Ciao Lorena, benvenuta nel mio
blog. Raccontaci qualcosa di te.
Ciao Linda, posso dirti che ho
una bella età (fra qualche settimana 51 e mi fa impressione scriverlo, perché addosso me ne sento venti). Vivo da sempre in
Abruzzo, per la precisione a Roseto degli Abruzzi, una località sul mare
Adriatico, adoro la mia Terra e adoro l’Irlanda, le sue tradizioni e la sua
storia. Sono fortemente attaccata ad entrambe e, ogni volta che scrivo, riporto
un pezzo dell’uno o dell’altra nelle mie storie.
Sei laureata in Giurisprudenza e lavori presso un Ente
Pubblico. Dove trovi il tempo per scrivere?
Cerco di rubare il tempo alle mie
giornate. Di solito il lunedì e il mercoledì pomeriggio sono libera da impegni
e abitualmente vado a letto molto tardi; non appena la casa diventa silenziosa
io inizio a scrivere.
Hai una grande passione per la cultura irlandese.
Parlacene.
Tempo fa vinsi un viaggio in
Irlanda. Appena giunta a Dublino mi sentii come se fossi tornata a casa e
quella sensazione mi colpì moltissimo. Non mi era mai capitato prima, anche se
sono una viaggiatrice e ho visitato diversi Paesi. Non appena rientrata in
Italia iniziai a documentarmi sulla storia e sula cultura irlandese e…non mi sono
più fermata. Adoro le leggende celtiche, la storia dell’Antica Religione e i
riti magici che si celebrano durante l’anno. Il mio sogno è trasferirmi lì,
prima o poi.
Non ho potuto fare a meno di notare che anche il
paranormale non ti è indifferente. Sbaglio?
No, non sbagli. Il tutto, come ho avuto modo di spiegare
sopra, è legato ai riti celtici, alla ruota della vita e dell’anno. Li conosco
tutti e mi affascinano moltissimo.
Sei anche un’autrice che pubblica sotto lo pseudonimo di Laura. Perché questa scelta?
Sei anche un’autrice che pubblica sotto lo pseudonimo di Laura. Perché questa scelta?
In me convivono molte anime, in realtà. Lorena è l’autrice
di storie sorrette da ricerche e studi; Laura è leggera e romantica e scrive
d’amore e di passione. Mi piaceva l’idea di farle rimanere separate. Lorena e
Laura sono due gemelle “diverse”. Mi
piace definirle così.
Nel 2013 partecipi al concorso indetto da Sperling & Kupfer per “Sperling Privè” con il racconto "Uno strano scherzo del destino" e ti aggiudichi il primo premio. Cosa ricordi di questa esperienza?
Nel 2013 partecipi al concorso indetto da Sperling & Kupfer per “Sperling Privè” con il racconto "Uno strano scherzo del destino" e ti aggiudichi il primo premio. Cosa ricordi di questa esperienza?
Ti racconto in breve questa
straordinaria avventura. Era estate ed ero in spiaggia a leggere un settimanale
di moda. Vidi la pagina dedicata al concorso e mi dissi: “Perché no?” Non avevo mai scritto erotici e, in realtà,
nemmeno loti leggevo. Però avevo voglia
di cimentarmi anche in quel genere.
Prima scrissi “Uno strano scherzo del
destino” e poi “Per Averti”. Li inviati entrambi e li dimenticai del tutto. A
gennaio ricevetti la mail con la quale mi informavano che avevo vinto il
concorso. Credo che le mie colleghe di stanza non dimenticheranno mai il mio
urlo e la mia eccitazione. Subito dopo l’emozione si raddoppiò perché la
Sperling pubblicò anche “Per Averti.” L’anno successivo si aggiunse “Avrò cura
di te”.
Dal 6 settembre “Uno strano
scherzo del destino” è su Amazon.de, tradotto in inglese e in tedesco. Più
soddisfatta di così non potrei essere.
Nel 2014 partecipi al 50°
Concorso nazionale Marcelli Editore con il thriller storico “L’enigma del battista” che si aggiudica il primo premio e viene poi pubblicato dalla suddetta
casa editrice. Di cosa si tratta?
A parte la bagarre che si scatenò per l’omonimia casuale, quel
concorso mi permise di farmi conoscere come scrittrice di thriller storici. La
storia si dipana attraverso tre secoli e uno strano mistero ruota intorno alla
figura di Alice Kyteler, (realmente esistita), una nobildonna irlandese che nel
1324 fu accusata di stregoneria, e Alessia Lamb, la sua erede moderna, che si
troverà a dover risolvere un enigma che l’attende da settecento anni. Una
storia ricca di colpi di scena e di
mistero. Ci tengo a precisare che i riferimenti storici sono tutti ampiamente
documentati e che la storia di Alice Kyteler è stata ricostruita attraverso gli
atti originali del processo, scritti dal vescovo che l’accusò e la condannò al
rogo.
E nel 2015 pubblichi “La Collina dei Girasoli”. Cosa
troveranno i lettori al suo interno?
Troveranno una storia delicata,
profonda e a tratti amara. È un romanzo sulle relazioni familiari e sui
sentimenti, sullo sfondo della campagna abruzzese.
