna, che si troverà a dover risolvere un enigma che l’attende da settecento anni. Una storia ricca di colpi di scena  e di mistero. Ci tengo a precisare che i riferimenti storici sono tutti ampiamente documentati e che la storia di Alice Kyteler è stata ricostruita attraverso gli atti originali del processo, scritti dal vescovo che l’accusò e la condannò al rogo.

E nel 2015 pubblichi “La Collina dei Girasoli”. Cosa troveranno i lettori al suo interno?

Troveranno una storia delicata, profonda e a tratti amara. È un romanzo sulle relazioni familiari e sui sentimenti, sullo sfondo della campagna abruzzese.


https://www.amazon.it/collina-dei-girasoli-Mainstream-ebook/dp/B015CYP828/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1474304905&sr=8-1&keywords=lorena%20marcelli




Qual è stato l’input per questo libro?

Non è un romanzo autobiografico, ma fra le pagine de “La Collina dei girasoli” ho inserito episodi realmente avvenuti, così come ho voluto descrivere i caratteri delle mie sorelle e le problematiche scatenate dal rapporto fra donne molto diverse fra loro. Ho voluto  anche rendere omaggio a una “zia” particolare ( era la zia della mia più cara amica) che non ho mai dimenticato, e presso la quale ho passato molte estati della mia fanciullezza. 

Quale messaggio vuoi trasmettere e quali le tematiche affrontate? 

Le tematiche trattate vertono, soprattutto, sui rapporti familiari e sull'odio-amore che può nascere fra sorelle che si ritrovano ad essere estranee in età adulta. Difficoltà di gestione del rapporto con una madre assente e un padre debole e invidie e gelosie che allontanano.
Il messaggio che il romanzo nasconde fra le sue righe è che l'amore, quello vero, si trova sempre, anche se non proviene da chi dovrebbe amarci incondizionatamente. 

Sei socia dell’associazione EWWA. Di cosa si tratta e la consiglieresti alle tue colleghe?

EWWA è un’associazione di scrittrici europee, molto attiva nel campo letterario e culturale. Quest’anno non ho ancora rinnovato la tessera  perché non avrei potuto partecipare alle varie iniziative organizzate, ma conto di farlo il più presto possibile. Certo che la consiglierei alle mie colleghe e consiglierei loro di partecipare a tutte le iniziative organizzate da EWWA.

Con EWWA partecipi all’antologia “E dopo Carosello tutte a nanna” con il racconto “Roba da matti”. Daccene un assaggio.

"Roba da matti" è un racconto ispirato alla grandissima Raffaella Carrà. Parla di uno strano incontro in un supermercato e di un giovane che, per conoscere una ragazza che gli piace, scherza con la madre di lei, fan sfegatata di Raffaella Carrà. Con giochi di parole, che richiamano continuamente canzoni e programmi della grande Raffa, il giovane conquista la donzella che…si chiama Raffaella.

Sempre con EWWA partecipi anche all’antologia “Italia: Terra d’amori, arte e sapori” con il racconto “Sono nata contadina”. Raccontaci qualcosa in più.

“Sono nata contadina” è stato il primo racconto con il quale ho vinto un concorso dedicato all’Abruzzo e, precisamente, a Roseto degli Abruzzi. La voce narrante è quella di una bambina di circa nove anni, che abita a Montepagano, un borgo in collina, collegato a Roseto degli Abruzzi da un sentiero di campagna, che passa  davanti all’antico campanile. La piccola racconta, con un linguaggio povero e anche “contadino”, la tosatura delle pecore alla Fonte vecchia del suo paese e ricorda un’antica leggenda legata alla costruzione del campanile, dentro il quale sembrerebbe essere stato intrappolato un demone. Una storia che sa d’ Abruzzo e di tradizioni, piena di arte e sapori della provincia Teramana.

Di recente sei ideatrice al progetto letterario “Eva non è sola”. Parlacene.

Con altre due amiche scrittrici abruzzesi, Roberta Andres di Pescara e Simona Colaiuda de L’Aquila, abbiamo pensato di fare qualcosa nel sociale, per aiutare alcuni centri antiviolenza della nostra Regione. Avevamo intenzione di scrivere qualche racconto noi tre insieme, ma il progetto ci è cresciuto in mano in maniera inaspettata. Si sono aggiunti scrittori da ogni parte d’Italia , poeti, fotografi, sociologi, esperti in criminologia, medici, Commissioni Pari Opportunità e Associazioni culturali da ogni parte d’Italia. Ormai siamo più di trenta autori e ognuno di noi ha ceduto al progetto un racconto o una poesia sulla violenza di genere. A breve pubblicheremo l’antologia in ebook e poi in cartaceo. Il ricavato verrà devoluto quasi interamente ai tre centri individuati e  solo una piccola parte sarà reinvestita nella stampa di altre copie. Porteremo “Eva non è sola” nelle scuole, nei teatri, nei circoli culturali e ovunque ci chiederanno di farlo, al fine di diffondere la cultura della non violenza e del rispetto.

Hai qualche altro progetto in cantiere?

Fra qualche settimana uscirà, con la EEE, la mia casa editrice, il nuovo romanzo di narrativa: “Un’altra direzione” e fra qualche mese lo storico interamente dedicato al processo contro Alice Kyteler.
Poi, successivamente, la nuova edizione de “L’enigma del Battista”.

È stato un grande piacere ospitarti nel mio blog. In bocca al lupo per tutto!

Grazie a te per avermi ospitato! 

Per seguire Lorena   LORENA MARCELLI






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