Qual è stato l’input per questo libro?
Non è un romanzo autobiografico,
ma fra le pagine de “La Collina dei girasoli” ho inserito episodi realmente
avvenuti, così come ho voluto descrivere i caratteri delle mie sorelle e le
problematiche scatenate dal rapporto fra donne molto diverse fra loro. Ho
voluto anche rendere omaggio a una “zia”
particolare ( era la zia della mia più cara amica) che non ho mai dimenticato,
e presso la quale ho passato molte estati della mia fanciullezza.
Quale messaggio vuoi trasmettere e quali le tematiche affrontate?
Le tematiche trattate vertono, soprattutto, sui rapporti familiari e sull'odio-amore che può nascere fra sorelle che si ritrovano ad essere estranee in età adulta. Difficoltà di gestione del rapporto con una madre assente e un padre debole e invidie e gelosie che allontanano.
Quale messaggio vuoi trasmettere e quali le tematiche affrontate?
Le tematiche trattate vertono, soprattutto, sui rapporti familiari e sull'odio-amore che può nascere fra sorelle che si ritrovano ad essere estranee in età adulta. Difficoltà di gestione del rapporto con una madre assente e un padre debole e invidie e gelosie che allontanano.
Il messaggio che il romanzo nasconde fra le sue righe è che l'amore, quello vero, si trova sempre, anche se non proviene da chi dovrebbe amarci incondizionatamente.
Sei socia dell’associazione EWWA. Di cosa si tratta e la
consiglieresti alle tue colleghe?
EWWA è un’associazione di
scrittrici europee, molto attiva nel campo letterario e culturale. Quest’anno
non ho ancora rinnovato la tessera
perché non avrei potuto partecipare alle varie iniziative organizzate,
ma conto di farlo il più presto possibile. Certo che la consiglierei alle mie
colleghe e consiglierei loro di partecipare a tutte le iniziative organizzate
da EWWA.
Con EWWA partecipi all’antologia “E dopo Carosello tutte
a nanna” con il racconto “Roba da matti”. Daccene un assaggio.
"Roba da matti" è un
racconto ispirato alla grandissima Raffaella Carrà. Parla di uno strano
incontro in un supermercato e di un giovane che, per conoscere una ragazza che
gli piace, scherza con la madre di lei, fan sfegatata di Raffaella Carrà. Con
giochi di parole, che richiamano continuamente canzoni e programmi della grande
Raffa, il giovane conquista la donzella che…si chiama Raffaella.
Sempre con EWWA partecipi anche all’antologia “Italia:
Terra d’amori, arte e sapori” con il racconto “Sono nata contadina”. Raccontaci qualcosa
in più.
“Sono nata contadina” è stato il
primo racconto con il quale ho vinto un concorso dedicato all’Abruzzo e,
precisamente, a Roseto degli Abruzzi. La voce narrante è quella di una bambina
di circa nove anni, che abita a Montepagano, un borgo in collina, collegato a
Roseto degli Abruzzi da un sentiero di campagna, che passa davanti all’antico campanile. La piccola
racconta, con un linguaggio povero e anche “contadino”, la tosatura delle
pecore alla Fonte vecchia del suo paese e ricorda un’antica leggenda legata
alla costruzione del campanile, dentro il quale sembrerebbe essere stato
intrappolato un demone. Una storia che sa d’ Abruzzo e di tradizioni, piena di
arte e sapori della provincia Teramana.
Di recente sei ideatrice al progetto letterario “Eva
non è sola”. Parlacene.
Con altre due amiche scrittrici abruzzesi, Roberta Andres di Pescara e
Simona Colaiuda de L’Aquila, abbiamo pensato di fare qualcosa nel sociale, per
aiutare alcuni centri antiviolenza della nostra Regione. Avevamo intenzione di
scrivere qualche racconto noi tre insieme, ma il progetto ci è cresciuto in
mano in maniera inaspettata. Si sono aggiunti scrittori da ogni parte d’Italia
, poeti, fotografi, sociologi, esperti in criminologia, medici, Commissioni
Pari Opportunità e Associazioni culturali da ogni parte d’Italia. Ormai siamo
più di trenta autori e ognuno di noi ha ceduto al progetto un racconto o una
poesia sulla violenza di genere. A breve pubblicheremo l’antologia in ebook e
poi in cartaceo. Il ricavato verrà devoluto quasi interamente ai tre centri
individuati e solo una piccola parte
sarà reinvestita nella stampa di altre copie. Porteremo “Eva non è sola” nelle
scuole, nei teatri, nei circoli culturali e ovunque ci chiederanno di farlo, al
fine di diffondere la cultura della non violenza e del rispetto.
Hai qualche altro progetto in cantiere?
Fra qualche settimana uscirà, con
la EEE, la mia casa editrice, il nuovo romanzo di narrativa: “Un’altra
direzione” e fra qualche mese lo storico interamente dedicato al processo
contro Alice Kyteler.
Poi, successivamente, la nuova
edizione de “L’enigma del Battista”.
È stato un grande piacere ospitarti nel mio blog. In
bocca al lupo per tutto!
Grazie a te per avermi ospitato!
Per seguire Lorena LORENA MARCELLI
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